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L’amante

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Lui era là, era lui sul sedile posteriore, quella forma appena visibile, abbattuta. Lei stava appoggiata al parapetto. Come sul traghetto, la prima volta, sapeva che la stava guardando. Anche lei lo guardava, non lo vedeva più ma continuava a guardare verso la forma dell’automobile nera. E poi alla fine non l’aveva più vista. Era sparito il porto e poi la terra.
Marguerite Duras

Francia – era il 1984; la nota scrittrice Marguerite Duras diede alle stampe il suo romanzo semiautobiografico ‘L’Amant’. Ottenuto il riconoscimento letterario con il premio Goncourt, il romanzo approdò in Italia nel 1985, col titolo ‘L’amante’. Ma fu nell’anno 1992 che il noto regista Jean-Jacques Annaud ne fece un capolavoro cinematografico riconosciuto in tutto il mondo.

Il romanzo è ambientato sul finire degli anni venti nell’Indocina francese.
Il fulcro del libro è il legame passionale che nasce e si sviluppa tra una quindicenne e un giovane uomo cinese, ricco ereditiero, di ventisette anni. La storia nasce, soprattutto dal lato della Lolita orientale, come una pura e mera relazione sessuale, per la quale la donna si fa anche pagare, ma che soltanto al termine di essa e col trascorrere del tempo, la giovane, divenuta matura e ormai lontana dall’Oriente, riconosce sentimentalmente, rendendosi conto che quella esperienza giovanile, avuta e vissuta forse troppo in tenera età o, al contrario, nel “giusto tempo”, era stato l’unico vero amore della sua vita.

Il cuore, sia esso di donna o di uomo, serba segreti e misteri destinati per natura e fato a non disvelarsi alla luce del mondo.

Ma chi è in realtà l’amante?

Per molto, forse troppo tempo, ho creduto in statue di madonne impolverate e rinchiuse in vecchie teche; da quando ho riscoperto che Dio è informe e si manifesta in perfetto equilibrio in natura e in ogni creatura vivente per mezzo della materia, concedo priorità al valore dello Spirito, adorando la spregiudicata libertà di quel Femminino Sacro che ho riscoperto nella più oscura delle streghe; vittima questa, di un amore ingannevole che ha mutato la sua natura di fata luminosa in una creatura notturna, ma non devota al Male, bensì all’oscurità introspettiva in cui ogni volta muore e rinasce, per volontà di quell’Amore vissuto e mai rinnegato.

In una città, piccola o grande che sia, di mare o di montagna; in un paesino di provincia, borgo o cittadina, gli occhi possono incontrare altri occhi mai guardati fino a quel preciso istante, in cui due energie imprigionate nella materia, similmente diverse, si allineano al vibrato originario fondendosi l’una nell’altra.

Si tratta in realtà di un’espressa manifestazione di intuizione che lega alchemicamente due individui per mezzo dell’impeto dell’Acqua e del furore del Fuoco. La Terra ne custodisce l’unione sinergica e l’Aria ne trasporta la fragranza e il profumo naturale. Tutti e quattro gli elementi sono in perfetta sinergia, producendo un’energia sprigionata dalla fusione di passione e sentimento: l’Energia Primigenia.

Gli incontri, quelli che vengono definiti casuali, ma che casuali non sono, acclarata l’inesistenza assoluta del caso, sono chiamati all’Amore, in chiamate all’Amore preesistenti, che ti inchiodano a un muro di verità che soltanto tu conosci, riconosci e proteggi, divenendone custode assoluto.

L’amante è colui o colei che attraversa le ombre di una città, di un paese, di un borgo che soltanto occhi attenti e intuitivi possono riconoscere e apprezzare; l’amante è chi ama spregiudicatamente, al di là di vizi e vincoli precostituiti, in una dualità esistenziale che rasenta la follia inoltrandosi su sentieri impavidi e ardimentosi.

Amante è chi ti restituisce alla naturalezza del tuo essere originario, sganciandoti dall’assopimento sensoriale; effetto nocivo, questo, della frenesia quotidiana e abitudinaria del nostro tempo.

Amante è chi dona incondizionatamente sensazioni spirituali che nulla hanno a che fare con un mero atto fisico, ma che viaggia su frequenze alte e sottili.

Amante è chi ha il coraggio di accettare la propria natura, restituendosi a un principio di dualità originaria che lo identifica per quello che è ed esprime, e di sé manifesta.

Amante è semplicemente colui o colei che ama, senza veli, né inganni, lontano da ipocrisia e giochi relazionali.

Amante è chi ti guarda ogni volta come se fosse l’ultima, suggerendoti di amarti sempre e comunque, nonostante tutto.

L’amante non tradisce, egli ama e basta, a prescindere dal resto del mondo.

Amante è chi si aggiudica un posto segreto nel riserbo dorato di un cuore altrui; ecco perché amare non corrisponde a negazione, bensì è crescita spirituale protesa all’Infinito.

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Autore Antonio Masullo

Antonio Masullo, giornalista pubblicista, avvocato penalista ed esperto in telecomunicazioni, vive e lavora a Napoli. Autore di quattro romanzi, "Solo di passaggio", "Namastè", "Il diario di Alma" e "Shoah - La cintura del Male".