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Lombadia, violenza donne: convegno sui segnali delle relazioni abusanti

Convegno relazioni abusanti


‘Non chiamatelo amore. Come riconoscere i segnali di una relazione abusante’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si è svolto oggi, 23 novembre, a Palazzo Pirelli il convegno ‘Non chiamatelo amore. Come riconoscere i segnali di una relazione abusante’ promosso dal Garante regionale per la tutela delle vittime di reato Elisabetta Aldrovandi.

Ha dichiarato Elisabetta Aldrovandi nel suo intervento:

Ci sono dei segnali molto importanti per capire quando siamo di fronte a un caso di maltrattamenti, di violenza domestica, di stalking per non parlare della violenza fisica, psicologica, emotiva.

Segnali che devono far comprendere che ci si trova davanti a persone prevaricatrici che potrebbero avere anche condotte particolarmente violente. La prevenzione è fondamentale.

Se è vero che nel momento in cui si entra nel tunnel dei maltrattamenti e della violenza domestica uscirne è possibile grazie a strumenti come il codice rosso, è altrettanto vero che rimane molto complicato perché siamo ancora inseriti in un sistema in cui la vittima di violenza in ambito domestico è costretta a proteggersi dal suo carnefice che, troppo spesso, viene rilasciato a piede libero.

Ha commentato la Vice Presidente del Consiglio regionale Francesca Brianza:

Solitamente la cronaca parla del gesto estremo, quando ormai si arriva al femminicidio, ma in realtà la violenza sulle donne può essere attuata in tanti modi e può essere fisica, psicologica, economica.

Nei casi di maltrattamenti in famiglia, oltre alla tutela della donna vanno protetti anche i minori che spesso sono vittime per violenza subita o assistita.

In Lombardia esiste un sistema molto ampio e ramificato di cui fanno parte i centri antiviolenza, le case rifugio, le case di accoglienza, le Forze dell’Ordine e gli avvocati, una rete che copre tutto il territorio lombardo per condurre la donna in un percorso sicuro che la porti, prima di tutto, ad uscire dalla situazione di violenza, e poi a reinserirsi nel tessuto sociale ed economico per trovare la propria indipendenza dal punto di vista abitativo e lavorativo.

Al convegno sono intervenuti l’Assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Romano La Russa, il Dirigente Divisione Anticrimine della Questura di Milano Giovanni Cuciti e Beatrice Palanti, laureata in Scienze della Mediazione Linguistica per la Sicurezza e la Difesa Sociale con la tesi ‘Le donne nel XXI secolo’.

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