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Lombardia, Consiglio regionale: mozioni seduta pomeridiana 6 novembre

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Palazzo Pirelli


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Le mozioni discusse

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Seduta pomeridiana di Consiglio regionale dedicata alla discussione di alcune mozioni.
Consenso informato per attività formativa su temi sensibili.
Approvata con 31 voti a favore e 10 contrari – il M5Stelle non ha partecipato al voto, la posizione contraria del PD è stata annunciata da Paola Bocci – la mozione illustrata da Claudia Carzeri, Forza Italia, che impegna la Giunta regionale a farsi portavoce nei confronti del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca affinché garantisca nelle istituzioni scolastiche lombarde

il pieno rispetto delle disposizioni vigenti in merito alla richiesta del consenso informato preventivo da parte dei genitori nel caso di alunni minorenni, e degli studenti stessi qualora maggiorenni, con facoltà di astensione da quelle attività di ampliamento dell’offerta formativa inerenti temi sensibili e delicati come l’educazione affettiva e sessuale.

Il documento approvato sottolinea infine la necessità di offrire alternative per gli studenti per i quali i genitori chiedono l’esonero e richiama i dirigenti scolastici ad attenersi alle linee guida stabilite dal Ministero. Il documento, firmato da diversi esponenti di Forza Italia, è stato condiviso anche dal capogruppo di Noi con l’Italia Luca Del Gobbo: parere favorevole è stato espresso nel suo intervento in Aula dall’Assessore regionale alla Famiglia e Pari opportunità Silvia Piani.

Carenza di personale medico nelle strutture ospedaliere pubbliche
Sbloccare le assunzioni dei medici ospedalieri e degli infermieri nelle Regioni con saldi di bilancio in equilibrio. Il Consiglio regionale impegna la Giunta a intervenire nei confronti del Governo su questo e altri aspetti relativi al problema della carenza di organici negli ospedali e in particolar modo nei reparti di emergenza-urgenza.

Lo prevede la mozione, primo firmatario Luca Del Gobbo, Noi con l’Italia, approvata all’unanimità; il documento fa riferimento anche all’Accordo preliminare del 2017 tra il Presidente della Regione e il Sottosegretario agli Affari regionali per sottolineare la possibilità

di attribuire alla Regione una maggiore autonomia in materia di determinazione del numero dei corsi di formazione per i Medici di medicina Generale e di accesso alle scuole di specializzazione nonché di inserimento dei medici specializzandi all’interno delle strutture del Servizio Sanitario.

La mozione prende spunto dalla necessità di mantenere e incrementare gli standard qualitativi del sistema sanitario lombardo, rimediando alla carenza di medici nei pronto soccorso e al continuo calo di personale infermieristico.

È scritto nel testo:

Lo sblocco delle assunzioni di medici e infermieri consente di ridurre sensibilmente le liste di attesa negli ospedali

e ciò deve essere fatto a partire dalle Regioni virtuose

nel rispetto dei vincoli della spesa pubblica.

Di pari passo si dovrà chiedere, prosegue la mozione,

nell’ambito del negoziato con il Governo, la più ampia devoluzione in materia di corsi universitari con particolare riferimento alla determinazione del numero di posti dei corsi di formazione per i Medici di Medicina Generale e di accesso alle scuole di specializzazione.

Infrastrutture strategiche
Il Governo deve prendere

una chiara posizione a favore dello sviluppo e del completamento delle infrastrutture strategiche, a partire dalla linea TAV Torino – Lione, che tanto impatta sugli interessi economici e strategici della Regione Lombardia.

Lo chiede la mozione presentata da esponenti del Partito Democratico e del gruppo Lombardi Civici Europeisti, prima firmataria Elisabetta Strada, che impegna la Giunta regionale a intervenire in questo senso “in tutte le forme e sedi possibili”.

Accolto anche un emendamento del Presidente della Commissione Territorio Angelo Palumbo, Forza Italia, che ha integrato il testo con la necessità di riconoscere come opera prioritaria anche la Pedemontana, impegnando la Giunta regionale ad attivarsi perché il Governo nazionale si faccia carico del reperimento elle risorse necessarie alla sua realizzazione e completamento. Il documento è stato approvato con 53 voti a favore e 11 contrari: durante la discussione, voto contrario è stato annunciato dal M5Stelle.

