Il 21 ottobre il governo dello Yemen riconosciuto a livello internazionale ha dichiarato che le proprie forze hanno intercettato due droni, presumibilmente lanciati dalle milizie di ribelli sciiti Houthi, diretti contro terminal petroliferi situati nella regione meridionale di Hadramaut, sulla costa che si affaccia sul Mar Arabico.
Secondo quanto precisato dal governatore di Hadramaut, Mabkhout bin Madi, in un video diffuso dall’emittente panaraba “Al Arabiya”, i droni, carichi di esplosivi hanno preso di mira il terminal di Al Dhabba mentre nel porto stava per giungere una nave cisterna con a bordo circa due barili di greggio.
Non è stata riportata nessuna vittima né danno materiale e il governatore di Hadramawt ha fatto sapere che uno dei droni è stato abbattuto. Secondo la stessa fonte, gli Houthi avrebbero lanciato i droni da un’area situata tra Marib e Al-Jawf, località situate ad est della capitale yemenita Sana’a.
L’episodio di oggi è giunto a circa tre settimane dal mancato rinnovo della tregua tra le forze yemenite filogovernative e le milizie Houthi, scaduta il 2 ottobre scorso. Secondo il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, gli sforzi di mediazione dell’ONU sono stati ostacolati dalle “richieste dell’ultimo minuto” avanzate dal gruppo sciita.
È stato precisato che l’accordo di tregua proposto prevedeva anche stipendi per insegnanti, infermieri e dipendenti pubblici yemeniti, l’apertura di strade a Taiz e in tutto il Paese, maggiori voli internazionali e garanzie per l’arrivo di carburante al porto occidentale di Hodeidah.
Tuttavia, ciò non è stato sufficiente a convincere i ribelli ad accettare l’intesa e nelle settimane a seguire sono stati diversi gli attacchi denunciati dal governo dello Yemen su molteplici fronti.
Autore Redazione Arabia Felix
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