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‘Oscar W. a Vissi d’Arte

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Oscar-W.


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In scena il 3 settembre a San Domenico Maggiore, Napoli

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa di Hermes Comunicazione.

Dal 29 agosto al 3 settembre 2017 presso la Sala del Capitolo del Convento di San Domenico Maggiore, Napoli, si terrà la rassegna Vissi d’arte – Il teatro racconta i pittori, III edizione, direttore artistico Mirko Di Martino.

Il Teatro dell’Osso presenta la terza edizione di ‘Vissi d’Arte’, l’unica rassegna in Italia che propone al pubblico una programmazione interamente dedicata a spettacoli che raccontano biografie di pittori.

Dopo il notevole successo delle precedenti edizioni, ‘Vissi d’Arte’ torna con un calendario ancora più ricco di spettacoli, con compagnie prestigiose provenienti da diverse regioni italiane che faranno scoprire al pubblico le storie sorprendenti di artisti molto conosciuti per le loro opere ma della cui vita si sa generalmente poco.

Si tratta di vite vissute spesso ai margini della società, vite segnate dalla violenza, dalla droga, dalla sofferenza. Eppure, queste vite così tormentate hanno permesso al genio artistico di emergere e attraversare intatto i secoli.

Biglietti:
intero €12,00;
ridotto €10,00 (<26 >65);
abbonamenti:
3 spettacoli €25,00
6 spettacoli €40,00

Inizio spettacoli:
ore 21:00

Info:
tel: 342 1785930
email: vissidartefestival@gmail.com
facebook.com/vissidartefestival
www.vissidartefestival.it

Domenica 3 settembre 2017 ore 21:00
Sala del Capitolo del Convento di San Domenico Maggiore, Napoli
‘Oscar W.’
liberamente ispirato alla vita e all’opera di Oscar Wilde
di Andrea Onori e Mariagrazia Torbidoni
con Mariagrazia Torbidoni
scenografia e disegno luci Valeria Giannone
regia Andrea Onori
produzione virgolatreperiodico
durata 70′

La vita di Oscar Wilde è stata una parabola incredibile che lo ha visto in un primo tempo indossare gli eleganti panni del conferenziere e dello scrittore di successo e poi gli stracci infamanti e vergognosi del condannato in carcere.

Attraverso l’intreccio e la sovrapposizione di storie, parole e personaggi appartenenti tanto alle opere quanto agli episodi più significativi della sua biografia, la pièce accompagna lo spettatore all’interno della galleria di temi e figure presenti nella produzione artistica dell’autore, delineando al contempo la sua traiettoria esistenziale, dai momenti di esaltazione e di fama a quelli più tragici e bui.

Partire da Wilde per mettere in scena Wilde, il tutto nelle mani di una sola attrice che, in un susseguirsi di scambi tra persona e personaggio, dà vita ad una scena spesso fatta di ribaltamenti e trasformazioni, dove anche il tempo e lo spazio non seguono necessariamente le regole della logica, affidandosi piuttosto al fascino dell’immaginazione e del gioco teatrale.

Il rapporto diretto con il pubblico della sala da modo di illuminare Wilde nella sua veste più brillante, quella di raffinato affabulatore e uomo di mondo, personaggio indistinguibile dai molti che abitano le sue commedie, come ‘L’importanza di chiamarsi Ernesto’ o ‘Un marito ideale’.

L’ossessiva ricerca di nuovi piaceri che spinge il giovane protagonista de ‘Il ritratto di Dorian Gray’ verso una rovinosa discesa negli abissi viene fatta specchiare con le pericolose acrobazie sentimentali di Oscar, troppo volutamente scandalose per non scatenare la reazione della moralista società vittoriana.

Si assiste allora al primo processo, spettacolare e irriverente, in cui e Wilde a denunciare e ad accusare; e al secondo, assurdo e impietoso, in cui, in un tragico ribaltamento di ruoli identico a quelli che incontriamo nelle sue opere, egli si ritrova vittima dell’azione da lui stesso intrapresa, finendo per essere condannato ai lavori forzati per due anni.

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