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‘Soliloqui poetici del mito – Le altre eroine’ al Tempio di Giove Anxur

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'Soliloqui poetici del mito - Le altre eroine'


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In scena il 30 agosto a Terracina (LT)

Riceviamo e pubblichiamo.

Si conclude con una prima assoluta la rassegna ‘R.Estate in Scena’ che ha animato per tutto il mese di agosto la città di Terracina (LT).
Domenica 30 agosto, ore 21:30, nella meravigliosa scenografia del Tempio di Giove Anxur, debutta ‘Soliloqui poetici del mito – Le altre eroine’ di e con Elena Arvigo.

Lo spettacolo è tratto da ‘Quarta Dimensione’ del poeta Ghiannis Ritsoso e si pone proprio come un omaggio alla sua poetica.

‘Quarta Dimensione’ è una raccolta di diciassette poemi brevi ispirati alla mitologia che Ritsos consacra ad alcune figure del mistero ellenico, fuori dal tempo, al limitare della quarta dimensione. Lo scenario è mitologico, ma il poeta e la sua memoria individuale sono onnipresenti in ogni verso.

Egli infrange le didascalie e riesce così ad aprire spiragli sulla quarta dimensione. Troia, Tebe, Argo sono allusivi archetipi dell’insensata catena di guerre, rivoluzioni e fratricidi di ogni tempo.

Il poeta compie un’opera di restauro mitologico, di finezza e precisione senza eguali. Ritsos dissacra, svela i segreti, va oltre il dato mitico e completa così il disegno.

Sottolinea Elena Arvigo:

Alcune donne di Quarta Dimensione sono ‘altre’ eroine, altre nel senso che, nei racconti solenni, si adagiano talvolta all’ombra di maggiori Signore. Crisotemi, più che di identità propria esisteva come riflesso di Elettra, la sorella estrema; Persefone, la fragile, era la proiezione del desiderio materno di Demetra; Ismene, la sorella mite della “guerriera” Antigone.

Ritsos le riesce a riscattare. Di altre donne invece consegnate al mito già in gloria, come Antigone o Elena, mostra le fragilità, le dissacra con ironia e sapienza, restituendogli così quell’umanità celata in ogni lacrima.

Il punto è di non ritorno. Nella Quarta Dimensione il mito si estingue, evade dalla sua cornice. Entra la vita, con la sua pienezza ingombrante.
E il tempo continua a ritornare.

La forma dei poemetti, quella del monologo drammatico, sottolinea la destinazione che il poeta aveva immaginato per le sue poesie: il teatro, inteso come luogo di incontro dei membri di una comunità, di espressione di un pensiero sulla realtà capace di agire sulla coscienza degli spettatori e di incentivarne l’azione politica.

Il teatro diventa allora destinazione e mezzo per restituire la voce di Ghiannis Ritsos, il luogo in cui qualcuno resiste e dove si può rinnovare il racconto della storia umana, della bellezza dell’uomo.

I nomi sono perduti nel passato: Fedra, Antigone, Demetra, Menelao, Elena. Di loro restano solo parole e statue ma finché le ricorderemo il tempo continuerà a tornare e non saremo soli.

Elena Arvigo, interprete sensibile e raffinata, dà voce alle maggiori eroine, alle loro anime e alle loro storie, caricandole di poesia e vita. Una mise en espace che si sposa alla perfezione con la scenografia naturale del Tempio, lo abita e lo riveste di mitologia.

Che te ne fai dell’immortalità?

Ciò che conta è solo la vita presente. Solida, calda, di carne, di sangue e di seme.

Biglietti: €15,00

Per info, prevendite e prenotazioni biglietti:
329-8136968 – caterinaguida1985@gmail.com

Tutti gli eventi si svolgono nel rispetto delle norme anti Covid.

 

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