Il Presidente della Regione e l’Assessore all’università alla cerimonia, alla presenza del Ministro Messa
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
La Regione Toscana crede profondamente nell’università e farà la propria parte per investire nella ricerca, con lo stesso spirito collegiale con cui il sistema accademico toscano e quello italiano stanno raccogliendo la sfida dei fondi del PNRR.
Così il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che questa mattina, 21 febbraio, è intervenuto in Palazzo Vecchio alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Firenze, alla presenza del Ministro per l’università e la ricerca Maria Cristina Messa.
Sottolineando
la bellezza dell’immagine di grande squadra che oggi offre l’Università di Firenze con tutte le Università toscane
Giani ha rivolto i complimenti al Ministro Messa
per il modo in cui sta lavorando con gli atenei italiani per non sprecare la grande occasione di investimento offerta dal piano nazionale di ripresa e resilienza.
Presto presenteremo ufficialmente il nostro piano di azione per la nuova programmazione dei fondi europei 2021 – 2027, con cui vogliamo dare centralità all’università e alla formazione.
Perché dare corpo e forza all’università e alla cultura significa rendere concreta la ripresa che stiamo iniziando a vivere dopo due anni terribili di pandemia.
Infine, il Presidente ha ricordato che fra due anni ricorrerà il centenario della ricostituzione dell’Università a Firenze.
Ha detto Giani:
Con la Rettrice Alessandra Petrucci sarà un’occasione per dare il senso forte di quello che rappresenta oggi quest’ateneo in termini di sviluppo e eccellenza che si confanno a una società in rapido e dinamico cambiamento come quella che viviamo.
Alla cerimonia ha partecipato anche l’Assessora all’Università e ricerca Alessandra Nardini che ha evidenziato:
L’importanza del grande impegno del governo sul fronte dell’università e della ricerca. È in corso un prezioso lavoro teso a non sprecare la grande occasione offerta dalle risorse europee, che ci possono dare l’opportunità di irrobustire il sistema italiano della ricerca per tanti anni trascurato, valorizzare le nostre giovani intelligenze e accrescere le connessioni tra università e mondo produttivo.
Accanto a questo vogliamo garantire il nostro impegno sul diritto allo studio universitario, sul quale non intendiamo fare passi indietro e che, anzi, cercheremo di sviluppare ulteriormente anche grazie alle risorse del PNRR.
Ringrazio inoltre la rettrice Petrucci per la preziosa opera portata avanti dall’ateneo fiorentino tesa alla promozione delle discipline scientifico – tecnologiche tra le studentesse.
Dobbiamo continuare a lavorare affinché cresca il numero, oggi ancora troppo basso, di ragazze laureate nelle materie STEM.