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Premio ‘Una Città che Scrive’, vincitori

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'Una città che scrive'


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Tra i vincitori un detenuto di Secondigliano e un ragazzo dislessico

Riceviamo e pubblichiamo.

Al premio letterario ‘Una Città Che Scrive’ vince Giovanni Gallo, detenuto nella Casa Circondariale di Secondigliano. Una poesia straordinaria che è valsa il terzo posto nella sezione Poesie inedite. Un premio in danaro e la pubblicazione nell’antologia ‘Una Città che Scrive, Una Città che Rinasce’.

Il premio è stato ritirato, nella serata del 27 maggio, da Samuele Ciambriello, giornalista e docente, promotore dell’iniziativa “Lettura libera” nei carceri napoletani con l’associazione “La Mansarda”.

Ecco la poesia premiata:

‘Il mio sogno’
Questa notte ti ho sognata, eri più bella che mai.
Eri lì seduta, in riva al mare i tuoi capelli ondeggiavano nell’aria.
Io ero lì, accanto a te. Le mie mani sfioravano il tuo bel viso.
Ad un tratto i nostri sguardi si sono rivolti al cielo, con tante piccole stelle. Fra queste la più bella sei sempre tu Ti amo, orizzonte di Libertà.
Giovanni Gallo

Una vera e propria dichiarazione d’amore alla Libertà.

Abbiamo raggiunto Giovanni Nappi, fondatore del Premio Letterario ‘Una città che scrive’ e attuale Presidente del Consiglio Comunale di Casalnuovo di Napoli, per chiedergli il perché della scelta:

La mission del nostro concorso è stata, sin dalla sua nascita, quella di mettere in evidenza la forza della scrittura.
La scrittura come riscatto sociale, personale o collettivo.

Vince il detenuto, così come ha vinto Michelangelo, un ragazzo dislessico, e così come hanno vinto i nostri amici di Visso, abitanti nelle zone colpite dall’ultimo terremoto.

A Nappi chiediamo pure quando partirà il nuovo bando:

Credo a settembre, con alcune novità e con la solita voglia di girare l’Italia e non solo, per far crescere sempre più questa comunità che scrive.

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