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NTFI 2020: programma del 28 luglio

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'L'isola degli invertiti'


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In scena ‘Tutte le notti di un giorno’ e ‘L’isola degli invertiti’

Riceviamo e pubblichiamo.

Domani, martedì 28 luglio, proseguono gli appuntamenti della tredicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, diretta da Ruggero Cappuccio, realizzata con il sostegno della Regione Campania e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival.
Alle 19:00 nel Casino della Regina del Real Bosco di Capodimonte, ingresso da Porta Miano, Claudio Di Palma e Marina Sorrenti portano in scena per la sezione Progetti Speciali la lettura drammatizzata Tutte le notti di un giorno di Alberto Conejero a cura dell’Instituto Cervantes.

Intima come un poema, complessa come una biografia, ‘Tutte le notti di un giorno’ è una storia sull’incapacità di amare. Protagonisti Samuel e Silvia, tanto vicini eppure lontani l’uno dall’altro. Rinchiusi sotto il tetto di una serra, cercano di non essere divorati dai ricordi. L’opera di Alberto Conejero (Jaén, 1978), tradotta per la prima volta in italiano su commissione dell’Instituto Cervantes di Napoli, racconta anche dell’essere vivi, della speranza, della necessità della bellezza, del non essere trascinati dal rumore e dal tempo. Un thriller su un corpo scomparso che assume la forma di un trattato di botanica.
Un poema superbo, profondo, drammatico, creato sulla migliore tradizione del teatro simbolico.

Lo spettacolo viene trasmesso anche gratuitamente in diretta streaming su live.napoliteatrofestival.it, su live.napoliteatrofestival.it, su Radio CRC, sul Canale 620 del Digitale Terrestre e sull’App ufficiale di CRC, e sulla piattaforma Ecosistema digitale per la cultura della Regione Campania.

Per la sezione Osservatorio, alle 21:00 e alle 23:00 nel Giardino Romantico di Palazzo Reale, in scena in prima assoluta ‘L’isola degli invertiti’, di Antonio Mocciola per la regia di Marco Prato. Interpreti Diego Sommaripa, Tommaso Arnaldi, Francesco Giannotti.
Negli anni ’30 partì, su ordine del Partito Nazionale Fascista, ma anche per iniziativa di alcune questure locali, una spietata caccia all’omosessuale, vero o presunto.

In un’isoletta delle Tremiti, dal 1938, vennero confinati per “attentato alla dignità della razza” centinaia di omosessuali. Un ghetto di Stato rimosso dalla memoria collettiva, la cui storia torna ora alla luce con uno spettacolo senza filtri scritto da Antonio Mocciola, basato su ricerche inedite e di sconvolgente portata emotiva.

Protagonisti sono un feroce questore e due personalità opposte: fascista convinto, padre di due figli, represso e violento l’uno, e sarto esuberante, gioviale, risolto nei propri gusti e felicemente effeminato l’altro. I loro destini si intrecciano sullo sfondo di una Italia allo sbando, complice e vittima di una dittatura sull’orlo dell’abisso.

Sul sito napoliteatrofestival.it sono consultabili le promozioni e gli eventi gratuiti.

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