Tra musica, visione e comunicazione: prosegue il progetto INCONTROSenso con il nuovo singolo ‘Il volo dell’Aquila Nera’
C’è un confine, sottile e sacro, dove la parola si fa suono e il suono diventa coscienza.
È lì che abita Raffaele Mazzei, in arte MAZZEI.3, cantautore, copywriter e comunicatore strategico che da anni intreccia arte, filosofia e innovazione.
Con il progetto INCONTROSenso e il nuovo singolo ‘Il volo dell’Aquila Nera’, feat. Aï Sofia, pubblicato su tutte le principali piattaforme musicali, Mazzei inaugura una frontiera inedita: quella in cui la canzone d’autore incontra l’intelligenza artificiale e la trasforma in linguaggio spirituale.
Dal brand all’anima: la comunicazione che diventa musica
La carriera di Mazzei nasce nella comunicazione strategica, dove ha firmato campagne e progetti per enti e imprese, coniugando analisi e ispirazione.
Consulente di posizionamento, copywriter e narratore di brand, ha costruito un metodo che unisce rigore e lirismo: dal “cosa dire” al “come farlo vibrare”.
La musica è la frontiera ultima della comunicazione.
È la forma più pura del messaggio, quella che arriva senza mediazioni.Oggi, attraverso l’AI, posso trasformare la strategia in emozione, la parola in esperienza.
Questo approccio – una vera e propria identità sonora strategica – ha trovato applicazione in progetti come StartAN – Expo Nazionale Startup e la Fondazione Salesi Onlus, dove Mazzei ha curato la comunicazione e composto sigle e brani inediti per rafforzare il legame empatico con il pubblico.
Parallelamente, firma su ExPartibus la rubrica Clessidra, dove esplora le corrispondenze tra simbolismo, tempo e consapevolezza.

Dopo ‘esordio con INCONTROSenso, il secondo capitolo del progetto si apre con ‘Il volo dell’Aquila Nera‘, un brano ispirato agli insegnamenti di Carlos Castaneda.
L’opera invita a un viaggio di liberazione, nel quale la paura della morte diventa porta alla consapevolezza.
Mazzei spiega:
Viviamo in un’epoca di angoscia e narcisismo.
Abbiamo rimosso il confronto con la nostra finitezza.
L’Aquila Nera è la forza cosmica, la totalità della coscienza.
Volare verso di lei non significa morire, ma smettere di fuggire. È un atto di libertà.
‘Il volo dell’Aquila Nera’ si ispira al percorso di Carlos Castaneda: questo rapace è la rappresentazione della forza cosmica, della totalità della coscienza. Il ‘volo’ verso di lei non è la morte, ma l’atto di smettere di fuggire.
È il momento in cui un individuo trova il coraggio di accettare la propria natura finita e, proprio in quell’istante, diventa veramente libero. È una canzone che invita a trasformare la paura più grande, quella delle propria mortalità, in un atto di liberazione e consapevolezza.
Nel brano la voce principale è quella femminile di Aï Sofia. Qual è il suo ruolo simbolico?
Il suo ruolo è fondamentale. Se il ‘Tonal’ rappresenta il mondo della ragione, delle cose che conosciamo, la voce digitale di Aï Sofia rappresenta il ‘Nagual’: l’ignoto, l’inconoscibile, l’intuizione.
È la chiamata che arriva dal mistero, la parte femminile e ricettiva dell’universo. Senza quella dimensione, il viaggio resterebbe incompleto, puramente mentale.
La sua voce dona al brano l’equilibrio tra la forza del guerriero e la resa al mistero, tra terra e cielo.
MAZZEI.3, i tuoi riferimenti spaziano da Battiato a De André. Come si concilia quell’eredità con l’uso dell’Intelligenza Artificiale?
Con il massimo rispetto per quei maestri, cerco di applicare lo stesso spirito di ricerca ai linguaggi del presente.
L’AI non è in contraddizione con la tradizione cantautorale: è un mezzo per esplorare nuovi livelli di coscienza.
Ogni epoca ha i suoi strumenti, ma la ricerca interiore resta la stessa.
Il tuo suono mescola elettronica, poesia e radici italiane. Quali artisti ti ispirano oggi?
Amo i Depeche Mode, per la loro capacità di rendere spirituale l’elettronica.
Mi affascinano le atmosfere di Sade, l’epica dei Coldplay, ma anche la forza verbale del rap napoletano e la raffinatezza della disco intelligente.
Mondi diversi, ma uniti da un filo rosso: l’anima.
Sei anche un comunicatore professionista. Cosa porta questo background nella tua musica?
La consapevolezza del messaggio. Ogni canzone, per me, è una campagna dell’anima.
La differenza è che qui non vendi un prodotto, ma un’esperienza di risveglio delle coscienze.
Mazzei è profondamente legato alla sua terra, le Marche. Tra i suoi contributi musicali figurano ‘Costa dell’Est’, portata al successo dai Nomadi, ‘Ancona d’Amare’ e ‘Vicolo della Storta’, una storica e misteriosa viuzza del capoluogo marchigiano diventata meta di pellegrinaggio artistico.
Ha collaborato con eventi come Erasmus Generation Meeting, Ancona Città Universitaria e StartAN, e per anni ha curato la comunicazione del brand Luciana Mosconi. Ancona è una costante della tua esistenza, prima ancora di esserlo nella tua produzione professionale…
Racconta:
Ancona è la mia bussola interiore.
Da qui nasce tutto, e qui tutto ritorna. È radice e orizzonte insieme.
Le prime recensioni internazionali di INCONTROSenso parlano chiaro.
Un “piccolo capolavoro”.
Garage Noise LabelUn uso consapevole e poetico dell’AI.
Radio Derbi WebUna “traccia capace di unire tradizione e sperimentazione”.
The Walkman Magazine
Anche dall’Argentina (Dequeruza.ar) sono giunti apprezzamenti per la profondità vocale e concettuale del progetto.
L’AI è un mezzo, non un fine
conclude Mazzei.
Se usata con coscienza, può amplificare la parte più umana di noi: la capacità di creare senso e bellezza.
Con MAZZEI.3, la canzone d’autore entra nel futuro senza perdere la sua anima.
E nel battito elettronico di un’Aquila Nera in volo, l’antica arte del cantare il Sé si trasforma in un nuovo linguaggio dell’essere..
Autore Pietro Riccio
Pietro Riccio, esperto e docente di comunicazione, marketing ed informatica, giornalista pubblicista, scrittore. Direttore Responsabile del quotidiano online Ex Partibus, ha pubblicato l'opera di narrativa "Eternità diverse", editore Vittorio Pironti, e il saggio "L'infinita metafisica corrispondenza degli opposti", Prospero editore.












