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L’Europa in Toscana, Giani: ‘Tanti servizi si reggono sui fondi UE’

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Risorse aumentate. Dieci progetti bandiera per spiegare come la Regione userà nei prossimi sette anni quelle a disposizione di FSE+ e FESR

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Dieci ‘progetti bandiera’, come li chiama il Presidente della Toscana Eugenio Giani: dieci obiettivi e perimetri di intervento per spiegare come l’Europa non sia solo un insieme di valori ma dia anche sostanza, con i suoi fondi, ai servizi con cui abbiamo a che fare tutti i giorni.

Spiega Giani a margine, ai giornalisti:

I fondi europei a disposizione della Toscana sono cresciuti: siamo stati bravi.

E questi dieci capitoli nei prossimi sette anni cambieranno anche il sentimento sulla qualità della vita che può offrire la Toscana, già una delle regioni più attrattive nel mondo, e uno stimolo dunque per abitarci, per la qualità vita e la coesione delle nostre comunità.

Introdotto da Luca Telese, davanti ad una platea di mille e cinquecento persone, il presidente Giani elenca i dieci progetti bandiera, per titoli, all’inizio di un’illustrazione lunga più di quaranta minuti, puntuale e densa di contenuti ed indirizzi politici, che apre l’evento toscano a Villa Vittoria a Firenze sull’avvio dei programmi FSE+ e FESR 2021-2027.

Dieci progetti e tre missioni, citando ancora Giani:

per valorizzare il talento, che deve diventare intrapresa, per sostenere il bisogno, perché non vogliamo lasciare indietro nessuno, e per sviluppare la coesione di comunità, perché si fa tutto in squadra.

Del resto solo se i programmi sono radicati sul territorio e non calati dell’alto possono funzionare davvero. In Toscana il bilancio degli ultimi anni è positivo: è il racconto di un modello e di una ricetta che ha funzionato, come sottolinea il conduttore Telese.

Ed anche la Commissione europea fa i complimenti alla Toscana, attraverso la direttrice generale aggiunta per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione Andriana Sukova Tosheva, oggi a Firenze.

Presenti anhe Willibrordus Sluijters della Direzione politica regionale e urbana della Commissione UE e, per il Ministero Economia e Finanze, Alessandro Mazzamati.

Dice Giani:

L’Europa è dentro di noi e la viviamo tutti i giorni.

Il 40%dei servizi, e il 20% degli investimenti, arriva da fondi europei.

Un tempo erano contributi a fondo perduto: oggi per responsabilizzarci ci viene chiesto di compartecipare, il 18 per cento delle risorse in campo gravano sul nostro bilancio. Ma è giusto così.

Ed eccoli i dieci progetti bandiera, sei per il FSE+ e quattro per il FESR, che riassumono i 2,3 miliardi che saranno investiti in sette anni in Toscana.

C’è l’educazione fin da piccoli: in testa gli asili nidi gratis per tutte le famiglie con un ISEE inferiore a 35 mila euro: 176 milioni a disposizione dei cittadini, altri 76 per i Comuni.

C’è la cultura, il diritto allo studio e la formazione professionale.

Dobbiamo incentivare anche la formazione a distanza

sottolinea il Presidente, che parla di ‘educazione verticale’ per tutta la vita e poi lancia il bonus cultura: 20 milioni per 100 euro l’anno a ragazzi entro 25 anni e con particolari requisiti ISEE. Ricorda il progetto toscano Giovanisì per l’autonomia delle nuove generazioni.

C’è il lavoro, naturalmente: misura rivolte anche all’occupazione dei disoccupati, delle imprese in crisi e per rigenerare forza lavoro, incentivi alle assunzioni.

Annota il Presidente:

L’anno scorso 1384 giovani hanno iniziato a lavorare grazie ad ARTI l’agenzia regionale, e i 53 centri per l’impiego sparsi per il territorio.

Tra giovani e non giovani se ne potranno creare 100 mila nei prossimi sette anni: 17 mila li abbiamo documenti nel solo 2022. Ci saranno bandi rivolti anche all’occupazione nei teatri, nei musei e per le associazioni culturali.

C’è ancora la donna e la parità di genere.

Chiosa Giani:

Abbiamo deciso di dare al progetto il nome di una donna etrusca, ATI, perché in quella società antica la donna aveva un ruolo più forte di quanto accadesse a Roma o in Grecia.

E poi annuncia:

Per le donne che hanno subito violenze o mobbing, in casa o lavoro, istituiremo il reddito di libertà. Ma amplieremo anche la rete dei consultori ed altri servizi che si rivolgono all’universo femminile.

Una menzione speciale il Presidente la fa per il progetto ‘Toscana delle donne’, protagonista di un focus al pomeriggio con la presentazione di un sito dedicato.

Nei progetti bandiera non potevano mancare la disabilità e il sostegno ai soggetti fragili e i soggetti fragili: 78 milioni solo per progetti su ‘Vita indipendente’ e 74 milioni per le competenze digitali e le famiglie svantaggiate, 14 milioni per dare vita ad un soggetto nuovo, le comunità della terza età.

Il FESR si sintetizza in quattro punti: le imprese, l’energia, la mobilità sostenibile e l’ambiente e la Toscana diffusa. La Toscana viaggia a due o tre velocità?

Il Presidente replica:

Il 50% delle risorse riservate ai bandi saranno destinati alle cinque province costiere ed altri fondi saranno dedicati alle aree interne, con un’attenzione particolare alle piccole e medie imprese: vogliamo andare avanti tutti uniti.

Ci saranno risorse per l’efficientamento energetico, degli edifici pubblici e delle aziende, ma la Regione installerà anche colonnine Pegaso per la ricarica delle auto elettrico ed aiuterà le comunità energetiche.

Ci saranno risorse per mobilità sostenibile – tra queste 111 milioni per prolungare la tranvia fiorentina fino a Sesto Fiorentino, ma anche 11 milioni per le ciclabili, 5 milioni per il rinnovo di bus e treni, sostegni anche all’economia circolare, per le aree verdi e la biodiversità – fondi anche per la rigenerazione urbana, 140 milioni, e la Toscana diffusa.

Un’anticipazione.

Annuncia Giani:

Un contributo a fondo perduto alle giovani coppie che compreranno casa nelle aree interne.

Ma i risultati si raggiungono solo con un grande lavoro di squadra: una rete di soggetti che spero possa crescere ulteriormente nei prossimi anni.

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