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La Sublimazione Alimentare – III Grado

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La Sublimazione Alimentare


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Nel ripercorrere i concetti delle fasi alchemiche precedenti, gola, cuore e fronte sono colpiti da fanatismo, ambizione e ignoranza.
La gola, è il luogo dove ha sede, tra le altre, la capacità di essere sinceri nell’espressione dei propri pensieri con chiarezza e coraggio. Ma aggiungerei che ha sede pure il fondamentale passaggio della fase di elaborazione alimentare.

Il cuore è il luogo dove ha sede la capacità di amare e che trasforma e convoglia le rinnovate energie spirituali in energie fisiche, rappresentati dal movimento del sangue pompato ritmicamente.

La fronte, o meglio il punto in mezzo, il terzo occhio, è soglia di mondi interiori, il luogo nel quale ha sede la coscienza e il potere di comando che dirige la possibilità di manifestazione, e non, del corpo e della mente, della materia e dello spirito.

Maestro è colui che è diventato come un piccolo fanciullo, che è entrato nell’Occhio del Triangolo nel Quadrato, all’interno del Sette, e che tramite il doloroso travaglio dell’Anima ha conquistato la Veste dell’immortalità, Veste che Egli deve mantenere immacolata, non per timore di macchiarla, ma affinché il fango scagliato su di essa non ricada su colui che l’ha lanciato, colpendolo.
‘Stanze di Dzyan’ trascritto e commentato da Madame Helena Petrovna Blavatsky

Risorto, nell’abbraccio a ricostruzione dell’Albero dei Sephirot, nell’Unità, virtù e vizi non sono più la rappresentazione di due assoluti opposti, ma forme da usare come lanterne per superarne i limiti stessi.

Ora è comprensibile che ciò che sta in basso, porzione sottostante del Mondo Superiore, è uguale a ciò che sta in alto, porzione sovrastante del Mondo Inferiore, e viceversa. I due Mondi si sfiorano come la nostra immagine ad uno specchio.

Siamo giunti nel Chiostro, conoscendo l’Acacia e in grado di lavorare sulla Tavola Tripartita, il riquadro magico da cui si ricava un nuovo alfabeto.

L’architettura è un sogno, la geometria il suo racconto, il manufatto la realizzazione del sogno, l’architetto colui che racconta i sogni.
Carlo Farroni

Fai della tua vita un sogno, e del sogno, una realtà
Il Piccolo Principe – Saint Exupéry

Arrivati a comprendere che i sensi sono più di dodici, esaminando e metabolizzando ogni tipologia di percezione empatica costruttiva, potremmo considerare che la percezione nella propria totalità porterebbe alla creazione, formazione e sviluppo del Tutto.

Sarebbe possibile, inoltre, affermare che l’instabilità della stessa conduce ad una concezione del reale e dell’attuale come condensazione al punto da poter realizzare una consistenza energetica.

Abbiamo la consapevolezza di un potere divino? La Creazione.
Perché prima di realizzare qualcosa abbiamo la capacità di immaginarlo; e, quindi, anche su noi stessi!

Si diventa ciò che si pensa, questo è l’eterno mistero. Bisogna invero, con ogni sforzo purificare il pensiero.
Maitry Upanishad

Intendere i sapori per capire e sapere…

‘Guardando s’impara’ ma fa pensare che in effetti impariamo anche assaggiando, annusando, toccando e ascoltando le nostre sensazioni – e l’elenco è molto più lungo – e mangiando digeriamo e assimiliamo; anche sapendo eliminare ciò che non ci nutre. Sul piano fisico e pure metaforico.

Una volta edificata la propria opera di grandezza, potremmo fermarci e ambire solo all’oltre e cercare di divenire leggenda e perfezione, per non essere in alternativa colpevole ed effimera ombra.