Salvaguardia e tutela dei roccoli
Il roccolo lombardo è un bene ambientale paesaggistico di indiscussa rilevanza e caratterizza il paesaggio regionale, dunque ha tutte le caratteristiche culturali e antropologiche da salvaguardare; proteggerlo vuol dire anche tutelare e valorizzare la figura del “roccolatore” che con la sua azione agisce positivamente dal punto di vista ambientale paesaggistico. La richiesta di tutela di quelli che sono antichi impianti per la cattura dell’avifauna migratoria, arriva dal Consiglio regionale che ha approvato una mozione presentata dal Fratelli d’Italia, Barbara Mazzali, emendata da Floriano Massardi della Lega, che impegna Giunta e assessorato competente a proteggere i roccoli lombardi.

Per raggiungere l’obiettivo il documento sollecita un’azione che incentivi e sostenga la loro manutenzione; a tal fine viene proposto di creare nel bilancio regionale uno stanziamento stabile di 200mila euro e al varo di un’azione legislativa governativa che sostenga l’attività dei “roccolatori” come condizione necessaria per la salvaguardia di quello che viene definito dal documento “straordinario patrimonio ambientale e culturale”.

Giochi olimpici 2026
Approvata all’unanimità con 64 voti a favore la mozione del Partito Democratico, primo firmatario il capogruppo Fabio Pizzul, che invita la Regione a “sollecitare il Governo affinché stanzi adeguate risorse per sostenere la candidatura di Milano e Cortina” alle Olimpiadi invernali del 2026, “rafforzando così la credibilità della candidatura stessa presso il CIO”. Il documento invita la Giunta regionale anche a sollecitare il Governo affinché nel dossier di candidatura vengano inserite anche opere infrastrutturali necessarie per la Lombardia e il Nord Italia.

Disagi legati al maltempo in Lombardia
Unanime via libera alla mozione urgente illustrata da Viviana Beccalossi, Gruppo Misto, che ha chiesto alla Giunta regionale alcuni impegni precisi e urgenti per i disagi causati dal maltempo a fine ottobre in Lombardia. Il documento chiede alla Giunta di adoperarsi per prevedere misure di agevolazione in via straordinaria e di concerto con le amministrazioni comunali interessate al fine di limitare i disagi economici alle aziende dei territori colpiti, di prevedere misure per il contenimento dei costi aggiuntivi per gli studenti e di rafforzare l’interlocuzione con il Governo per sollecitare la disponibilità dei fondi necessari ad avviare le opere di messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico. Nel solo territorio provinciale di Brescia, ha evidenziato la Beccalossi, sono giunte segnalazioni da 45 Comuni per un ammontare complessivo di danni quantificabile in quasi 18 milioni di euro. Nella seduta di Giunta regionale tenutasi ieri, Regione Lombardia ha chiesto al Governo il riconoscimento dello stato di emergenza.

Accoglienza e asilo politico ad Asia Bibi
La Lombardia è pronta ad accogliere e dare ospitalità ad Asia Bibi e ai suoi familiari.
Lo afferma la mozione urgente approvata all’unanimità e sottoscritta da esponenti dei vari gruppi consiliari nella quale il parlamento lombardo ribadisce con forza il proprio no alla pena di morte ed esprime piena solidarietà ad Asia Bibi, la giovane donna cattolica pakistana recentemente assolta dall’accusa di aver offeso l’Islam, chiedendo al Governo del Pakistan che si faccia garante della sua incolumità.

Il documento, promosso dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e condiviso dai Presidenti dei Gruppi consiliari, chiede che i Governi nazionali e l’Unione Europea prendano una posizione chiara e forte a sostegno dell’immediata scarcerazione di Asia Bibi, concedendole asilo politico, e condannando al tempo stesso le azioni violente di repressione del dissenso politico e religioso ancora in vigore in molti Paesi stranieri.

Rimozione amianto nelle scuole lombarde
È stata, invece, ritirata la mozione presentata dal M5Stelle e illustrata dalla Presidente della Commissione Antimafia Monica Forte che impegnava il Presidente e la Giunta regionale a risolvere in via definitiva il problema della presenza dell”amianto nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado della Lombardia, prevedendo tra l’altro anche l’istituzione di una apposita cabina di regia a livello regionale con il coinvolgimento diretto degli istituti scolastici interessati, dell’ARPA e delle ATS.

Il ritiro della mozione è stato sollecitato dall’Assessore Melania Rizzoli, che ha evidenziato come le Regioni stiano tuttora lavorando con il MIUR per la revisione delle modalità di rilevazione dei dati relativi agli edifici scolastici e come la realizzazione dell’anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica sia in carico al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. L’Assessore Rizzoli si è quindi impegnata a riferire entro due mesi sullo stato della situazione contando di poter avere dati più aggiornati e precisi.

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