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‘Per quel che resta’, nuovo singolo de Il Geometra

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Disponibile dal 19 ottobre

Riceviamo e pubblichiamo.

A distanza di qualche mese dalla pubblicazione di ‘Per tutte le madri’ che ha segnato il ritorno de Il Geometra dopo quasi sei anni, la ‘cult’ band umbra torna con il brano ‘Per quel che resta’ distribuito da Artist First: un flusso di coscienza, un feroce susseguirsi di immagini evocative che delineano sempre di più il concept del disco di prossima uscita: le radici del Cristianesimo, i suoi valori, le sue irriducibili contraddizioni.

Il Geometra racconta così il sono nuovo singolo:

‘Per quel che resta’ è un brano crudo, privo di speranza, che senza troppa retorica punta un faro contro la caducità delle nostre esistenze, ancorate a piccolissime certezze, fiere dell’indifferenza usata come arma di difesa.

Sulla ‘pista da ballo’ di cui si canta nel ritornello, si muove la finta inconsapevolezza dei compromessi che – volenti o nolenti – accettiamo ogni giorno.

Si passa così dalle piaghe d’Egitto, con particolare riguardo alla morte dei primogeniti maschi

bussando alla porta del Faraone, l’Angelo fece quel che doveva, agì sulla scorta di un disciplinare, non fece eccezioni per chi dormiva

fino alla morte di un poeta, verosimilmente Pasolini, spirato tra l’indifferenza di un intero Paese

saranno quelli che lanciano un fiore, quelli che passano senza guardare, un uomo che muore.

Conclude la band umbra:

Il chorus è un’amarissima constatazione, con la quale si evidenzia quanto poco resti dei nostri piccoli sogni quando ‘arriva la tempesta’.

Di quanto sia tremendo avere sperato che le cose andassero in un determinato modo e accorgersi, tutto d’un tratto, che di noi resta solo un fantasma ‘che si agita stanco sulla pista.

Crediti
Testo e musica: Jacopo Maria Magrini
Produzione: Francesco D’Oronzo
Studio di Registrazione: D’Oro Music Studio.
Artwork: Lorenzo Marchionni

Il Geometra è una band di Foligno (PG) composta da Jacopo Maria Magrini, chitarra e voce; Francesco Bitocchi, sinth/drum machine e voce, e Lorenzo Venanzi, basso. Nel 2014 pubblicano l’EP indipendente ‘La vita è un tutto sommato’, con la produzione di Francesco D’Oronzo, contenente singoli come ‘Marie Curie’, ‘Preghiera rossa’ e ‘Biblioteche Comunali’.

Nel 2015, dopo un tour durato quasi un anno, registrano e pubblicano l’album ‘Ultimi’, presso il Dude Music Studio di Correggio, con la produzione di Stefano Riccò, per l’etichetta Panico Dischi.

Il video del singolo, ‘Restiamo nascosti’, viene montato attraverso un ‘collage’ di numerosi mini-clip inviati dai fan della band. Le influenze del gruppo si rinvengono nel cantautorato italiano degli anni 70 più intimista, vestito di sonorità chitarristiche country-folk ed elementi minimalisti di elettronica, in totale assenza di percussioni analogiche.

Entro l’autunno 2021 uscirà il nuovo album il cui concept sarà incentrato sul Cristianesimo: le sue radici, i suoi valori, le sue irriducibili contraddizioni.

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