Non sei solo una persona che acquista prodotti o servizi. Sei molto di più: sei diventato un consumatore digitale.
Ogni giorno, senza neanche accorgertene, influenzi il mercato, indirizzi le strategie delle aziende e contribuisci a plasmare il modo in cui i prodotti vengono offerti. E tutto questo è nato con Internet.
Internet ha cambiato, forse troppo rapidamente, tutti noi in mille modi diversi ma, in particolare, il modo in cui compriamo.
Prima si entrava in un negozio, si ascoltavano i consigli di un venditore e si prendeva una decisione magari sulla base di un sorriso o di una parola gentile
Oggi, invece, la tua esperienza d’acquisto inizia ben prima di arrivare alla cassa: cerchi informazioni online, confronti prezzi, leggi recensioni, guardi video di esperti e condividi opinioni con altri consumatori. Sei parte di una rete globale di persone che, come te, vogliono scegliere con consapevolezza.
Non sei più un cliente passivo che accetta qualsiasi offerta venga proposta anche perché puoi scegliere tra milioni di offerte provenienti da tutto il globo.
Sei attivo, informato e pronto a criticare se un prodotto o un servizio non rispetta le tue aspettative. Le aziende lo sanno e sono costrette ad ascoltarti.
Il tuo parere conta, e grazie ai social media e alle piattaforme di recensioni, hai una voce che può raggiungere migliaia, se non milioni, di persone. Un tempo le aziende decidevano cosa vendere e i consumatori potevano solo scegliere tra le opzioni disponibili.
Oggi, invece, sei tu ad orientare le loro strategie, dicendo loro cosa vuoi, cosa ti interessa e cosa non ti convince.
Oggi non sono solo le aziende a creare valore: sei tu, magari inconsapevole.
Il semplice fatto che cerchi informazioni su un prodotto dice ai venditori che c’è interesse. I dati che generi mentre navighi sul web permettono alle imprese di capire cosa funziona e cosa no.
Gli algoritmi studiano le tue preferenze e ti propongono offerte su misura. Sei il centro di tutto questo sistema, il motore che fa girare il mercato.
Ogni volta che clicchi su un annuncio, che scrivi una recensione, che condividi un’esperienza d’acquisto, stai inviando un messaggio chiaro al mercato: “Questo mi interessa, questo no”.
Le aziende raccolgono tali segnali e adattano le loro strategie di conseguenza; addirittura in tempo reale!
Non solo: il tuo contributo influenza anche gli altri consumatori. Una recensione positiva o negativa può decretare il successo o il fallimento di un prodotto. La fiducia si costruisce online, e tu sei parte attiva di questo meccanismo.
Essere un consumatore digitale significa anche essere consapevole dei propri diritti. Puoi esercitare il diritto di recesso, richiedere il rispetto delle garanzie sui prodotti, pretendere trasparenza nelle condizioni di vendita e protezione dei tuoi dati personali.
Le leggi a tutela del consumatore si sono evolute proprio per rispondere a questo nuovo scenario, e sta a te conoscerle e farle valere. Essere informati significa avere il potere di difendersi da truffe, pubblicità ingannevoli e pratiche commerciali scorrette.
Questo è un cambiamento ancora in corso. Il consumatore digitale di oggi non è quello di dieci anni fa, e quello di domani sarà ancora diverso. Le tecnologie avanzano, le aziende affinano le loro strategie, e il mercato continua a trasformarsi.
Chi pensava che il consumatore fosse solo un numero ha dovuto ricredersi: il potere è passato di mano, e ora spetta a te usarlo con intelligenza.
Specialmente sui social.
E quindi, mi raccomando, oggi, mentre mangiate un piatto di spaghetti al pomodoro e basilico, ricordatevi di informare il mondo, con adeguata fotografia instagrammabile, che siete davanti a “Trafilati al bronzo con trionfo di aromi dell’orto mediterraneo e con celestiali aromi verdi profumati”. Ma con tanti like.

Autore Gianni Dell'Aiuto
Gianni Dell'Aiuto (Volterra, 1965), avvocato, giurista d'impresa specializzato nelle problematiche della rete. Di origine toscana, vive e lavora prevalentemente a Roma. Ha da sempre affiancato alla professione forense una proficua attività letteraria e di divulgazione. Ha dedicato due libri all'Homo Googlis, definizione da lui stesso creata, il protagonista della rivoluzione digitale, l'uomo con lo smartphone in mano.