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Storie di giocattoli. Dal Settecento a Barbie

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Storie di giocattoli. Dal Settecento a Barbie


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Mostra dall’8 dicembre al 19 marzo

Riceviamo e pubblichiamo.

Giovedì 8 dicembre alle 10:00, presso il convento di San Domenico Maggiore a Napoli, ingresso in vico San Domenico 18, apre al pubblico la mostra Storie di giocattoli. Dal settecento a Barbie, promossa dall’Assessorato alla cultura e al turismo del Comune di Napoli. Anteprima della mostra mercoledì 7 dicembre alle 17:00.

Oltre mille ‘piccoli capolavori’ del Museo del giocattolo di Napoli del Suor Orsola Benincasa, nato dalla passione collezionistica e dalla competenza di Vincenzo Vapuano: automi, dame, pulcinella, orsi, pupazzi, giocattoli di legno, teatrini, giochi da tavolo, giocattoli militari, spaziali, di latta, auto, giocattoli di fantasia, trenini…

Nell’uomo autentico si nasconde un bambino: che vuole giocare.
Friedrich Nietzsche

Un percorso gioioso nella magia fuori del tempo della civiltà dei giocattoli, senza perdere di vista il contributo alla tolleranza, al superamento di ogni discriminazione di genere e di razza, che la pratica del gioco testimonia nel corso dei secoli e, ancora di più, può incentivare oggi.

La mostra, oltre mille ‘piccoli capolavori’ del Museo del giocattolo di Napoli del Suor
Orsola Benincasa, nato dalla passione collezionistica e dalla competenza di Vincenzo
Capuano, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli,
ripercorre per aree tematiche e cronologiche il cammino dell’immaginario ludico
dall’età dei lumi alla cultura del benessere del secondo 900: automi, dame, pulcinella,
orsi, pupazzi, giocattoli di legno, teatrini, giochi da tavolo, giocattoli militari, spaziali,
di latta, auto, giocattoli di fantasia, trenini…

Bambole
Giocattolo femminile per eccellenza, la bambola attraversa il tempo e le età della vita
come oggetto magico e idolo, creazione artistica, veicolo di moda e di eleganza, strumento
ludico ed educativo. Un catalogo di rara qualità di pupe e automi ingegnosi, di
oggetti e mobili d’arredo per case in miniatura, offre un panorama completo dell’evoluzione
della bambola attraverso i secoli, dell’uso dei materiali, dei meccanismi, delle
grandi e piccole marche di produzione in Italia e all’estero.
Due aree monotematiche sono dedicate, rispettivamente, alla grande fabbrica italiana
Lenci e alla famosissima Barbara Millicent Roberts, Barbie.

Giocattoli di latta
Giostre, trenini, automobiline, trottole, giochi da spiaggia e di fantasia, un trionfo di
forme e di colori delle fabbriche più accreditate in Italia e all’estero, a partire dalla fine
dell’Ottocento, età d’oro del giocattolo: le automobili meravigliose di Carette, i clown
di Günthermann e i piccoli automi di Ferdinand Martin, la ricchissima produzione di
grandi ditte italiane, quali INGAP, Bell e Cardini, fino alla conquista dello spazio, tra
robot e astronavi.

Pupazzi e Personaggi
Una porta verso un mondo incantato, popolato da orsetti di peluche e gnomi, da Pinocchi
e Fortunelli, Signor Bonaventura e Topolino, Paperino e famiglia Disney al
completo.
Di particolare rilievo è la collezione di Pinocchi antichi rarissimi e quella di orsetti della grande marca Steiff. Non manca, naturalmente, Pulcinella nelle sue varie rappresentazioni, da quella povera, enorme, del pezzente napoletano, agli antichi Punch
inglesi, ai Polichinelles francesi.
Una storia antica e ininterrotta, che arriva fino a noi attraverso la maschera amatissima
di Totò.

