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Toscana, Ass. Saccardi sui 730 anni di Santa Maria Nuova

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Stefania Saccardi


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‘Museo di grande bellezza e ospedale modernissimo’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Santa Maria Nuova, un ospedale glorioso e antico, il più antico di tutti, nel cuore di Firenze.
Eppure un ospedale modernissimo, bello, accogliente, dotato di grandissima tecnologia.
Santa Maria Nuova celebra i 730 anni dalla sua fondazione: è un museo, con un percorso architettonico e artistico di grande valore.

Ma anche un ospedale efficiente, rinnovato e ristrutturato, capace di prendere in carico tante persone e tanti turisti con professionalità ed efficienza. L’aspetto architettonico e artistico si fonde con il valore sanitario. È questo che rende unico questo ospedale, nel panorama fiorentino e toscano, ma direi anche nazionale.

L’Assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi ha preso parte stamani alla conferenza stampa di presentazione del programma di festeggiamenti per i 730 anni di Santa Maria Nuova.

Con lei erano presenti anche Paolo Morello Marchese, direttore generale dell’azienda sanitaria Toscana centro, Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova, Francesco Ciraolo, direttore sanitario dell’ospedale, e Federico Gelli, direttore del Coordinamento maxiemergenze dell’azienda.

Ha ricordato l’Assessore:

Tenere o meno un ospedale nel centro della città fu anni fa oggetto di grande dibattito a Firenze E per di più, in un edificio di grande valenza storica.

Fu Graziano Cioni a sostenere questa idea. E fece bene, fu una scelta giusta e opportuna. Ora è un ospedale in piena efficienza, che esprime grande eccellenza.

L’azienda sanitaria è stata così brava da procedere all’ammodernamento dell’ospedale, salvaguardano il suo valore storico.

Santa Maria Nuova è oggi un ospedale che risponde ai bisogni di una popolazione che nel centro vive, e dei tanti turisti che lo frequentano.

Grazie all’impegno della Fondazione oggi proviamo a recuperare la parte sotterranea, le vasche dove Leonardo avrebbe eseguito le dissezioni anatomiche, e il corridoio di collegamento con il convento delle Oblate.

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