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‘Vi racconto l’avanspettacolo’ al Teatro Immacolata

Giorgio Gori e Luisa Pellino


In scena il 13 gennaio a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa di Hermes Comunicazione.

Sabato 13 gennaio, ore 20:45, presso il Teatro Immacolata, Via F. Nuvolo, 9, Scalette di Piazza Immacolata, Napoli, andrà in scena la pièce ‘Vi racconto l’avanspettacolo’ con Giorgio Gori e Luisa Pellino, regia Giorgio Gori, coreografie Luisa Pellino, testo Giorgio Gori
voce Chiara Campanile, corpo di ballo Giulia Tomacelli Federica De Luca Enza Pellecchia Giuliana Varriale, luci e audio Nicola Salvo.

La verve comica di Giorgio Gori, le eleganti danze di Luisa Pellino e la voce di Chiara Campanile: due ore di viaggio inseguendo un sogno: l’avanspettacolo

Si parte da ‘La valigia dell’attore’, di Francesco De Gregori, il pezzo simbolo di tutti gli artisti che lasciano la propria casa per inseguire un sogno. E così ho fatto anche io.

Giorgio Gori, attore napoletano trentenne, da anni a Roma, comincia così il proprio racconto di un evento a cui tiene particolarmente.

Puntualizza:

Torno nella mia città perché il richiamo della foresta spesso è irresistibile.

Ed omaggerò tutti i miei miti, da Ettore Petrolini a Eduardo De Filippo, da Raffaele Viviani a Walter Chiari. Per farlo ho voluto fortemente con me una danzatrice e coreografa bella e brava, che sarà la mia musa per tutta la durata dello spettacolo, Luisa Pellino.

L’avanspettacolo ha spesso penalizzato il ruolo della donna, che qui invece prende una consistenza speciale.

Interviene la Pellino:

In effetti è così io di volta in volta sarò sognatrice, sensuale, libera, indipendente, tentatrice, dolce…

La donna ha mille frecce al proprio arco, ed io, cresciuta alla scuola di Enzo Padulano e Simona Barattolo, le ho indagate tutte.

Dopo tanti anni in giro all’estero, vorrei mostrare anche nella mia Napoli le qualità che, con molta umiltà, ho imparato ad affinare.

S’illumina Gori:

Luisa è una vera rivelazione e spero tanto di portarle la fortuna che merita. Lo spettacolo è bello e faticoso, fondamentalmente divertente ma anche con momenti drammatici. Con una chicca: un omaggio a Jerry Lewis e alla sua macchina da scrivere. Si ride, si pensa, si sogna.
E infatti il finale è aperto. Le idee non finiscono mai, così come il viaggio infinito dell’attore.

Note di regia
Giorgio Gori, attraversa il palcoscenico vivendo gli anni dell’avanspettacolo. Spazia da Ettore Petrolini, Eduardo De Filippo fino ad arrivare alla comicità dei giorni nostri.

Il tutto condito con la presenza di Luisa Pellino e le sue ballerine/attrici che affiancano lo showman per far divertire e sognare il pubblico in uno spettacolo frizzante con sketch, barzellette, poesie e musiche.

Si apre con Gastone di Ettore Petrolini, si rivive i personaggi del musical italiano, per poi raccontare le proprie avventure comiche.

Gli esordi teatrali, il difficile rapporto con i registi e il coraggio di dire alla madre “faccio l’attore” e non manca qualche aneddoto sui personaggi noti del teatro degli anni 50 e 60 e tutto il teatro comico del 900. Canzoni eseguite da Chiara Campanile e coreografie gestite da Luisa Pellino che sarà la musa nei racconti dell’attore.

L’Avanspettacolo e il teatro italiano ha sempre omaggiato la donna e vissuto per la figura femminile che sia soubrette, attrice, showgirl.

Al termine si lascia con una speranza… un finale sospeso dove i due protagonisti non mettono la parola fine al loro racconto ma lasciano che il pubblico torni a casa continuando a sognare la Belle Epoque e il Teatro Salone Margherita.

Prezzo biglietto
€10,00

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