Giocattoli di legno
Il più antico dei materiali è presente nella storia del giocattolo da protagonista.
In legno è il giocattolo costruito ancora oggi artigianalmente dalle mani dei bambini e
degli adulti nelle aree povere del mondo, in legno è la bambola del Settecento destinata
alle famiglie nobili, che ha attraversato i secoli fino a noi.
Un intero settore è dedicato al mondo magico degli antichi teatrini di burattini e marionette.

Giochi da tavolo
Progenitore del gioco elettronico contemporaneo, il gioco da tavolo è, da millenni, il
luogo di scambio d’elezione tra fantasia e realtà. È il limite, ancora fisico e già virtuale,
a partire dal quale il mondo reale cede la scena a universi simbolici e normativi variabili,
dai più semplici ai più complessi. L’antico gioco del labirinto, attraverso il gioco
dell’Oca, diventa Risiko o Monopoli. La lotta eterna tra bene e male è rappresentata
dal bianco e dal nero degli scacchi e della dama.
L’intreccio profondo di magia, simbolismo e numerologia delle carte dei tarocchi è
testimoniato nella collezione dalla raccolta di rarissimi e antichi mazzi dipinti a mano,
emblema del gioco della vita, individuale e collettiva, sospesa per l’eternità tra scelta
e destino.

Giocattoli militari
Una ricognizione emblematica nel segmento più controverso della storia del giocattolo, considerato da sempre un tema “di genere” maschile, malgrado la partecipazione
crescente delle donne alle pratiche di guerra, sospeso tra grandi valori universali,
coraggio, amore per la patria, perizia militare, e la violenza, la sopraffazione che troppo
spesso prendono il sopravvento: un quesito attualissimo sul limite di utilizzo e sul
valore formativo dei giochi di guerra.

È la denuncia di ogni abuso e discriminazione, non per caso, il filo conduttore parallelo
del Museo del Giocattolo di Napoli, dedicato alla memoria del bambino zingaro,
Ernst Lossa, ucciso dalla campagna di eugenetica nazista.
Perché, al di là di estetiche di maniera per famiglie benestanti, emerga con forza la
carica di bellezza, di gioia, di tolleranza che i giocattoli condensano e alimentano.
Una rassegna di caratura internazionale, in definitiva, un allestimento plurimediale,
immersivo, tra manufatti ingegnosi e rari, memorie storiche, testimonianze di costume,
di perizia artigianale, di vera e propria imprenditoria, da tutte le ‘fabbriche del
gioco’ di Europa e di Oltreoceano, per mettere in vetrina la centralità dell’immaginario
creativo, della fantasia, della cosiddetta arte minore più amata da bambini e famiglie.

Un segmento dell’esposizione è dedicato al ‘falso’ nel mondo dei giocattoli, con l’esposizione
di giochi sequestrati dalle Forze dell’Ordine, curato dall’Associazione del
Museo del Vero e del Falso con la collaborazione della Procura della Repubblica di
Napoli: come riconoscere giocattoli contraffatti, spesso prodotti con materiali tossici,
e quali norme seguire per un acquisto sicuro.

Orario
lunedì-giovedì 10:00-19:00
venerdì e sabato 10:00-22:00
domenica 10:00-19:00
l’orario di visita sarà prolungato fino alle 23:00 in occasione di eventi speciali.

Biglietti
intero €5,00
ridotto €3,00
(cittadini UE tra i 6 e i 18 anni o con più di 65 anni; gruppi di almeno 15 persone;
studenti dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa; possessori di carte/sconti)
scuole € 1,00
gruppi scolastici, dietro presentazione
dell’elenco degli alunni su carta intestata della scuola
gratuito previa esibizione di un documento attestante: minori di 6 anni; portatori
di handicap e loro familiare o altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza
a servizi di assistenza socio-sanitaria (Decreto Ministeriale n. 239 del 20 aprile 2006);
un insegnante ogni 20 alunni; giornalisti in regola con il pagamento delle quote
associative (vedi DD del 7/09/2016 DG-Musei).

Facilitazioni per
famiglie: a partire dal secondo figlio minorenne €1,00 a bambino
nonni: un over 65 più almeno 2 minori €5,00 € invece di €9,00.

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