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‘Un Marziano caduto a Roma’ all’Accademia di Belle Arti di Napoli

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'Un Marziano caduto a Roma'


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In scena dal 21 al 23 giugno al Teatro Niccolini

Riceviamo e pubblichiamo.

Dal 21 al 23 giugno, ore 17:00, presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, Teatro Niccolini, andrà in scena lo spettacolo ‘Un Marziano caduto a Roma’, regia di Tonino di Ronza. Ingresso è gratuito su prenotazione.

Nel 1954 Ennio Flaiano scrisse un breve racconto intitolato ‘Un marziano a Roma’ inserito tra gli altri nella pubblicazione ‘Diario notturno’ nel quale con surreale naturalezza narrava il singolare quanto imprevisto atterraggio sulla terra, precisamente a Roma, Villa Borghese, di una aeronave da cui sbarcava un essere proveniente da Marte. A questo racconto poi, nel 1960, fece seguire una più suggestiva versione teatrale edita da Einaudi.

L’epopea di Kunt il marziano si consuma in pochi giorni, raccontati con una cronaca dallo stile asciutto il cui racconto parte dal 12 ottobre per concludersi il 6 gennaio del 1954.

Il breve periodo della permanenza di Kunt a Roma è in sostanza la parabola della diversità derisa e beffeggiata, di una società attratta dall’effimero, omologata e capace di concedere, con voracità consumistica, una notorietà improvvisa quanto aleatoria, per bruciarla infine in tutta fretta con freddo e sintomatico cinismo.

Messo in scena per la prima volta con Vittorio Gassman protagonista, ‘Un marziano a Roma’ venne accolto dal pubblico con fischi e pernacchie. Flaiano, pur nello stordimento di una circostanza avversa riuscì a commentare: “L’insuccesso mi ha dato alla testa”.

Ma al di là di questo aneddoto divertente, che molto ha da dire sull’ironia e sull’originalità di un autore conosciuto per il suo proverbiale anticonformismo e per lo spiccato gusto del paradosso, i progetti promossi in questi anni su alcuni autori di drammaturgia contemporanea, Buzzati, Ruccello, Autiero, mi inducono a chiudere questo capitolo con quest’opera.

Vivacemente contestata e carica di satira sul costume dell’Italia del dopoguerra ed in particolare sulle dinamiche culturali della Capitale, offre ancora oggi spunti di grande attualità.

Lo spettacolo

La necessità di riscrivere questo testo si è palesata subito considerando che nella sua costruzione drammaturgica appariva datato, non me ne voglia l’autore, imponendomi di asciugare i dialoghi spesso presenti in forma monologale esaltando i passaggi temporali dettati dalla presenza in platea del Cronista, Ennio Flaiano, e realizzando con i nostri allievi un contenitore scenografico aperto che si snoda dalla platea sfruttando tutta l’area del palcoscenico.

L’idea parte dalle innumerevoli variabili che emergono dalla cronaca scritta e letta nello studio dell’autore ricostruito nell’area anteriore della sala, luogo nel quale è collocato un quartetto di musica jazz che esegue brani recuperati nella società di quegli anni ricca di particolari antropologici e di costume. Siamo in piena epoca di rinascita dall’ultimo conflitto mondiale, la gente ha voglia di vivere e comunicare, circa 40 presenze tra attori, cantanti, musicisti, danzatori e figuranti, questo lo spunto per restituire quell’atmosfera metropolitana che persiste nel testo.

Gli echi culturali d’oltre oceano catturati da nuovi modelli di pensiero vivono attraverso i gesti, i caratteri, la danza legata soprattutto alla musica di compositori come Benny Goodman, Glenn Miller, Bruce Reitherman ed altri. Uno studio e attraversamenti necessari per rivivere quegli anni frenetici e voracemente consumistici.

Il progetto formativo e performativo presentato in questi mesi per una durata di circa 30 giorni, con il coinvolgimento degli allievi di Scenografia, di Cinematografia e di alcuni corsi afferenti ai primi come Fotografia, Illuminotecnica per il teatro e Processi e tecniche per lo spettacolo virtuale, si arricchisce attraverso il contributo di professionisti invitati a collaborare e a garantire la resa dello spettacolo.

Una vera ed entusiasmante attività laboratoriale che comprenderà tutte le performance creative che prenderanno vita nei periodi dell’allestimento, fino al giorno del debutto previsto per il giorno 21 giugno 2022 per tre giorni di repliche. Attori, danzatori, musicisti si alterneranno preparando i nostri allievi all’evento finale nel quale saranno impegnati in prima persona garantendo una crescita culturale e formativa sulle arti e le attività ludiche teatrali.
Prof. Antonio Di Ronza

Personaggi e interpreti
Il Cronista – Niko Mucci
Adriano – Salvatore Esposito
Marzia Kunt – Fabiola Borriello
Anna – Rosada Esposito
Fred Gomes – Sergio Del Prete
Fabrizio – Raffaele Natale
Orlando – Ciro D’Errico
Barone – Andrea Di Ronza
Alvaro – Giovanni Palumbo
Commissario – Rosario Russo
Oliveiero – Nicola Russo
Maxine – Federica Mazzaro
Astra / Mara – Lara Canciello
Patrizia – Angela Flauto
Graziella – Martina Castriotta
Alessia – Tiziana Giacca
Marco – Clemence Desseauve
Ercolani – Marco Lo Rocca

Musicisti:
Bruno Persico, Salvatore Ponte, Giovanni Chiummariello, Laura Gaudenzi

Coreografie:
Ettore Squillace

Ballerini:
Marina Cafaro, Antonio Castello, Elena De Vita, Sara D’Arienzo, Francesca Setola

Disegno luci:
Cesare Accetta

Scenografia:
Luca Cristiano, Emmanuele Esposito, Laura Gaudenzi, Andrea Esposito, Roberta Martuscello

Animazioni grafiche:
Rossella Coppola, Elena Cecere

Costumi:
Noemi Orabona, Maria Teresa Napolitano

Hanno collaborato:
per la Scrittura Alessandro Di Ronza
Aiuto regia Rossella Coppola

Scenografia:
Gianfranco Vitiello, Marianna Antonelli, Ilaria Alfano, Filomena Olimpiade, Marco La Rocca, Angela Flauto, Benedetta Palomba, Giulio Pianese, Elena Cecee, Valentina Iaconetta, Yvonne Sessa, He Xinyi

Trucco e parrucco:
Roberta Guasco

Regia
Tonino Di Ronza

Ingresso libero
Info e prenotazioni fino ad esaurimento posti:
Rossella 338-8940913

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