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MilanoCard e FontanaArte riportano luce ad Archivio della Ca’ Granda

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Archivio della Ca’ Granda, Milano


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Riaperto uno dei luoghi storici più suggestivi di Milano

Riceviamo e pubblichiamo.

Aprono al grande pubblico l’Archivio Storico e il Sepolcreto della Ca’ Granda, uno dei più antichi ospedali d’Italia, oggi Policlinico di Milano. L’apertura del 27 gennaio giunge al termine di una serie di iniziative intraprese dalla Presidenza del Policlinico per condividere con il grande pubblico le bellezze storiche e culturali della Ca’ Granda, un vero e proprio tesoro nascosto al centro di Milano.
L’Archivio storico del 1600 – dichiarato Luogo del Cuore dal FAI – custodisce migliaia di documenti storici relativi all’amministrazione ospedaliera, tra cui spiccano l’Atto di Fondazione dell’ospedale firmato da Francesco Sforza nel 1456, centinaia di pergamene e alcune lettere firmate da personaggi illustri fra i quali Napoleone e Leopardi.
Il Sepolcreto invece, si trova al di sotto della Cripta della Chiesa della B.V. Annunciata, adiacente all’Archivio, anch’essa di epoca secentesca.

Un grande patrimonio artistico, storico, architettonico quindi, che, grazie a MilanoCard, sarà reso accessibile alla città tutti i giorni in orario serale, per rispondere a una crescente esigenza delle persone che hanno sempre meno tempo libero durante i giorni lavorativi. Per garantire la migliore esperienza, tutti i visitatori saranno accompagnati lungo il percorso da personale esperto.

Il percorso, che prende il nome di “Percorso dei Segreti”, sarà gestito dal Gruppo MilanoCard in seguito all’assegnazione del bando indetto dall’ospedale stesso.
Partner per la parte di allestimento dedicata all’illuminazione degli spazi sarà FontanaArte, prestigioso brand italiano di design. All’interno dello spazio dell’Archivio verranno collocate lampade da terra “Luminator” e lampade da tavolo “Pinecone”.

La lampada da terra “Luminator”, firmata da Pietro Chiesa, è una lampada dalla personalità così attuale che la sua data di nascita sembra incredibile, è del 1933.
Uno stelo lungo dal diametro stretto, si allarga con continuità verso l’alto, descrivendo un cono rovesciato che cela la fonte luminosa. Luminator è il primo esempio di lampada da terra ad emissione indiretta apparso sul mercato.

Mentre per quanto riguarda la lampada da tavolo “Pinecone”, firmata da Paola Navone, si tratta di una lampada da sospensione e da appoggio caratterizzata da un diffusore in vetro soffiato. Il diffusore viene prodotto mediante l’antica tecnica del vetro soffiato ingabbiato: il maestro vetraio soffia a bocca la bolla vitrea entro una gabbia metallica, che ne contiene la naturale espansione solo in parte. In questo modo il manufatto finale viene in parte trattenuto dalla gabbia e in parte vi sfugge, creando un gioco di tensione che genera un oggetto sospeso nell’atto di fuoriuscire dal proprio vincolo

Dichiara Stefano Core, CEO di FontanaArte:

FontanaArte è da sempre legata alla città di Milano, ai suoi simboli e ad alcuni nomi illustri, come Gio Ponti e Gae Aulenti, che hanno intrecciato la propria storia con quella dell’Azienda. Per questo motivo, siamo onorati di partecipare a questa iniziativa che riporta alla luce luoghi iconici e segreti dell’autentica Milano.

Per ulteriori informazioni su ArSe e su FontanaArte