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Marina Militare: esercitazione ricerca e soccorso sottomarini sinistrati

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Anteo


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L’evento addestrativo  di Taranto coinvolge unità e personale delle marine italiana e greca

Riceviamo e pubblichiamo da MARICOMLOG.

È in corso di svolgimento fino al 9 novembre 2018, nelle acque prospicienti Ginosa Marina nel Golfo di Taranto, l’esercitazione Submarine Escape Rescue Exercise 2018, SMEREX 2018, per la ricerca, soccorso e fuoriuscita da sommergibile sinistrato.
L’obiettivo dell’esercitazione è quello di testare la catena di allarme ed il sistema nazionale di ricerca e soccorso basato sul sistema satellitare impiegato normalmente per la ricerca e la localizzazione di navi in difficoltà denominato COSPAS-SARSAT, verificando il corretto svolgimento di tutte le procedure per trarre in salvo l’equipaggio di un sottomarino posato sul fondo a seguito di un’avaria.

Quest’anno l’esercitazione avrà un carattere internazionale e vedrà la partecipazione del sottomarino greco Matrozos, della classe U214, del personale dell’ISMERLO, International Submarine Escape and Rescue Liaison Office, e, per la Marina Militare, del Sommergibile Romei, classe Todaro tipo U212A.

Il ruolo di soccorritore è affidato alla nave di salvataggio e soccorso sommergibili Anteo della Marina Militare italiana che imbarca, tra gli altri sistemi di ricerca e soccorso, un minisommergibile SRV 300. Alle varie fasi dell’esercitazione partecipa il nucleo di pronto intervento aviolanciato SPAG, Submarine Parachute Assistant Group, del Gruppo Operativo Subacquei, GOS, supportato dallo SMERAT, Submarine Escape and Assistance Group, del Comando Subacquei ed Incursori, COMSUBIN, di La Spezia.

Il soccorso ai sommergibili svolto dal COMSUBIN, vera e propria eccellenza in campo subacqueo del nostro Paese riconosciuta anche all’estero, è una peculiarità unica nel contesto delle Marine del Mediterraneo e rientra nell’ambito delle molteplici capacità che la Marina Militare pone al servizio della collettività nell’ambiente marino.

In virtù di questo, alla SMEREX 2018 saranno presenti in qualità di osservatori anche i rappresentanti delle marine del Brasile, Cile, Ecuador, Emirati Arabi Uniti, Francia, Israele, Olanda, Pakistan, Russia, Turchia e Spagna.

Il 7 novembre si svolgerà presso la Scuola Sommergibili di Taranto il media day dell’esercitazione e ai giornalisti accreditati sarà data la possibilità di assistere da bordo di nave Anteo ad uno degli eventi addestrativi che vedrà coinvolto il sottomarino Romei.

Approfondimenti:
Nave Anteo, consegnata alla Marina Militare il 31 luglio 1980, è la terza Unità che porta il nome di un’invincibile gigante della mitologia greca, figlio di Nettuno e della Terra. L’unità è dotata di sofisticati equipaggiamenti e specifiche apparecchiature che consentono di svolgere lavorazioni subacquee di ogni genere, anche a notevoli profondità, nonché il soccorso e salvataggio a favore degli equipaggi dei sommergibili in avaria.

Tale Unità allarga notevolmente lo spettro di impiego dei Palombari della Marina permettendo loro di raggiungere, grazie all’utilizzo delle tecniche di immersione in intervento ed in saturazione, profondità operative superiori ai 250 metri, o di operare con apparecchiature e mezzi tecnologicamente avanzatissimi, quali il minisommergibile SRV-300, Submarine Rescue Vehicle, e lo scafandro rigido articolato ADS, Atmospheric Diving System, una sofisticata armatura antropomorfa che permette all’operatore al suo interno di muoversi sott’acqua e lavorare fino a 300 mt di profondità.

Smg. Romeo Romei, è una unità di medie dimensioni, realizzata per missioni ad ampio spettro e ca-ratterizzata dall’impiego di tecnologie innovative che permettono prestazioni molto avanzate, di parti-colare rilievo nei settori dell’autonomia occulta e delle segnature. Realizzato in acciaio amagnetico ad elevata resistenza, il Romei è equipaggiato con un sistema di propulsione indipendente dall’aria, AIP, basato su celle a combustibile, Fuel Cell System, alimentate da idrogeno ed ossigeno, che affianca l’apparato di propulsione diesel-elettrico convenzionale, diesel generatore + batterie di propulsione.

Le potenzialità del Romei aderiscono perfettamente ai requisiti per le attività d’impiego nella Forza armata, tra le quali missioni di controllo delle linee di traffico marittimo, monitoraggio delle attività illecite, sorveglianza delle aree di alto interesse nazionale. In aggiunta, per l’assolvimento dei suddetti compiti operativi, l’unità vede incrementate la propria autonomia, che lo rendono in grado di intraprendere capacità expedictionary in vari teatri operativi.

Gruppo Operativo Subacquei. Tutte le attività condotte negli ultimi anni dalla Marina Militare con-fermano il valore inestimabile della componente subacquea di Comsubin, vero ed indiscusso centro di eccellenza per lo studio, la ricerca, la formazione e lo sviluppo delle capacità operative nel settore dell’immersione subacquea a quote più o meno profonde.

Con la tecnica delle immersioni in saturazione la Marina Militare può raggiungere la profondità di 250 metri, con escursioni fino a 300 metri, ma soprattutto può effettuare lavorazioni che richiedano tempi prolungati di esecuzione. È inoltre in grado di soccorrere gli equipaggi dei sommergibili in difficoltà mediante le apparecchiature subacquee di Nave Anteo ed un nucleo operativo chiamato S.P.A.G., Submarine Parachute Assistance Group, che ha la capacità di proiettare nell’area del sinistro marittimo attraverso velivoli ad ala fissa o rotante, 10 operatori ed i materiali necessari sia ad allestire un campo base galleggiante per il primo soccorso, sia a stabilire le comunicazioni col sommergibile.

Foto Marina Militare

Romeo Romei

 

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