Home Territorio ‘The Walk’, il cammino della piccola Amal fa tappa a Capodimonte

‘The Walk’, il cammino della piccola Amal fa tappa a Capodimonte

2755
'The Walk - Il Cammino' - Amal a Capodimonte


Download PDF

Un dolce e gioioso messaggio di speranza e pace per tutti i piccoli esuli del mondo raccontato con il linguaggio universale del teatro

Ci sono 34 milioni di bambini rifugiati in tutto il mondo. Piccole anime che vivono i primi anni della loro vita conoscendo un’unica realtà, la guerra, la violenza, gli abusi, lo sfruttamento e poi, se sono tra i pochi “fortunati”, trascorrono la loro infanzia lontano da casa, dalle loro famiglie, dai loro affetti, sradicati da quella che è la loro realtà, spesso dai loro genitori.

Per ricordare il dramma vissuto da questi bambini, è nato il più grande Festival itinerante mai realizzato in favore dei diritti dei rifugiati, ‘The Walk – Il Cammino’.

'The Walk - Il Cammino' - Amal a Capodimonte

Una marionetta gigante, di tre metri e mezzo che rappresenta una bambina siriana rifugiata di 9 anni, Amal, speranza in lingua araba, è partita lo scorso 27 luglio dal confine tra Siria e Turchia, toccando numerose città tra le quali Napoli.

Questa mattina, 9 settembre, la meravigliosa e mastodontica marionetta, animata da dieci marionettisti, due dei quali hanno un passato da rifugiati, è arrivata nel Real Bosco di Capodimonte.

'The Walk - Il Cammino' - Amal a Capodimonte

L’occasione, di gran festa, ha visto la partecipazione di 60 bambini, che l’hanno accolta insieme agli animali di cartapesta che essi stessi hanno creato. Il corteo ha incontrato Pulcinella che, dopo un momento di esitazione, ha danzato con Amal al ritmo delle tammorre. Sono poi sbucati due doni per la bimba siriana, un cesto con tutti i prodotti della biodiversità del Bosco e un aquilone colorato realizzato dall’artista Paolo La Motta.

 'The Walk - Il Cammino' - Amal a Capodimonte

Amal, un progetto nato diversi mesi fa, al quale ha attivamente partecipato, sin dalle prime fasi, Il Teatro nel Baule, con Simona di Maio, che ci racconta il significato della performance.

Simona Di Maio
Simona Di Maio

Per noi Amal significa relazione, è legame, è contatto, è creare ponti. La forza di questo progetto, e quindi quello che abbiamo proposto stamattina, è qualcosa che prima non esisteva, è un’unione di 60 bambini, di scuole, casa famiglie, che hanno costruito con noi le scene, hanno lavorato con noi, pur non conoscendoci prima.

Questi fanciulli si sono prestati con tutto il loro talento e la loro forza per la realizzazione di questa realtà, comprendendo, subito, nonostante la loro giovane età, che stavano creando qualcosa di importante, qualcosa di grande.

Il Teatro nel Baule è nato dall’esigenza di un gruppo di attori di dar vita ad una compagnia teatrale che operi sul territorio con il proprio linguaggio e con la propria poetica. Uno degli obiettivi che si prefigge è rendere il teatro un luogo di scambio aperto al confronto e allo studio di diverse forme espressive.

'The Walk - Il Cammino' - Amal a Capodimonte

In cantiere, il Baule ha già pronte altre iniziative interessanti come il progetto di questa mattina.

Abbiamo creato un pacchetto di idee per le scuole, per le istituzioni che parte da Amal e che declina tutta una serie di temi importanti sulle migrazioni, trattate in maniera molto creativa e molto bella.

Sono temi che vogliamo continuare ad analizzare, all’interno dei nostri corsi, e cercare di coinvolgere più scuole possibili, offrendo agli studenti iniziative gratuite su temi attuali e di formazione per tutti.

Che possiamo augurarci, dunque, per questi bambini?

La speranza di essere sempre uniti e di creare sempre cose belle, pensando di costruire e di modificare questo mondo che non funziona, a favore di qualcosa di incantevole e pulito e che si può fare solo stando insieme, visto che le cose grandi e importanti, si sa, non si costruiscono da soli ma in comunione e con amore.

'The Walk - Il Cammino' - Amal a Capodimonte

È intervenuta, poi, Marinella Lupieri Cavazza, figlia di un’esule istriana alla quale abbiamo chiesto un ricordo della sua mamma.

Mia madre Nerea mi narrava della sua vita bella e serena prima dell’esilio da Pola, appena diciottenne. Però, non ha mai voluto raccontare più dettagliatamente tutti i drammi che ha vissuto.

Sono tanti i profughi che non sono riusciti a parlarne, vuoi per una sorta di pudore, vuoi per tentare di dimenticare la tragedia che hanno vissuto e il dramma che si è consumato sulla loro pelle.

Lei ha anche “adottato una panchina” in memoria di sua madre, giusto?

Quando è nata a Capodimonte la possibilità di “adottare una panchina”, ho deciso di farlo anche io, a nome di mia madre. Si trova di fronte alla lapide che ricorda i profughi che sono stati accolti proprio qui.

La targa recita “Ho tanto amato Pola, ho tanto amato Napoli” poiché mia madre ha avuto un amore immediato per Napoli e per i partenopei, diventando uno strenuo difensore della città.

Doveroso sentire a questo punto Sylvain Bellenger, Direttore del Museo e del Real Bosco di Capodimonte, che ha fortemente voluto l’iniziativa e contribuito attivamente alla realizzazione di questa splendida mattinata.

La responsabilità che noi abbiamo è culturale e politica e la cultura è politica. Mi rendo conto che uno dei grandi drammi dell’umanità, soprattutto in queste ore, è proprio l’immigrazione.

I bambini che lasciano la loro terra senza nessuna sicurezza del futuro, un mondo che è fatto solo di paura e di terrore. Facciamo passare un messaggio di pace e di speranza attraverso il teatro, attraverso la marionetta gigantesca.

È un modo per risvegliare le coscienze, per far capire ai bambini che sono protetti, che non sono soli.

Sylvain Bellenger
Sylvain Bellenger

Il lungo viaggio, che toccherà numerose città europee, vedrà l’arrivo della marionetta nella uggiosa Londra, proprio il giorno del decimo compleanno di Amal, con un’esibizione all’alba del coro della Royal Opera House, seguita dalla festa di compleanno al V&A Museum, a cui sono invitati i piccoli del capoluogo inglese.

La meta di Manchester segnerà quindi la fine del suo viaggio. Per l’occasione Il Manchester International Festival presenterà una mostra speciale sull’infanzia, realizzata in collaborazione con le scuole locali e le comunità di rifugiati.

Amal = speranza e mi piace ricordare sempre il suo messaggio al mondo:

Non dimenticatevi di noi.

'The Walk - Il Cammino' - Amal a Capodimonte

Print Friendly, PDF & Email

Autore Antonella di Lello

Antonella di Lello, giornalista radiotelevisiva e sportiva, specialista in pubbliche relazioni. Etologa ed educatrice cinofila.