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Sunhee You ai Concerti di Mezzanotte del Festival di Ravello

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Sunhee You


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La famosa pianista coreana, reduce dal grande successo alle Terme di Caracalla di Roma con Max Gazzè, si esibirà il 9 agosto a Villa Rufolo

Riceviamo e pubblichiamo.

Giovane e talentuosa pianista coreana, pluripremiata in Italia e all’estero, già protagonista d’innumerevoli collaborazioni con le migliori istituzioni musicali, pubblicata in disco da Naxos e Piano-Classics nonostante l’età acerba, ha convinto pubblico e critica grazie ad uno stile perfetto per il repertorio contemporaneo più vicino al mondo del jazz, che l’ha paragonata a miti assoluti come Oscar Peterson per il suo ritmo-timing e a Bill Evans per suono e tocco.

Interprete privilegiata del compositore russo vivente Nikolai Kapustin, enigmatico protagonista anche del suo più popolare e sofisticato video online.

Sunhee You ha stregato anche il pubblico pop e televisivo del Primo Maggio e gli amanti di Max Gazzè, tanto che lo stimato cantautore romano l’ha voluta come ospite di pregio del suo Alchemaya Tour e così le più importanti arene italiane stanno godendo dei suoi raffinati arabeschi pianistici, inseriti in un contesto solo apparentemente insolito.

A Ravello (SA), Sunhee You rivestirà i suoi panni più usuali con un programma perfetto per metterne in luce le doti classiche senza offuscarne l’ormai confermato talento trasversale: un personaggio davvero nuovo e intrigante nel panorama pianistico colto da molti anni orfano di novità e di nuovi interpreti capaci di attirare l’attenzione delle grandi masse. Soprattutto una novità assoluta al femminile.

Biografia
Nata a Seoul, Sunhee You ha studiato dapprima alla prestigiosa Yewon School nella capitale sud-coreana, per poi trasferirsi in Italia, dove ha conseguito il diploma con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Santa Cecilia di Roma. In seguito si è perfezionata all’Accademia musicale di Firenze con Lazar Berman e Valentina Berman e all’Accademia di Santa Cecilia in Musica da Camera con Rocco Filippini. Ha inoltre avuto l’opportunità di lavorare con artisti rinomati come Bruno Canino, Oxana Yablonskaya, Paul Badura-Skoda e Boris Petrushanskij.

Giovedì 9 agosto
Ravello (SA) – Villa Rufolo, ore 23:00
I Concerti di Mezzanotte del Festival di Ravello
Posto unico €25,00

Franz Schubert (1797 – 1828)
Sonata per pianoforte n. 21 in do minore, D. 958
Aleksandr Skrjabin (1872 – 1915)
5 Preludi Op.15
Sergej Rachmaninov (1873-1943)
Preludi
Op.32 n.12 in Sol diesis minore
Op.23 n.6 in Mi bemolle maggiore
Op.23 n.7 in Do minore
Op.23. n.4 in Re maggiore
Op.32 n.10 in Si minore
Op.23 n.2 in Si bemolle maggiore
Nikolaj Kapustin (1937)
Variations Op. 41

Note al programma
Il programma che Sunhee You esegue per Ravello Festival si apre con la ‘Sonata in do minore’, la ventunesima, 1828, di Franz Schubert, sintesi straordinaria fra l’influsso di Beethoven e il lirismo intimo tipico di Schubert. Suddivisa in quattro movimenti: dal demoniaco attacco del primo tempo allegro, alla mistica magia dell’adagio, dal capriccioso minuetto con annessa melodia sublime del trio alla macabra tarantella dell’allegro finale.

Seguono i cinque ‘Preludi op. 15’, 1896, di Aleksandr Skrjabin, oscillanti fra l’omaggio a Chopin e il tipico lirismo interiore del compositore russo. Anche i Preludi di Sergej Rachmaninov sono ricalcati idealmente sull’imprescindibile modello di Chopin, differendo anche nelle dimensioni più vaste. La mezza dozzina scelta prevede quattro preludi tratti dall’opera 23, 1901-3, rispettivamente il sesto in mi bemolle maggiore, dal carattere di sognante cantilena continua, il settimo in do minore, improvviso la cui melodia sembra fiorire sulla spuma delle onde, il quarto in re minore, pura elegia, e il secondo maestosamente spettacolare in si bemolle maggiore.

E due preludi estratti dall’opera 32, 1910, la freschezza melodica del dodicesimo in sol diesis minore e il lento decimo in si minore, arcaicizzante e raccolto. Chiudono il programma le Variazioni op. 41 di Nikolaj Kapustin, compositore ucraino, classe 1937, allevato al Conservatorio di Mosca nella classe del celebre didatta Alexander Goldenweiz’er, che ha scritto più di settanta pezzi per pianoforte solo. Kapustin innamorato della musica di Oscar Peterson, Art Tatum e Erroll Gardner, ha suonato in orchestre jazz e di musica leggera sovietica sempre scrivendo senza sosta con l’obiettivo di amalgamare il jazz con le forme classiche.

Ha dichiarato Kapustin:

Il primo momento che ho sentito il jazz ho capito che era qualcosa che mi apparteneva. Ho capito fin dalla mia prima giovinezza che dovevo combinare i due mondi musicali.

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