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Le opere gonfiabili di Franco Mazzucchelli al Gaggenau

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'I love multiple' Franco Mazzucchelli ph Francesca Piovesan


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Le opere gonfiabili di Franco Mazzucchelli in mostra a Roma dal 1° settembre al 23 dicembre

Riceviamo e pubblichiamo.

Riapre oggi, 1° settembre, a Roma la mostra ‘I love multiple’ dedicata da Gaggenau e Cramum al Maestro dei gonfiabili Franco Mazzucchelli.

La mostra, ospitata dal Gaggenau DesignElementi di Roma, Lungotevere de’ Cenci 4, è curata da Sabino Maria Frassà che ha selezionato 9 opere inedite per raccontare 50 anni di riflessioni dell’artista sulla riproducibilità e sulla ripetizione nell’arte contemporanea.

La mostra presenta così un aspetto della ricerca artistica di Franco Mazzucchelli finora poco esplorato e ci porta a riflettere ancora una volta su uno dei grandi quesiti che sottende l’arte contemporanea: in un mondo in cui ogni cosa è replicabile, qual è il ruolo dell’arte? Qual è la differenza tra arte e design?

Il curatore Sabino Maria Frassà spiega:

Alla fine degli anni ’60 nasce in Franco Mazzucchelli un conflitto interiore tra il piacere di “creare” arte, l’affezione ad alcune forme che ama ripetere e la critica all’oggettualizzazione ed estrema mercificazione dell’opera d’arte.

Il concetto di multiplo, inteso sia come ripetizione sia come manufatto riprodotto, si può quindi dire diventi centrale nella ricerca artistica di Franco Mazzucchelli nel bene e nel male, accettato, rifiutato e molto spesso combattuto. Franco Mazzucchelli ci ragiona a partire dal 1968, anno in cui rinuncia allo sfruttamento economico di due brevetti da lui registrati e che diventano così loro stessi opere d’arte.

Nel 1969 nasce l’opera ‘Gioco Multiplo’ come opera in 100 esemplari da abbandonare nelle scuole, replicando la celebre Azione artistica del 1967 in cui l’artista aveva abbandonato delle sue opere gonfiabili in una scuola materna Montessori a Milano.

Per vicissitudini varie le opere non vennero mai né impiegate nelle scuole né esposte, fino ad oggi, ma “Gioco Multiplo” fu un’opera determinante per le opere future di Franco Mazzucchelli, che non smise di sperimentare il concetto di multiplo con alterne ispirazioni e fortune nei decenni seguenti.

Nel 2011 prendono forma così i “falsi multipli”, 99 opere che non sono multipli realizzati con uno stampo e che nascono per prendere in giro e criticare la deriva commerciale del mondo dell’arte.

La mostra si conclude con due opere del 2020, ‘BD Convesso Oro’ e ‘BD Convesso Viola’ dal ciclo della ‘Bieca Decorazione’ in cui l’artista ripete le stesse forme studiando come il colore ne cambi l’esito finale.

Trasversale a tutte le opere è la ludicità. Franco Mazzucchelli non cade mai infatti nel passatismo e nemmeno nel moralismo, preferendo far riflettere lo spettatore con leggerezza e ironia sulle grandi contraddizioni dei nostri tempi, che finiscono per manifestarsi anche nell’arte contemporanea: essere o apparire?

Dopo aver dedicato nel 2018 la mostra Biface nello spazio di Milano a Franco Mazzucchelli, il nuovo spazio Gaggenau nel cuore storico di Roma è sembrato il luogo “ideale” per promuovere questo nuovo percorso artistico che riflette su temi centrali tanto per l’arte quanto per il design.

Il curatore ha quindi voluto enfatizzare il senso della mostra – i multipli e la riproducibilità anche dell’immagine – giocando sui riflessi delle opere negli elettrodomestici che animano lo spazio.

La mostra è visitabile su appuntamento nel rispetto delle le norme di sicurezza richieste dalla legislazione vigente.

Testo critico

Visite su appuntamento:
lunedì – venerdì 10:30 – 13:00 / 15:30- 19:00
06-39743229
371-1733120
gaggenau.roma@designelementi.itinfocramum@gmail.com

Foto Francesca Piovesan

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