Al tema dedicato il convegno regionale dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Robotica, realtà virtuale e intelligenza artificiale stanno cambiando il lavoro, portando con sé luci ed ombre.
Ma possono essere anche alleate nella battaglia per ridurre i rischi per la salute o la sicurezza delle persone, coadiuvando o sostituendo lavoratrici e lavoratori in attività pericolose o creando simulazioni molto reali che aiutano la formazione ed educazioni degli addetti.
Sul versante opposto robot, realtà virtuale e intelligenza artificiale portano con sé il rischio di una deumanizzazione del lavoro, oltre ad avere riflessi sull’occupazione, la necessità di introdurre nuove figure professionali, privacy ed emersione di nuovi profili di responsabilità per chi produce, commercializza e utilizza queste tecnologie.
Se n’è parlato al convegno regionale dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza che si è svolto il 17 giugno nell’aula magna del Nuovo ingresso dell’ospedale di Careggi a Firenze.
L’Assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini, intervenendo, ha sottolineato:
Presidiare i rischi tradizionali non basta più. Dobbiamo saper leggere i segnali del cambiamento, anticipare i problemi e attrezzarci per affrontarli.
Per farlo servono controlli e verifiche, formazione e informazione, ma soprattutto partecipazione: quella delle lavoratrici e dei lavoratori, che devono essere coinvolti, ascoltati, valorizzati nei processi di prevenzione.
In Toscana i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza iscritti alla rete regionale sono circa 1.700.
L’Assessore evidenzia:
Una rete solida che lavora in stretto contatto con la Regione e con i servizi prevenzione e sicurezza delle ASL per tutelare la sicurezza nei luoghi di lavoro: una responsabilità collettiva che dobbiamo continuare a prenderci, con determinazione e visione.
