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Napoli, pignoramento in danno del Comune

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Comune di Napoli


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Precisazioni

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

In relazione alla notizia relativa ad un pignoramento in danno del Comune, per un importo complessivo di circa 124 milioni di Euro, l’Amministrazione comunale riferisce che effettivamente il Consorzio CR 8 è titolare di un credito pari a circa 82.000.000 di euro.
Ciò scaturisce da una sentenza della Corte di appello di Napoli, che ha confermato un lodo arbitrale del 2003, relativo ad una concessione di lavori di ricostruzione post terremoto ex legge 219/81, affidata il 31.7.81, e con successivi atti aggiuntivi, dall’ex Commissario Straordinario di Governo, cui il Comune è subentrato nel lontano 1996.

Il relativo giudizio ha avuto un andamento piuttosto tormentato, tant’è che la Corte di appello, in una prima fase, aveva annullato il lodo, accogliendo le tesi dell’Amministrazione sull’incompetenza degli arbitri. Successivamente la Corte di Cassazione ha, a sua volta, annullato quella sentenza, rinviando a diversa sezione di Corte di appello, la quale ha respinto, questa volta, l’impugnazione del Comune.

Gli addebiti mossi al concedente concernono, nella massima parte, il periodo in cui il Concedente era l’Amministrazione statale, la quale, quindi, a norma della legge 46/99, dovrebbe rivalere il Comune dei relativi oneri. Più volte, infatti, si è richiamata l’attenzione dell’attuale Commissariato straordinario di governo (per la liquidazione ex L.219/81) sulla necessità che l’Amministrazione centrale si facesse carico del debito, per la quota di sua competenza, che rappresenta circa il 90%, eventualmente con un percorso transattivo.

In ogni caso, il Comune ha proposto ricorso in Cassazione ed un’istanza di sospensione dell’esecutività della sentenza alla Corte di appello, la cui udienza di discussione è fissata il 17 agosto 2016.

Tuttavia, il Comune ha chiesto un differimento di tale udienza, d’intesa con la controparte, visto che il Consorzio CR8 ha promosso una rinuncia al pignoramento notificato il 27 luglio, condizionandolo, per l’appunto, a tale differimento.

Nelle more sono in corso contatti con la Presidenza del Consiglio dei Ministri per avviare il percorso transattivo più volte sollecitato e liberare l’Ente da un debito gravoso per il quale ha solo una minima responsabilità.

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