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Yemen: Esercito entra nella periferia di Haradh

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Le forze governative controllano i quartieri meridionali e occidentali della cittadina e una catena montuosa strategica vicino al campo di Al-Mahsam

Si registrano nuovi progressi sui campi di battaglia aperti sui fronti di Marib, Al-Jawf, Saada e Taiz, nel nord dello Yemen, contro i ribelli Houthi.

Le forze dell’Esercito del Governo legittimo yemenita hanno rafforzato l’assedio alla milizia Houthi nel centro della città di confine di Haradh, nel governatorato di Hajjah, dopo essersi assicurati il controllo di una catena montuosa ad est attraverso la quale la milizia cercava di rompere l’assedio imposto ai suoi membri da venerdì scorso 4 febbraio.

Nello stesso contesto, una fonte sul campo ha affermato che le forze dell’Esercito del Quinto distretto militare hanno rafforzato il controllo sui quartieri meridionali e occidentali della città di Haradh, dove sono rinchiusi centinaia di membri della milizia, e sono in procinto di effettuare operazioni di rastrellamento e assalto nelle prossime ore.

Fonti ufficiali hanno confermato che le forze dell’Esercito nazionale e le brigate dello Yemen Felix hanno compiuto nuovi progressi ad est del distretto di Haradh, nel governatorato di Hajjah, tra il collasso e le enormi perdite umane e materiali registrati nei ranghi della milizia filo iraniana.

Le forze dell’Esercito yemenita hanno inflitto il 9 febbraio decine di morti e feriti alle milizie Houthi nei governatorati di Marib e Al-Jawf.

L’esercito ha lanciato un violento attacco alle posizioni ribelli sui fronti nord-occidentali del Governatorato di Marib, durante il quale è riuscito a liberare importanti siti a Wadi Al-Jufra nel distretto di Majzar.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.