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‘L’Infame’ al Teatro Deconfiscato

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L'Infame - Luigi Credendino


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In scena l’8 settembre ad Afragola

Riceviamo e pubblichiamo.

Giovedì 8 settembre, ore 20:45, presso l’ex-Tenuta Magliulo, via Capri/Ponza – Afragola Napoli, bene confiscato alla camorra, andrà in scena ‘L’Infame, scritto e diretto da Giovanni Meola con Luigi Credendino, il primo dei tre spettacoli della rassegna ‘Teatro Deconfiscato’, il teatro nei beni confiscati alle mafie, rassegna di teatro civile ideata dal drammaturgo e regista Giovanni Meola, che ne firma anche la direzione artistica.

Un camorrista minore, un criminale di piccolo calibro, passa da un clan all’altro e poi si pente, convinto di poter continuare a ‘fumare’. Ma, purtroppo per lui, nessun magistrato può concedergli questo, diventando il suo pusher. Mazza ‘e scopa, pentito sui generis, svela un mondo in cui tutti hanno un contranomme più o meno eccentrico, minaccioso o ridicolo, rivelandosi a sua volta un illuso incapace di affrontare la dura realtà delle sue scelte di vita.
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Quello che noi giudici e magistrati chiamiamo ‘dichiaranti’, meglio conosciuti come pentiti, raccontano i fatti dando le spalle ai loro ascoltatori.
Il testo di Meola restituisce, con assoluta pienezza, un volto a quelle ombre.
La cifra espressiva, unita alla mai banale rappresentazione del percorso emotivo della scelta di rottura dell’omertà, ha momenti di rara efficacia e coinvolgimento.
L’attenzione alla genesi dei ‘contronomi’ è il canovaccio che consente di dar vita ai profili umani e criminali dei compagni di viaggio del cosiddetto ‘infame’ mentre, sullo sfondo, si agitano le tragiche dinamiche di guerra criminale di cui, da anni, continuiamo ad occuparci.

Questo, le parole di un importante magistrato, il dottor Magi, estensore della sentenza Spartacus sul clan dei casalesi, il quale anni fa, visto lo spettacolo, volle commentarlo dopo aver scoperto che il lavoro era frutto di fantasia e non di reali confidenze raccolte dall’autore.

La rassegna, ad ingresso gratuito su prenotazione obbligatoria, presenta tre spettacoli di interesse nazionale i cui temi e storie vengono abbinati ad un luogo il cui riutilizzo a fini sociali e culturali deve essere uno degli scopi principali delle amministrazioni pubbliche: l’elevato tasso simbolico di immobili teatro di violenza, sopraffazione e morte può concorrere all’accrescimento di conoscenza, consapevolezza e memoria collettiva, dotando la comunità di un sentimento di riappropriazione del proprio territorio e della propria storia.

I tre monologhi di questa I edizione vantano diversi anni di vita scenica, numerosi premi nazionali e collaborazioni di elevato e riconosciuto spessore, e raccontano storie legate alle tre maggiori mafie del paese: una storia di camorra, una di ‘ndragheta, una di mafia. L’originalità del format risiede on questo e nel mettere assieme, per la prima volta in Italia, spettacoli provenienti da autori e drammaturghi attenti al racconto dei propri territori e delle loro enormi problematiche che si sintetizzano, fin troppo spesso, purtroppo, nel racconto di storie legate a mafie e sopraffazioni varie.
Parlare del male e rappresentarlo non è certo esaltarlo quanto esortare il pubblico a riconoscerlo nelle sue sfumature e a interrogarsi su cosa e come fare per contrastarlo sempre di più e meglio.

Risale al 1999 la messa in scena del primo spettacolo post-eduardiano con protagonista un personaggio borderline: ‘Lo Sgarro’, scritto e diretto da Meola, spettacolo che superò le 100 repliche in tre stagioni di allestimento, e tra queste l’ospitata nell’edizione del 2000 di Benevento Città Spettacolo a quel tempo diretta da Maurizio Costanzo con la collaborazione di Ruggero Cappuccio.

Da allora l’autore e regista non si è più fermato, come dimostrano diversi altri spettacoli e vari progetti, come il contenitore ‘Teatro & Legalità’, che ha avuto vita decennale, anticipando di fatto una tendenza che poi esploderà, diventando forse una moda, in seguito all’uscita, nel 2006, del popolarissimo libro ‘Gomorra’.

L’attività di Meola e di Virus Teatrali, nel corso dell’ultimo quindicennio circa, ha rappresentato un’opera pionieristica in grado di generare una serie di progetti di cui Teatro Deconfiscato è solo l’ultimo in ordine di tempo.

Lo stesso ‘L’Infame’, che viene presentato in apertura di programma per una precisa scelta programmatica, è spettacolo che ha debuttato nel lontano 2002-2003.

‘L’Infame’ 8 settembre, ore 20:45
ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria alla mail: teatrodeconfiscato@gmail.com
Info – prenotazioni: 320 21 66 484

Organizzazione: Napoleone Zavatto. Assistente di produzione: Annalisa Miele. Storytelling: Raffaele Cars, Ester Formato e Letizia Laezza. Foto di scena: Nina Borrelli. Progetto grafico: Irene Petagna. Ufficio Stampa: Gabriella Galbiati.

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