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Yemen: Capo stato maggiore Bin Aziz sfugge ad attacco Houthi

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Il Generale, sfuggito ad un attacco missilistico dove ha perso il figlio, parla ai funerali delle vittime dell’attacco del 27 maggio

Il Capo di stato maggiore dell’esercito yemenita, Saghir Bin Aziz, ha promesso ai suoi uomini che presto le truppe rientreranno a Sana’a dopo l’agguato al quale è sfuggito mercoledì scorso, 27 maggio, a Mareb.

L’ufficiale, che nell’attacco missilistico dei ribelli ha perso un figlio, è intervenuto con una dichiarazione pubblica ai funerali delle vittime dell’attacco, promettendo ai suoi soldati che entreranno presto nella capitale Sana’a.

Per l’ufficiale:

La differenza tra noi e loro è che il nostro progetto è vita.

Il Capo di stato maggiore dell’esercito yemenita ha aggiunto:

Il governo legittimo yemenita, a sostegno della coalizione, ha un progetto di vita, sicurezza e stabilità

sottolineando che questo programma ha bisogno di sacrifici.

Quello delle milizie Houthi sostenute dall’Iran, invece, è un piano per uccidere il popolo yemenita, e noi ci opporremo e continueremo ad affrontarlo, e il loro spargimento di sangue non farà che aumentare la nostra forza.

Sette ufficiali e soldati, incluso il figlio del Capo di stato maggiore dell’esercito yemenita, sono stati uccisi dopo che un missile balistico è caduto nel campo Sahn al-Jin di Mareb durante una riunione della leadership dell’esercito martedì sera, 26 maggio.

Fonte: https://www.alarabiya.net/ar/arab-and-world/yemen/2020/05/29/شاهد-أول-تصريح-لرئيس-الأركان-اليمني-بعد-نجاته-من-الاغتيال.html

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.