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Manifattura del Casentino, insediato tavolo di crisi in Regione Toscana

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Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze


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La Regione ha chiesto di sospendere la procedura di licenziamento collettivo

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

La Regione prende in carico la vicenda della Manifattura del Casentino, al centro dell’attenzione generale sia per le sorti dei lavoratori attualmente coinvolti nella procedura di licenziamento collettivo, 18, sia per garantire la continuità produttiva del panno del Casentino, vera eccellenza mondiale nell’ambito del comparto tessuto e abbigliamento.
Al tavolo di questa mattina, 25 agosto, convocato dal Consigliere del Presidente per lavoro e crisi aziendali assistito da ARTI e unità di crisi lavoro, sono intervenuti i rappresentanti aziendali di Manifattura del Casentino, il curatore fallimentare di Manifattura casentinese e i liquidatori del Lanificio di Soci, attualmente in liquidazione coatta amministrativa.

Erano presenti CGIL aretina e i rappresentanti sindacali di categoria. Per le istituzioni locali è intervenuto il Vicesindaco di Bibbiena.

Per il Consigliere del Presidente è da registrare la disponibilità di tutti gli intervenuti a lavorare per una soluzione di continuità produttiva, alla luce del fatto che l’indotto coinvolge circa 100 famiglie del territorio e che la fabbrica è una ‘fabbrica – comunità’, perché tutto il territorio è coinvolto nella filiera del prodotto.

La Regione ha chiesto di sospendere la procedura di licenziamento collettivo. Questa mattina è stato condiviso il percorso per individuare una soluzione alla crisi: a breve le prime tappe.