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Massoneria: i pericoli dell’Invisibile

pericoli dell'Invisibile

Saggezza iniziatica e trappole occulte

In un’epoca di ricerca spirituale spesso confusa e superficiale, il fascino per l’occulto e le pratiche pseudo esoteriche seduce molti, promettendo esperienze straordinarie e poteri nascosti.

Questo richiamo, se non affrontato con la massima prudenza e consapevolezza, apre la porta a pericoli reali e spesso sottovalutati. Non si tratta solo di illusioni mentali o derive psicologiche, ma di dinamiche concrete legate al contatto incauto con il mondo invisibile.

Il “contratto occulto” rappresenta uno dei pericoli più insidiosi di questo cammino. Ogni azione nel mondo dell’invisibile, ogni invocazione, ogni rituale, crea un legame basato sull’antica legge del do ut des.

Questo contratto, raramente stipulato in modo consapevole, si instaura automaticamente quando si aprono canali di comunicazione con le forze dell’invisibile. Anche la semplice curiosità imprudente può essere interpretata come un’offerta che richiede una contropartita.

Il “colpo di ritorno” è la manifestazione concreta di questo contratto invisibile. L’entità o la forza invocata presenterà inevitabilmente il suo conto, spesso in modi subdoli e inattesi: disturbi psichici, sofferenze emotive, ostacoli materiali improvvisi, disturbi inspiegabili, o ripercussioni che si estendono alle persone care.

La severità di quest’onda di ritorno è direttamente proporzionale alla natura della richiesta iniziale e alla purezza delle motivazioni. Anche pratiche apparentemente innocue, come sedute spiritiche amatoriali o rituali improvvisati, possono innescare dinamiche negative difficili da arrestare.

I pericoli dell’Invisibile si manifestano in molteplici forme. Le entità inconsapevoli o maligne popolano questi regni sottili, pronte a rispondere alle invocazioni con effetti imprevedibili e dannosi.

Il contatto imprudente può condurre a ossessioni, vampirizzazioni energetiche e gravi squilibri psichici. La manipolazione inesperta delle energie sottili può generare disturbi fisici, insonnia, stati ansiosi o depressivi, e un generale senso di malessere che permea l’esistenza.

Un aspetto particolarmente insidioso delle pratiche della magia cerimoniale è come queste spesso mascherino, sotto l’apparenza di una ricerca spirituale, un profondo desiderio di affermazione narcisistica dell’ego.

L’aspirante occultista, convinto di perseguire un’elevazione spirituale, in realtà sta spesso alimentando la propria individualità separata, rafforzando proprio quelle catene che dovrebbe spezzare.

La ricerca di poteri, paranormali o semplicemente carismatici, la volontà di manipolare le forze invisibili, il desiderio di conoscenze segrete: tutto questo può essere una sottile manifestazione dell’ego che cerca di espandersi e dominare, piuttosto che dissolversi o meglio, per dirla con un’espressione cara a Meister Eckhart, “fondersi senza confondersi” nell’Oceano della vera realizzazione spirituale.

L’illusione e l’autosuggestione rappresentano un pericolo più sottile ma non meno grave. L’apprendista stregone rischia di confondere le proprie proiezioni mentali con la realtà, interpretando erroneamente segni e simboli e compromettendo il proprio discernimento.

Questa deriva può portare a un progressivo distacco dalla realtà concreta, con l’individuo che si perde in fantasie pseudo esoteriche, trascurando la famiglia e le relazioni terrene.

La perdita di radicamento nella realtà quotidiana è una conseguenza frequente di questo cammino distorto. Chi si lascia sedurre dall’illusione dei poteri occulti spesso finisce per vivere in un mondo compulsivo e autoreferenziale, alienandosi progressivamente dalle responsabilità concrete e dai rapporti umani autentici.

Questo isolamento, paradossalmente, rafforza ulteriormente l’ego e la sua ricerca di gratificazione attraverso presunte e suggestive scoperte straordinarie.

La Massoneria si erge come baluardo contro questi pericoli, offrendo un cammino di saggezza strutturato e protettivo. Il suo approccio graduale inizia con la fondamentale preparazione nel Gabinetto di Riflessione, prosegue con il lavoro simbolico sulla Pietra Grezza, e si sviluppa attraverso un rigoroso percorso rituale ed etico.

