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Marocco: Mohammed VI e il patrimonio ebraico

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In un convegno a Casablanca si è discusso del ruolo del Re e leader religioso del Marocco nella conservazione e promozione del patrimonio culturale e religioso giudeo-marocchino.

Si è svolta il 29 gennaio a Casablanca una conferenza per discutere del ruolo del re Mohammed VI del Marocco nella conservazione e promozione del patrimonio culturale e religioso giudeo-marocchino.

L’evento rientra nell’ambito delle attività promosse in occasione della Giornata internazionale per la memoria delle vittime dell’Olocausto.

I partecipanti hanno salutato il ruolo principale del re, in qualità di Amir Al Mouminine, nella diffusione dei valori della pace, della tolleranza e del dialogo interreligioso.

Si è parlato anche degli sforzi del Sovrano per preservare il patrimonio culturale e religioso della comunità ebraica marocchina e per rafforzarne l’influenza.

I partecipanti hanno elogiato la visione reale e gli sforzi compiuti per l’ammodernamento istituzionale delle strutture per la gestione degli affari quotidiani dei membri della comunità ebraica, sottolineando che la visione illuminata del sovrano ha permesso di rafforzare i legami dei marocchini di fede ebraica stabilitisi all’estero con la madrepatria.

Durante l’evento, organizzato all’interno della Sinagoga Beth El, i partecipanti hanno ricordato le azioni dei defunti Sovrani marocchini, in particolare di Mohammed V e Hassan II, per la difesa e la protezione degli ebrei marocchini contro la barbarie dei nazisti durante la colonizzazione francese.

La commemorazione è stata organizzata dall’Associazione Mimouna, dal Consiglio delle comunità ebraiche del Marocco, CCIM, e dal Centro informazioni delle Nazioni Unite a Rabat.

Il Presidente dell’associazione, El Mehdi Boudra, ha sottolineato gli sforzi del compianto Sua Maestà Mohammed V per la protezione degli ebrei marocchini contro l’oppressione sotto il regime di Vichy.

Mohammed VI perpetua la fiaccola di Suo nonno, Mohammed V e di Suo padre, Hassan II, assicurando la salvaguardia del patrimonio giudaico-marocchino, attraverso molteplici azioni di riabilitazione e riqualificazione luoghi di culto, santuari, quartieri e cimiteri.

Queste iniziative reali suscitano l’ammirazione della comunità internazionale, mirano a promuovere la componente ebraica dell’identità nazionale, fanno del Marocco una terra di convivenza religiosa e di convivenza in armonia e pace.

In un momento in cui il mondo è oggi in preda alle convulsioni, al comunitarismo e al ritiro identitario, il Regno, si sforza di abbracciare l’universalismo, sostenendo l’interreligione, nonché i valori della convivenza e dell’alterità.

Per questo il re ha istituito tre istituzioni volte a consacrare la parte ebraica come componente della ricca cultura marocchina dei suoi molteplici affluenti.

Il Consiglio Nazionale della Comunità Ebraica Marocchina, gestione degli affari della e salvaguardare il patrimonio e l’influenza culturale e religiosa dell’ebraismo e dei suoi autentici valori marocchini con i comitati regionali; la Commissione degli ebrei marocchini all’estero, che consolida i legami degli ebrei marocchini stabiliti all’estero con il loro Paese di origine; e The Moroccan Judaism Foundation, promuovere e custodire il patrimonio immateriale giudeo-marocchino.

L’approccio di Mohammed VI contraddistingue il Marocco. In questi tempi di dubbio e ritiro, offre un po’ più di discernimento quando sale il clamore dell’esclusione e gli amalgami più caricaturali che si moltiplicano alimentando una cultura del rifiuto e della negazione del sapere vivere insieme.

Da parte sua, il Segretario Generale della CCIM, Serge Berdugo ha ricordato gli sforzi colossali del defunto Sovrano Mohammed V e che si oppose alle mire del regime di Vichy quando il Regno era sotto l’occupazione francese e spagnola.

Berdugo ha richiamato alla memoria le sofferenze subite da marocchini, musulmani ed ebrei, durante il periodo della colonizzazione e ha aggiunto che il Palazzo Reale, nonostante tutte le pressioni cui era sottoposto, assicurava la difesa dei diritti dei marocchini, di tutte le fedi insieme e per la tutela della loro proprietà.

Questa conferenza è stata contrassegnata dalla presenza del Ministro dell’Istruzione nazionale, della scuola materna e dello sport, Chakib Benmoussa, del Presidente della Fondazione dei musei nazionali (FNM), Mehdi Qotbi.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.