Jari-Matti Latvala vince il rally di Svezia davanti al compagno Mikkelsen al primo podio iridato. Ostberg buon terzo con la DS3. Ogier s’inneva e sfuma la tripletta VW.
Latvala non sbaglia, Mikkelsen entusiasma, Ogier rimonta: dominio VW.
Terza vittoria nel rally di Svezia per Jari-Matti Latvala. Il pilota della VW ha colto un difficile successo nella sua gara preferita, guidando sempre al limite senza commettere quegli errori che in passato l’hanno privato di risultati importanti. In un colpo solo Latvala si porta anche in testa alla classifica mondiale, approfittando del sesto posto del compagno di squadra Ogier.
Il campione del mondo era partito al solito di gran carriera e conduceva la gara, ma pressato da Mikkelsen e Latvala ha commesso un errore e si è innevato nella ps8, precipitando in ventesima posizione; dopo l’uscita, Ogier, ha cominciato una rimonta a suo di scratch che l’ha portato fino al sesto posto, cogliendo otto punti buoni in chiave campionato.
Secondo di nobiltà per Andreas Mikkelsen che coglie in Svezia il suo primo podio iridato. Il terzo pilota della VW ha messo a frutto la sua esperienza sui fondi innevati, giocandosi la vittoria prima con Ogier, in seguito con Latvala, al quale ha reso la vita difficile prima che un errore nella ps18 l’ha indotto ad alzare il piede e accontentarsi del secondo posto.
Ostberg podio meritato, Meeke decimo in apprendistato.
La Citroen torna dalla Svezia con l’ottimo terzo posto di Mads Ostberg. Il norvegese è stato autore di una prova positiva, nella quale ha acquisito sempre più feeling con la DS3, arrivando a soli sei secondi da Mikkelsen e vincendo la Power Stage finale. Che sia di buon auspicio per il resto della stagione? Kris Meeke invece ha condotto una gara regolare su fondi che non conosceva; buono il suo decimo posto finale anche alla luce di questo.
Ford spuntata: Hirvonen quarto, Tanak quinto. Evans ko nel finale.
Mikko Hirvonen termina al quarto posto un rally che in passato ha vinto due volte. Il finnico non è mai riuscito ad avvicinarsi ai tempi dei battistrada e l’aver battuto il giovane estone Tanak non può essere motivo di soddisfazione per un pilota che ha lottato per il mondiale. Ott Tanak invece coglie un più che buon quinto posto (impreziosito dallo scratch nella ps5), soprattutto perché l’estone non saliva sulla Fiesta WRC dalla fine del 2012. Peggio è andata a Evans, uscito di strada nella power stage mentre era in nona posizione.
Hyundai finisce grazie al “rally2”. Kubica fa esperienza.
Il team Hyundai termina la sua prima gara iridata grazie al rally2. Le I20 WRC di Neuville e Hanninen si erano entrambe fermate per incidente ma sono ripartite ed hanno potuto accumulare così km preziosi per lo sviluppo e poco male se sono arrivate indietro nella classifica generale. Stesso discorso per Robert Kubica, attesissimo dopo gli exploit di Monte Carlo. Il polacco ha avuto le sue difficoltà in un rally così complesso e mentre navigava attorno alla decima posizione, si è innevato perdendo oltre dieci minuti. Aiutato dagli spettatori, è riuscito a ripartire ed anche lui ha pensato a finire la gara accumulando esperienza.
Nella top-ten entrano al termine anche Solberg, Tidemand e Breen, rispettivamente settimo, ottavo e nono. Il primo è stato capace anche di segnare lo scratch alla ps11, mentre Tidemand confidava in una maggiore quantità di neve che gli avrebbe permesso sicuramente un risultato migliore. Breen invece ha debuttato con una macchina mai guidata in una gara mai vista; per l’irlandese un buon risultato anche in prospettiva futura.
Appuntamento col mondiale rally fra un mese sulle alture del Messico. Sarà interessante vedere come proseguirà la lotta fratricida fra Latvala e Ogier e se qualcun altro riuscirà a spezzare l’egemonia VW che rischia di ammazzare il campionato.
Nunzio Iervolino
Autore Nunzio Iervolino
Classe '84 da San Giuseppe Vesuviano...innamorato della vita e di tutto ciò che abbia un motore e delle ruote... Le quattro ruote sono sempre state un affare di famiglia e sembra che le mie prime "sgommate" risalgano ai tempi del pancione materno ma di queste non si hanno prova se non la testimonianza della "vittima" (mamma, se non ci fosse bisognerebbe inventarla), mentre la scintilla che ha fatto entrare le due ruote nel mio cuore è stata il vedere una Kawasaki Ninja buttarsi in piega in uno spazio strettissimo sulla Costiera Amalfitana. Da li è stato un continuo inseguimento alle mia passioni, culminato con l'acquisto di un Kart e qualche anno dopo della mia prima moto (dopo aver tirato il collo a quelle di amici). Evidentemente la cosa non deve essere andata giù a qualche automobilista che una sera dello scorso Aprile ha fatto strike mandandomi K.O. senza neanche fermarsi per soccorrermi, Adesso, col cuore infranto e senza motori sfogo la mia rabbia e la mia passione scrivendo qui...abbiate pietà di un povero ex centauro!!!
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