Valentino Rossi torna alla vittoria sulla pista definita “l’Università della moto”. Sul podio Marquez e Crutchlow. Deludente Pedrosa, solo quarto. Lorenzo più forte del dolore: quinto a trentasei ore dall’operazione! Notte fonda in Ducati.
La MotoGP festeggia il ritorno alla vittoria del suo pilota simbolo: Valentino Rossi. Dopo la fantastica prova d’apertura, il campione di Tavullia ha faticato per trovare il giusto feeling con la sua Yamaha M1, ma nel weekend più nero per il suo compagno di squadra e campione del mondo Jorge Lorenzo, risorge e spezza un digiuno che durava da ormai quasi tre anni. Ancora a podio il giovane Marquez davanti a Crutchlow, autore della Pole. Opaca la prestazione del leader del mondiale Pedrosa, solo quarto davanti a uno stoico Lorenzo, quinto nonostante una spalla operata meno di due giorni prima.
La partenza: Pedrosa a fionda davanti a Marquez. Valentino è dietro.
Crutchlow parte a rilento ed è passato dal duo HRC, con Pedrosa che prende la testa davanti a Marquez, e Rossi, lesto a passare anche Bradl. Dalla dodicesima casella comincia lo show di Lorenzo che al termine del primo giro è già sesto nonostante la spalla appena fissata dopo la caduta del giovedì. Nei primi giri Valentino sembra reggere il passo delle Honda, mentre Lorenzo passa anche Crutchlow e si porta in quarta posizione.
Rossi all’attacco, Pedrosa e Marquez cedono.
Al quinto giro Rossi rompe gli indugi, passa Marquez con una bella staccata in fondo al rettilineo d’arrivo e al termine del sesto infila anche Pedrosa portandosi in testa alla gara. Il Dottore sembra esser tornato quello dei vecchi tempi e gira con grande costanza, mentre nel frattempo Lorenzo comincia a soffrire e Crutchlow lo passa a dodici giri dal termine.
Il Dottore è tornato, Marquez e Crutchlow mandano Pedrosa giù dal podio.
Gli ultimi giri sono una passerella per Rossi che guadagna terreno sui galletti della Honda in lotta fra loro con Marquez che passa Pedrosa, seguito qualche giro dopo la Crutchlow, nettamente il più veloce in pista. Lorenzo molla il colpo accontentandosi di un quinto posto che ha dell’incredibile alla luce delle sue condizioni fisiche. Valentino Rossi torna così alla vittoria davanti a Marquez e Crutchlow che all’ultimo giro prova il sorpasso sul baby spagnolo, ma arriva lungo e deve accontentarsi del terzo gradino del podio. Pedrosa (quarto) non approfitta delle difficoltà di Lorenzo (quinto), guadagnandogli solo due punti.
Alle spalle dei primi cinque si classificano Bradl e Bautista, davanti alla prima delle CRT, la solita ART di Aleix Espargaro, giunto ottavo davanti addirittura alle Ducati ufficiali di Dovizioso e Hayden.
Nel giorno di Rossi, Lorenzo dimostra ancora una volta di essere un campionissimo. Il pilota Maiorchino dopo la spettacolare caduta di giovedì è tornato in Spagna, si è fatto operare nella notte seguente e in seguito è ritornato ad Assen per la gara. Correndo con quattro viti a tenergli la clavicola fratturata, il campione in carica si è reso protagonista di una gara d’altri tempi, recuperando dalla dodicesima posizione in griglia (assegnatagli di diritto per i tempi fatti nelle prove libere) fino alla quinta piazza finale.
Prossimo appuntamento con la MotoGP fra quindici giorni in Germania sul circuito del Sachsenring, feudo di Daniel Pedrosa, vincitore delle ultime tre sfide sul toboga tedesco.
Da verificare saranno soprattutto le condizioni fisiche del suo rivale Lorenzo; quindici giorni non sono tanti ma i piloti si sa, non sono comuni mortali. Molta attesa ci sarà anche per Valentino Rossi, chiamato a confermare il risultato odierno. Parlare adesso di lotta per il mondiale per lui sarebbe azzardato, soprattutto alla luce dei cinquantuno punti che lo separano dal leader Pedrosa, ma, con ancora undici gare al termine del campionato, c’è ancora tanto tempo per divertirsi e far divertire. Bentornato Dottore!
Nunzio Iervolino
Autore Nunzio Iervolino
Classe '84 da San Giuseppe Vesuviano...innamorato della vita e di tutto ciò che abbia un motore e delle ruote... Le quattro ruote sono sempre state un affare di famiglia e sembra che le mie prime "sgommate" risalgano ai tempi del pancione materno ma di queste non si hanno prova se non la testimonianza della "vittima" (mamma, se non ci fosse bisognerebbe inventarla), mentre la scintilla che ha fatto entrare le due ruote nel mio cuore è stata il vedere una Kawasaki Ninja buttarsi in piega in uno spazio strettissimo sulla Costiera Amalfitana. Da li è stato un continuo inseguimento alle mia passioni, culminato con l'acquisto di un Kart e qualche anno dopo della mia prima moto (dopo aver tirato il collo a quelle di amici). Evidentemente la cosa non deve essere andata giù a qualche automobilista che una sera dello scorso Aprile ha fatto strike mandandomi K.O. senza neanche fermarsi per soccorrermi, Adesso, col cuore infranto e senza motori sfogo la mia rabbia e la mia passione scrivendo qui...abbiate pietà di un povero ex centauro!!!
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