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La sfida dei crisantemi campani

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Serra di crisantemi


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Lopa: ‘Campania tra le regioni di maggior produzione di crisantemi’

Riceviamo e pubblichiamo.

Nota di Rosario Lopa, della Consulta Nazionale dell’Agricoltura, componente del Dipartimento Nazionale Ambiente Territorio Turismo Agroalimentare del MNS.

In Europa, i primi crisantemi furono diffusi alla fine del 1700, prima in Francia, poi in Italia e in Inghilterra. In principio era una vera rarità esotica, ma col tempo se ne diffuse la coltivazione casalinga.

In Italia il crisantemo fiorisce alla fine di ottobre e proprio per la concomitanza della fioritura con la celebrazione dei defunti si è soliti attribuire a questo fiore un significato funesto.

In realtà, però, il nome, che deriva dal greco, letteralmente significa fiore d’oro ed è quindi stato associato dalla tradizione a valenze assolutamente positive.

Per mantenere vivo il ricordo più a lungo si consiglia di cambiare l’acqua nei vasi ogni due o tre giorni e di tagliare il gambo dei fiori cogliendo, se possibile, l’occasione di ripetere la visita di commemorazione.

Saranno spesi circa 100 milioni di euro per l’acquisti di piante e fiori da portare al cimitero come dono ai defunti in occasione della giornata dedicata alla commemorazione dei defunti, sottolineando che il crisantemo è sempre stato il fiore di questa occasione.

Per i crisantemi standard i prezzi variano: Crisantemo Multifiori, €0,35/stelo mentre per la varietà Crisantemo Unifiori, €0,45/stelo per i singoli steli, mentre per le varietà più pregiate, come i Turner, si va da €1,50 ad €2,50.

In Italia il crisantemo nelle sue diverse forme, pon pon, a dalia, a fiore grande, ad anemone, a margherita e spider, e colori, giallo, bianco, fucsia, è coltivato in diverse aree del Paese e tra le regioni di maggior produzione c’è anche la Campania.

Il crisantemo o fiore d’oro, dal greco chryso’s, oro, e a’nthemon,fiore,  viene coltivato in Cina ben cinque secoli prima di Cristo.

Se in Italia il crisantemo ci ricorda soprattutto il giorno dei defunti, in Giappone è fiore nazionale, emblema araldico della famiglia imperiale e il principale ornamento floreale utilizzato per la celebrazione delle nozze: la sua bellezza viene celebrata ogni anno dall’Imperatore che, in occasione della fioritura, apre al pubblico i giardini della Reggia, presentando le più recenti varietà a tutti gli invitati.

In molti Paesi è il simbolo della vita, della forza d’animo e della pace.
In Corea e in Cina è il fiore dei festeggiamenti come matrimoni e compleanni. Il significato che il Mondo Orientale è solito attribuire al crisantemo è dunque quello di vita e felicità.

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