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Ugl Lazio: ‘Fondi terremotati, felici che Procura voglia aprire in fascicolo’

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Già ad agosto UGL Lazio aveva avanzato dubbi in merito e chiesto spiegazioni

Riceviamo e pubblichiamo.

Siamo felicissimi che la Procura di Rieti abbia finalmente espresso l’intenzione di aprire un fascicolo e indagare sui 33 milioni di euro raccolti con gli SMS degli italiani che sarebbero dovuti servire per ricostruire i comuni del Centro Italia devastati dal terremoto.
Un problema che noi, come sindacato, avevamo già sollevato lo scorso mese di agosto.

Queste le dichiarazioni del segretario dell’UGL Lazio Armando Valiani che già in estate aveva chiesto spiegazioni al Comitato, al Capo dipartimento della Protezione Civile e al governo nazionale, sui fondi raccolti attraverso l’SMS solidale al numero 45500 e con il conto corrente attivato dal Dipartimento della Protezione civile, che non sono mai arrivati nelle casse dei Comuni interessati, soldi gestiti dalla Regione Lazio e da un altro ente regionale.

Sottolinea Valiani:

Il governo e gli altri organi preposti così facendo ritardano la ricostruzione e tradiscono l’intero popolo italiano che con senso di responsabilità si è attivato per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto raccogliendo una cifra importante. Soldi che non si sa dove siano andati a finire.

Mi auguro che la Procura di Rieti faccia luce su una vicenda oscura per la quale chiediamo da tempo spiegazioni.

L’UGL Lazio, ad agosto scorso, aveva anche chiesto chiarimenti sul mancato inserimento di Amatrice tra i progetti della ricostruzione pubblica, un aspetto incomprensibile anche alla luce del grande lavoro svolto dal sindaco Sergio Pirozzi che proprio del piccolo paese montano aveva fatto il simbolo della rinascita del Centro Italia.

Chiosa Valiani:

I nostri dubbi non erano affatto infondati e l’indagine che sta per prendere il via lo conferma.

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