Giuliano: Troppo poco è stato fatto per loro sicurezza
Riceviamo e pubblichiamo.
Gianluca Giuliano, Segretario nazionale della UGL Salute, commenta in una nota:
Nella Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari e sociosanitari la UGL Salute torna a ribadire con forza che ogni mezzo va messo in campo per garantire ai professionisti di svolgere la loro opera nelle condizioni di massima sicurezza.
Aver dovuto pensare e quindi istituzionalizzare questa ricorrenza, era il 2020, dimostra come da tempo sia in corso un autentico corto circuito civile che sta dividendo sempre di più i cittadini dagli operatori.
Indentificare in loro i bersagli di una sanità in affanno, incapace di rispondere alle esigenze primarie, dovrebbe far riflettere la politica non solo oggi ma sempre, fino alla risoluzione del problema.
Insomma, troppo poco è stato fatto.
Se apprezziamo quanto a livello legislativo è stato prodotto, con l’inasprimento delle pene e la possibilità di procedere all’arresto in flagranza o entro 48 ore dall’evento criminoso nei confronti degli aggressori, constatiamo come a livello di prevenzione la strada da percorrere sia ancora lunga.
L’apertura in ogni ospedale dei presidi di pubblica sicurezza procede ma è lontana dall’essere completata. E vogliamo che vengano attivati 24 ore su 24.
Il ricorso alle nuove tecnologie, videosorveglianza, body cam e braccialetti antiaggressione, è stato messo in atto da poche Regioni, e non sempre sull’intero territorio di competenza, mentre in troppe altre non si affronta concretamente il problema lasciando così i lavoratori della sanità in balia dei malintenzionati.
La UGL Salute chiede che ad ogni episodio di violenza, fisica o verbale, su un operatore si attivi d’ufficio l’Azienda Sanitaria di appartenenza costituendosi parte civile contro l’aggressore e fornendo al lavoratore supporto legale e psicologico.
In un Paese civile, riconoscente dell’opera meritoria e sociale svolta dai professionisti, la celebrazione Giornata nazionale contro la violenza sugli operatori sanitari e sociosanitari apparirebbe come un enorme controsenso.
Vale la pena interrogarsi tutti sul perché si sia arrivati a tanto.
