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‘Schubert e la musica francese’ al Nuovo Teatro Ariberto

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Il pianista Riccardo Schwartz in concerto il 25 gennaio a Milano

Riceviamo e pubblichiamo.

Giovedì 25 gennaio 2018, ore 20.45, presso il Nuovo Teatro Ariberto di Milano si terrà il concerto ‘Schubert e la musica francese’. Il pianista Riccardo Schwartz esplora le sonorità di Debussy e Ravel per poi addentrarsi nel romanticismo di Schubert. Due mondi lontani accumunati da una poetica sospesa tra evocazioni oniriche e misteri dell’anima.
Dopo il successo di critica e pubblico riscosso dal ciclo dedicato all’integrale delle 32 Sonate per pianoforte di Beethoven, torna sul palco del Nuovo Teatro Ariberto di Milano Riccardo Schwartz.

Con un’introduzione approfondita e allo stesso tempo appassionante, il pianista milanese darà al pubblico una visione più ampia dei compositori che andrà a interpretare, portando a dialogare alcuni dei Maestri che hanno saputo dare voce ai moti più reconditi dell’anima. Un viaggio in musica, di forte intuito e di grande impatto emotivo, in grado di tracciare le linee di una nuova poetica abilmente inserita nel nostro tempo.

Che rapporto ci può essere tra due mondi così lontani come quelli di Debussy e Ravel, due dei più importanti compositori francesi a cavallo tra Ottocento e Novecento e del Maestro viennese Schubert, il principale rappresentante del primo periodo romantico di un secolo prima? Per Riccardo Schwartz il legame è molto stretto, naturalmente non si tratta di una linea diretta, ma di un mondo onirico non ancora svelato che ha le sue radici nelle sfuggevoli pieghe dello spirito.

Con questo ciclo di 6 Recital, dal titolo ‘Schubert e la musica francese’, ideato dallo stesso Maestro Schwartz e che a partire da gennaio vedrà la continuazione nell’autunno, il Maestro esplora tre Sonate di Schubert (D. 845, D. 784, D. 959), introdotte di volta in volta dalle nobili sonorità di Debussy e Ravel. Tre Recital nei quali il mistero della musica
francese pervaderà il tessuto apparentemente più austero della musica di Schubert.

Riccardo Schwartz, con le sue interpretazioni, spesso considerate profetiche e visionarie, riesce a far percepire quali abissi si possano celare dietro la grande musica. Nella poeticità degli accostamenti dei brani scelti per i sei Recital, il ciclo dal titolo ‘Schubert e la musica francese’ offre l’occasione di sentire un grande interprete posto a confronto con le asperità interpretative di Schubert, Debussy e Ravel.

Concerto di gennaio: un primo confronto tra Debussy e Schubert

‘I Preludi di Debussy’

Schwartz introduce il primo Recital di Debussy con queste parole:

Il ciclo si apre con le pagine suadenti del primo libro di Preludi di Debussy, dodici brani, dodici evocazioni oniriche, ognuna con un titolo, un’allusione che può essere liberamente interpretata. Che si tratti di passi nella neve o menestrelli, la sostanza non cambia, essendo di fatto la sostanza di cui sono fatti i sogni.

Il percorso di questi 12 preludi, scritti nel 1909, va ben oltre le immagini dei titoli, con la possibilità di stravolgere la concezione che abbiamo della realtà, aprendo un varco spirituale che passa però fortemente dalla nostra percezione sensoriale.

F. Schubert: Sonata n. 16 in la minore (D. 845)

Prosegue Schwartz:

La Sonata di Schubert, scelta per il primo dei tre concerti, che completano il ciclo si apre con la visione di un vago movimento sotterraneo, un incubo forse, forse un sogno molto profondo, di fatto qualcosa che appartiene a un altro mondo e che condivide con Debussy la sua natura onirica.

La musica di Schubert è altrettanto sospesa, ma lo stato d’animo si sviluppa in modo romantico e alterna i chiaroscuri del primo tempo con un momento di pace elisiaca nell’Andante e due movimenti finali volitivi e tormentati, lasciando come unico squarcio di luce il Trio del terzo tempo.

Riccardo Schwartz
Definito dal critico musicale Giampaolo Minardi – in Euterpe Venezia:

un pianista dal brillante futuro per la solidità d’impianto e una capacità di concentrazione rara

Riccardo Schwartz ha avuto il privilegio di suonare come solista con molti direttori di fama mondiale, tra i quali Gustav Kuhn e Yuri Temirkanov. Le sue acclamate performance includono recital e concerti per pianoforte e orchestra, eseguite in molte prestigiose sale, come la Sala Verdi di Milano, il Konzerthaus di Bolzano, il Tiroler Festspiele Erl in Austria, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Regio di Parma e la Salle Gaveau di Parigi.

Nato a Milano nel 1986, ha completato gli studi al Conservatorio di Milano con Riccardo Risaliti, Leonardo Leonardi e Annibale Rebaudengo. Dopo essersi laureato con la Menzione d’Onore, ha continuato all’Accademia Pianistica di Imola, dove ha ottenuto il Master.

Il suo stile è influenzato da pianisti quali Joaquin Soriano, Boris Petrushansky, Paul Badura-Skoda e Louis Lortie. Con la sua musica Schwartz cerca sempre di evocare l’anima dei compositori che interpreta, focalizzandosi sulla perfezione tecnica e illuminando il cuore di chi lo ascolta. Invitato da Gustav Kuhn, Schwartz è anche membro dell’Accademia di Montegral.
www.riccardoschwartz.com

Programma dei Concerti

25 gennaio 2018
C. Debussy: Préludes, Premier Livre
F. Schubert: Sonata n. 16 in la minore D. 845

5 aprile 2018
C. Debussy: Préludes, Deuxième Livre
Étude n. 4 “pour les sixtes”
Étude n. 11 “pour les arpèges composés”
F. Schubert: Sonata n. 15 in la minore D. 784

24 maggio 2018
M. Ravel: Miroirs
F. Schubert: Sonata n. 20 in la maggiore D. 959

Nuovo Teatro Ariberto
Via Daniele Crespi, 9
20123 Milano
MM2 Sant’Agostino e Sant’Ambrogio

Costo del biglietto:
€10,00; €7,50 ridotto under 25
home.nuovoteatroariberto.it

Riccardo Schwartz
Riccardo Schwartz
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