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A Natale con i cesti dei prodotti del territorio campano

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Rosario Lopa


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Lopa: ‘favorire la crescita del sistema dei mercatini dei prodotti tipici di Natale’

Riceviamo e pubblichiamo.

Favorire la crescita del sistema dei mercatini dei prodotti tipici di Natale come organizzazione a sostegno sia dei redditi dei produttori agricoli sia dei portafogli dei consumatori di Napoli della Provincia e di tutta la Campania.

Ecco allora che la riscoperta dei mercatini, non più e non solo come luogo di incontro fisico fra domanda e offerta, ma anche come luogo di trasparenza per la libera formazione e scoperta dei prezzi, come punto d’osservazione per il controllo della qualità merceologica ed igienico-sanitaria dei prodotti locali e di quelli provenienti direttamente dalla campagna, come momento di cerniera fra il produttore e il consumatore, come punto fondamentale per definire tracciabilità e rintracciabilità.

Così Rosario Lopa, rappresentante della Consulta Nazionale dell’Agricoltura già Delegato della Provincia per il settore Agricolo/Agroalimentare e componente del Dipartimento Nazionale Turismo Ambiente Agricolture del MNS.

Nell’immediato futuro, appena le condizioni istituzionale c’è lo consentiranno, l’impegno sarà incentrato sulla ricerca di strumenti volti a favorire la crescita del sistema dei mercatini, come organizzazione a sostegno sia dei redditi dei produttori agricoli, sia dei portafogli dei consumatori che soltanto grazie ad una solida rete, potranno essere sempre maggiormente garantiti sulla qualità dei prodotti e sulla trasparenza dei prezzi.

Minestra maritata di cicoria scarole e borraccia, erba amara e pelosa, in brodo di cappone con aggiunta facoltativa di uova sbattute con peperoncino e carne di vitello, spaghetti alle vongole, cappone imbottito e insalata di rinforzo, cavolfiore, sottaceti misti, peperoni detti papaccelle, olive di Gaeta e acciughe salate, accompagnate dalle immancabili friselle, crostini di pane circolari, e dai broccoli con aglio e peperoncino.

Come dolci struffoli, roccocò e frutta secca, sono il menu base della nostra tradizione natalizia.

Acquistare prodotti tipici del territorio nei mercatini non è solo buono e conveniente, ma aiuta anche l’ambiente perché si tratta di cibi che non devono percorrere grandi distanze prima di essere consumati e quindi evitano l’inquinamento determinato dai lunghi trasporti.

Un regalo a ‘chilometri zero’ che consente di evitare l’emissione di gas ad effetto serra che favoriscono i cambiamenti climatici.

Si stima che gli italiani acquisteranno, infatti, per Natale prodotti alimentari tipici del territorio per un valore di più di 3 miliardi di euro quindi preferire i prodotti venduti direttamente dagli imprenditori agricoli in azienda o nei mercati. In molti casi è possibile prepararsi o farsi preparare i tipici cesti natalizi con prodotti inimitabili caratteristici del territorio.

Nella nostra Nazione, si trova un terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie coltivata in modo biologico dell’Unione superando il milione di ettari.

La vendita diretta è un’opportunità per il Paese con un aumento della concorrenza che va a beneficio delle imprese agricole e dei consumatori che possono così risparmiare e garantirsi acquisti sicuri e di qualità, nel sottolineare che è anche una occasione far conoscere e divulgare i veri sapori della tradizione italiana per poterli riconoscere in tutte le altre forme di vendita senza cadere nell’inganno del falso made in Italy, regalando i cesti di Natale di qualità.

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