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Libia: Ruvinetti, Sarraj nominerà un premier che dialoga con l’Est

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Daniele Ruvinetti


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L’analisi pubblicata dal giornale egiziano “Al-Shorouk”

L’analista politico italiano e consigliere strategico, Daniele Ruvinetti, rivela che il capo del governo di accordo nazionale libico, Fayez al-Sarraj, intende nominare un primo Ministro in Libia che possa dialogare con le autorità della Cirenaica.

Ruvinetti, in un’intervista al giornale egiziano “Al-Shorouk“, ha affermato che Al-Sarraj è arrivato a tale conclusione in quanto il dialogo politico libico è ora in un vicolo cieco e sta anche esaminando questa opzione per fare progressi nel dialogo economico e di sicurezza, indicando che si tratta di un’opzione supportata dall’Europa e da alcuni Paesi della regione e che la vedremo applicare in un periodo di transizione prima delle elezioni del prossimo dicembre.

Il noto esperto italiano di questioni libiche ha spiegato che il dialogo politico nello stato nordafricano non procede senza intoppi e sta affrontando difficoltà, indicando che ci sono Paesi interessati alla crisi libica che ora stanno cercando di far avanzare il dialogo inter-libico perché è stata fissata la data delle elezioni e perché c’è un’apertura tra Est e Ovest in termini di accordi economici.

Ruvinetti ritiene che l’Italia sia tornata alla ribalta nel dossier libico, in quanto Al-Sarraj e il suo vice, Ahmed Maiteeq, hanno recentemente visitato Roma, aggiungendo che l’Italia gioca un ruolo importante perché è l’unico Paese in Europa che può dialogare con tutti, sia russi che statunitensi.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.