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‘Socrate Superstar’ a Classico Contemporaneo

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Socrate


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In scena il 14 agosto al Chiostro del Convento di San Domenico Maggiore di Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Martedì 14 agosto, ore 21:30, presso il Chiostro del Convento di San Domenico Maggiore, Napoli, nell’ambito della rassegna ‘Classico Contemporaneo’ – V edizione, direttori artistici Gianmarco Cesario e Mirko Di Martino, andrà in scena lo spettacolo ‘Socrate Superstar’ di Antonio Gargiulo, da Platone, Aristofane e Antistene, con Antonio Gargiulo, Ciro D’Errico, Gianni Caputo, Antonio De Rosa, Federica Grimaldi.
Danzatrici Martina Coppeto e Simona Barattolo, coreografie Martina Coppeto, maestro arrangiatore e musiche originali Gloria Ajello, scene e costumi Melissa De Vincenzo, regia Antonio Gargiulo.

Chi era Socrate? Qual è stato il suo insegnamento? Perché fu accusato, processato e condannato a morte? Ma poi, è davvero mai esistito Socrate? Quanto il suo insegnamento ha influenzato e influenza ancora il nostro modo di vivere e pensare?

Tutta la vicenda di Socrate, il suo insistere nella ricerca del Bene e della Verità, tutti gli incontri che costellano la sua vita e la sua morte aderiscono a uno schema preciso di racconto teatrale che potrebbe corrispondere a una tragedia con punte di alta modernità.

È questo dogma apparente che mi sono convinto a ribaltare: smorzare il tono dottrinario di alcuni dialoghi, riadattare a un orecchio contemporaneo i versi più ostici di Aristofane, contaminare l’intera narrazione drammaturgica equilibrando fedeltà al testo socratico, leggasi platonico, e riferimenti a quanto prodotto sotto impulso diretto e – per la maggior parte indiretto – dei suoi insegnamenti. Per trarne un qualcosa che risultasse allo stesso tempo straniante e molto familiare. Producesse, cioè, proprio l’effetto che Socrate ha avuto sui suoi contemporanei e su me stesso.

Partendo dai dialoghi del suo allievo più illustre, Platone, e da Aristofane che lo ridicolizzò agli occhi divertiti di Atene, Socrate tornerà a vivere, lui Uomo Buono e Giusto in un mondo che di Bene e Giustizia non ne avvertiva esigenza alcuna.

Un racconto fedele dei fatti e dei principi fondanti il pensiero socratico, conditi con aneddoti – quasi tutti presenti nelle cronache del tempo – con uno spirito leggero, divertito quanto è possibile per gustarsi il bel pensiero e invitare a goderne assieme anche gli spettatori.
Antonio Gargiulo

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