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NTFI 2020: programma del 24 luglio

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Renato Carpentieri in 'Pastiche' - ph Marco Ghidelli


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Al via i ‘Tur for’ ‘e vasc’ nel Rione Sanità, Renato Carpentieri e gli allievi della Scuola del Teatro Stabile di Napoli in scena con ‘Pastiche’ al Maschio Angioino e altri appuntamenti

Riceviamo e pubblichiamo.

Domani, venerdì 24 luglio, proseguono gli appuntamenti della tredicesima edizione del Napoli Teatro Festival Italia, diretta da Ruggero Cappuccio, realizzata con il sostegno della Regione Campania e organizzata dalla Fondazione Campania dei Festival, presieduta da Alessandro Barbano.
Alle 20:00, e in replica alle 20:45 e alle 21:30, un’immersione teatrale in uno dei quartieri più caratteristici della città partenopea, il Rione Sanità: partenza dalla Piazzetta San Severo a Capodimonte per un Tur for’ ‘e vasc, spettacolo site-specific e itinerante, programmato nella sezione Progetti Speciali del Festival, repliche il 25 e il 26 luglio.

Guidati dagli “accompagna-tur” – Mario Ascione, Mariano Coletti, Alessio Galati, Gaetano Migliaccio – gli spettatori andranno alla scoperta di quel che accade sull’uscio di tre bassi del Rione Sanità, nei cortili palcoscenici della realtà e della messa in scena.

Il progetto è ideato da Carlo Gertrude, e da lui diretto con l’aiuto di Gaetano Migliaccio.
I testi rappresentati sono ‘La Bolletta’ di Mario Gelardi, interpretato da Laura Borrelli e Luciano Saltarelli, ”O spusalizi’ di Noemi Giulia Fabiano, con Agostino Chiummariello e Anna De Stefano, e ‘Vendesi’ di Marina Cioppa, con Lalla Esposito e Gennaro Maresca.

Spiega Carlo Geltrude:

Ho ideato questo format per creare una connessione tra la vita quotidiana del Rione Sanità, i suoi abitanti e il teatro, quello contemporaneo e quello classico, che riesce ancora a parlarci.

Ancora per la sezione Progetti Speciali, debutta alle 21:00 nel Cortile del Maschio Angioino ‘Pastiche – N° 0 di PASS/SAGGI rivista di teatro dal vivo’ a cura di Renato Carpentieri e Claudio Di Palma, con gli allievi della Scuola del Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale, in coproduzione con Fondazione Campania dei Festival – Napoli Teatro Festival Italia.

Lo spettacolo, in replica il 25 e il 26 luglio, vedrà in scena gli allievi Pasquale Aprile, Francesca Cercola, Chiara Cucca, Miriam Della Corte, Matteo De Luca, Valentina Di Leva, Manuel Di Martino, Enrico Disegni, Antonio Elia, Giulia Ercolini, Eleonora Fardella, Angelica Greco, Valentina Martiniello, Simone Miglietta, Gianluigi Montagnaro, Giovanni Nardone, Giulia Piscitelli, Federico Siano, Salvatore Testa e Antonio Turco.

Sottolinea Renato Carpentieri:

Uno gliommero in cui si intrecciano e si agitano frammenti del Teatro del ‘900, in forma di Rivista, ad uso degli allievi: una linea di ricerca che vuole privilegiare la forma breve e quindi la sobrietà e la leggerezza, in un singolare montaggio.

Per la sezione Osservatorio, alle 21:00 nel Giardino Romantico di Palazzo Reale debutta ‘Luminator Bernocchi’, scritto e diretto da Alberto Mele e Marco Montecatino, con musiche originali di Gino Giovannelli. Cecilia Lupoli e Marco Montecatino interpretano la storia d’amore di una coppia sposata da sette anni. X e Y si sono conosciuti poco più che ventenni grazie a un rocambolesco incontro.

X ha inventato un diverso tipo di tastiera da computer che, dopo un iniziale fallimento, gli ha concesso un forte ritorno economico, permettendo ai giovani sposi una certa stabilità. X è in attesa di un’altra idea geniale, mentre Y si divide fra il suo lavoro di infermiera e la famiglia, che si è costruita lontana dalle pressioni dei suoi genitori. Dopo essersi trovati ad affrontare una sorta di incubo, hanno cominciato a perdersi restando insieme, costringendosi a fare i conti anche con i demoni dell’altro.

Appuntamento alle 19:00 presso il Casino della Regina del Real Bosco di Capodimonte, ingresso da Porta Miano, con la sezione Letteratura del Festival intitolata Prima, a cura di Silvio Perrella, e un nuovo incontro, dedicato questa volta al rapporto tra poesia e archeologia: ‘Nel nome di Amedeo Maiuri’.

Ospiti i poeti Claudio Damiani, Igor Esposito e Vincenzo Frungillo. Nel sottosuolo del mondo sogna il passato. Chi meglio di Amedeo Maiuri ha saputo decifrarne l’alfabeto?
Il sapere archeologico in lui si è sposato indissolubilmente alla poesia antica.
Maiuri sarà pertanto messo a confronto con i poeti di oggi che sanno guardare a quelli che sono esistiti prima di loro con sapienza acustica e psichica.

Sul sito napoliteatrofestival.it sono consultabili le promozioni e gli eventi gratuiti.

Foto Marco Ghidelli

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