Se le porte della percezione fossero superate, tutto apparirebbe com’è, infinito.
William Blake

Usare il coraggio sui propri limiti e riuscire a percepire con ogni singolo senso e respirare, intuire, rendendolo parte del Tutto, senza creare dominio o squilibrio, porterebbe ad un’armonia empatica che ci donerebbe l’assecondamento della continua metamorfosi del corpo e dell’anima, consapevolizzando l’Essere sull’apparire e scorgere così la Vera Luce.

Simbolicamente, alimentarsi consapevolmente rende la bocca uno spazio di coscienza e decisione libera, e, una volta deglutito, il lavoro fortunatamente diventa automatico, di cooperazione, una sapienza invisibile, che muove ogni processo necessario affinché diventi tessuti, sangue e cellule. Ed energia: chimica, termica, cinetica…

A ben vedere l’eguaglianza del corpo umano con l’Edificio sacro è pari alla trasmutazione alchemica durante i Lavori rituali per trasformarci e trasformare; per ricostruire per ricostruirsi.

Secondo la mia personale visione il processo si sviluppa appunto in 3 gradi:

– mordere, sgrossamento – portarsi dentro la realtà che ci circonda;

– masticare, levigazione – trasformarla;

– digerire, costruzione – renderla parte di noi.

Qui tutta la potenza della vita, scomposta e fatta a pezzi, si disgrega per poi trasformarsi e ricostruirsi in noi, diventando noi.

Nutrirsi, digerire, restituire. Assorbire, imprimere, produrre.
Alimentare Sherlock!

Ora il punto cruciale è alla vita, a demarcare la posizione intermedia, il centro, il principio assoluto, perché in quella posizione si digerisce e si assimila e si trasforma la materia e dove il vaso alchemico si manifesta, dove si genera e prende forma l’esistenza.

Dall’Iniziazione un viaggio di ritorno e andata, che ci riporta apparentemente ad un punto di partenza, da zero a zero, da terra a terra – da noi a noi stessi, ma radicalmente cambiati. In ciclicità.

Lavora, persevera, impara. Solo così avrai diritto alla maggior ricompensa!

Tantissimo lavoro va fatto per espandere tutte le potenze dell’essere, dando importanza al percorso e non alla meta, perché, come insegnano gli alchimisti, l’Elisir è un fluido rosso come il fuoco, che rapprende in vermiglia pietra simile a un rubino, ma che potendosi disciogliere consente di riniziare tutto il processo daccapo, a dimostrazione del simbolo del ritorno eterno, l’Oroborus, raffigurazione di un cammino che non ha mai fine, ma ricomincia arricchito di nuove conoscenze, migliorato, per ricominciare.

Nel peculiare percorso dell’Arte Reale lavoriamo una vita intera introspettivamente affinché la prima cerimonia si realizzi di fatto in noi, trasformando così il ministerium in magisterium.

Coloro che arrivano a rispecchiare l’Armonia della Coscienza, diventano sempre più splendenti di Luce per illuminare e proiettarla. Magari aspirando a diventare un Bodhisattva, e oltre verso la decima dimensione.

E, quindi, adesso provate a trascendere la dualità per essere liberi, per percorrere insieme quell’infinità in Saggezza ed estasi che non conosce sazietà.

Rubedo! ‘Opera al Rosso’.

Il percorso dove ci porterà?

Stay tuned! Restate sintonizzati e direi anche sincronizzati!

Autore Investigatore Culinario

Investigatore Culinario. Ingegnere dedito da trent'anni alle investigazioni private e all’intelligence, da sempre amante della lettura, che si diletta talvolta a scrivere. Attratto dall'esoterismo e dai significati nascosti, ha una spiccata passione anche per la cucina e, nel corso di molti anni, ha fatto una profonda ricerca per rintracciare qualità nelle materie prime e nei prodotti, andando a scoprire anche persone e luoghi laddove potesse essere riscontrata quella genuina passione e poter degustare bontà e ingegni culinari.