Operazione del personale dell’Unità Operativa Tutela Edilizia e Patrimonio della Polizia Locale
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.
In una clinica privata nel quartiere di Posillipo sono state riscontrate imponenti opere di cementificazione del suolo mediante la realizzazione di terrazzamenti, mura di contenimento e scale in cemento armato, che hanno alterato l’originaria conformazione del terreno.
È stata accertata, inoltre, la gestione illecita di rifiuti edili interrati nell’area di cantiere.
Contestualmente, un immobile adiacente, sviluppato su tre livelli, è risultato oggetto di trasformazioni finalizzate al cambio di destinazione d’uso senza le necessarie autorizzazioni, con il fine di annetterlo alla struttura sanitaria principale.
Per queste violazioni il responsabile è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per distruzione delle bellezze naturali, costruzione abusiva e illecito smaltimento di rifiuti.
L’intera area, compreso l’edificio in corso di trasformazione, è stata sottoposta a sequestro preventivo ai sensi dell’art. 321 del Codice di Procedura Penale.
Nel centro storico, un edificio di rilevante pregio storico e artistico, dichiarato bene culturale con decreto ministeriale, è stato oggetto di interventi edilizi strutturali eseguiti senza le necessarie autorizzazioni.
Le lavorazioni, che includevano getti in cemento armato e inserimento di travi, hanno compromesso in modo irreparabile le fasce dipinte sulle mura laterali.
L’immobile, ricadente in un’area di interesse archeologico, è stato posto sotto sequestro, mentre il responsabile è stato denunciato per danneggiamento del patrimonio archeologico, storico e artistico, nonché per violazioni urbanistiche e relative alla sicurezza delle costruzioni, avendo eseguito opere strutturali senza i titoli rilasciati dal competente Genio Civile.