Questa progressione controllata protegge l’iniziato da sovraccarichi energetici e squilibri psichici, mentre il simbolismo opera come uno strumento di trasformazione interiore in uno spazio consacrato e protetto.

Il cammino massonico e la ritualità non sono pratiche occulte nel senso comune del termine, ma strumenti sapienziali di auto-conoscenza e trasformazione interiore. Operano a livello archetipico, senza invocare direttamente entità esterne o manipolare energie in modo imprudente.

Il rituale massonico è un “dramma sacro” che si svolge in uno spazio sacro, riflesso del nostro tempio interiore, sotto la guida di Fratelli esperti, minimizzando i rischi di derive occulte e di inflazione egoica.

La progressiva degenerazione delle pratiche iniziatiche, dovuta all’oscuramento della comprensione metafisica, ha spesso ridotto la via spirituale a un mero scambio utilitaristico con le forze sottili, privandola del suo fine superiore.

In tale contesto storico si manifestarono due grandi restaurazioni della Sapienza eterna: quella operata dal Buddha e quella realizzata dal Cristo. Entrambi, con modalità proprie alla loro funzione ciclica e geografica, ristabiliscono il principio dell’Ordine primordiale, oltre ogni degenerazione sacerdotale o falsificazione magistica.

Il Buddha, con la sua illuminazione, dischiuse la via che trascende ogni condizionamento karmico e ogni illusione del do ut des, rivelando che la liberazione autenticità risiede nella conoscenza diretta della realtà ultima e nel distacco da ogni identificazione fenomenica.

In questa prospettiva la meditazione non è uno strumento per ottenere visioni o vantaggi nel Samsara, ma il mezzo per dissolvere la radice stessa dell’illusione e della sofferenza, restituendo l’essere alla sua originaria condizione di purezza.

Cristo, con il suo messaggio di amore incondizionato e perdono, spezzò definitivamente le catene del contratto occulto. La vecchia alleanza. La croce rappresenta non solo la realizzazione dell’essere umano, ricondotto all’incrocio del piano verticale, il cielo, con quello orizzontale la terra, ma il superamento definitivo della legge del taglione, sostituita dalla grazia divina.

Il suo insegnamento rivela che il Regno dei Cieli non si conquista attraverso formule, pratiche magiche o rituali ossessivi – che siano precetti dogmatici, morali, o persino di tipo alimentare – ma si manifesta attraverso la purificazione del cuore e l’apertura all’amore divino.

Entrambi questi Maestri hanno indicato una via che supera la logica del baratto spirituale. La loro rivoluzione non fu una negazione della tradizione precedente ma un suo profondo rinnovamento, un ritorno alla sua essenza più pura. Non tecniche per acquisire poteri, ma strumenti di liberazione dalla radice stessa della sofferenza e dell’illusione.

La Massoneria, raccogliendo questa eredità spirituale rinnovata, offre un percorso che unisce la prudenza iniziatica alla trasformazione interiore. L’enfasi posta sull’etica, sulla responsabilità e sul servizio all’umanità, radica l’iniziato nella realtà concreta, proteggendolo dalle fughe nell’astrale e dalle illusioni occulte.

Il massone autentico non cerca scorciatoie verso l’invisibile, ma lavora pazientemente alla sgrossatura della propria pietra grezza, consapevole che la vera iniziazione è un processo di progressiva trasformazione interiore.

Questa comprensione ci porta a riconoscere come molte pratiche occulte, pur presentandosi come vie di liberazione, siano in realtà subdole trappole generate dall’io inferiore.

La vera via iniziatica non consiste nell’acquisizione di poteri o nel dominio del piano intermedio, ma in un progressivo processo di spoliazione, dove l’ego viene gradualmente dissolto piuttosto che rinforzato o esaltato.

La saggezza massonica ci mostra che la vera potenza spirituale emerge paradossalmente attraverso la rinuncia al potere personale, all’autocompiacimento, nell’umile servizio all’umanità e nella progressiva apertura a una dimensione che trascende l’individualità solipsistica e separata, guidandoci verso una realizzazione spirituale libera, autentica e trasformativa, in armonia con gli insegnamenti più elevati della Tradizione Primordiale.

Autore Hermes

Sono un iniziato qualsiasi. Orgogliosamente collocato alla base della Piramide. Ogni tanto mi alzo verso il vertice per sgranchirmi le gambe. E mi vengono in mente delle riflessioni, delle meditazioni, dei pensieri che poi fermo sul foglio.