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La prova

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Lo specchio di Luigi


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Erano gli anni ottanta; la pop star americana Michaeal Jackson pubblicò l’album ‘Bad’, in cui era incluso un pezzo che ebbe un successo mondiale. Il singolo in questione era ‘Man in the Mirror’; una ballata che rappresentò un vero record per i Grammy Awards e che, sino ad oggi, ha venduto ben tre milioni di copie.

Se vuoi rendere il mondo un posto migliore, dai uno sguardo a te stesso e fa quel cambiamento.

L’uomo allo specchio è solo: inizialmente rifugge il proprio sguardo, poi cede di volontà innanzi ai suoi occhi. Non ci sono stelle, in quel momento, che possono illuminarlo; egli è lì per guardarsi dentro!

Si accorge dei segni del tempo sul volto; avverte in pochi istanti il peso delle sue innumerevoli maschere. La coltre di ipocrisia e menzogna che gli copre la faccia, nell’ostinarsi a guardarsi, perde di consistenza. Consapevole dei propri misterici segreti, intuisce che l’unico modo per emergere da se stesso è quello di ritornare all’origine del proprio amore.

Visualizza le immagini di suo padre, di sua madre e, in quel preciso istante, pura commozione gli inumidisce gli occhi scrutatori e indagatori del suo animo, che sono oramai diventati l’unico mezzo di salvezza. Padre e madre che gli hanno donato la propria vita, ponendola nelle mani della sua; senza alcuna condizione, nessun compromesso, zero tornaconto.

Egli sa bene che adesso li rappresenta entrambi nella sua unicità, con il proprio vivere, frutto delle sue scelte, i suoi sbagli e tutti quanti gli innumerevoli errori che è stato capace di commettere.

La materia duale in cui è rinchiuso, in una perpetua alternanza di opposti che si attraggono e al contempo si contrappongono, lo induce a generare un nuovo pensiero: compiere definitivamente il cambiamento, accettandolo e non opponendosi ad esso e, di conseguenza, annullare tutto ciò che oramai non gli è più utile per la sua evoluzione spirituale.

Sul suo volto l’Uomo allo specchio si accorge dei segni lasciati dal tempo trascorso; pone in luce le rughe incise da dolori e delusioni e, al contempo, da sorrisi e gioie vissuti in attimi di felicità nella pienezza dell’amore.

È nella sua immagine riflessa che l’Uomo visualizza il suo vuoto interiore. Quello scavarsi dentro, al fine di scandagliarsi e cercare di comprendersi, lo conduce in una dimensione spirituale che lo restituisce indispensabilmente a se stesso.

Cadono i segreti; si annullano i misteri; la bugia non ha più valenza e la menzogna cede il passo alla verità.

Il Tutto si manifesta e, in un’alchimia di emozioni e percezioni, si completa proprio con il microcosmo dell’Uomo che ricolma di Luce il senso di vuoto che lo attanagliava fino a pochi attimi prima.

Per quanto la natura umana abbia bisogno di misterici segreti e limiti precostituiti da oltrepassare, è ben chiaro che soltanto lo spirito, nella sua accezione più pura ed immanente, può condurre l’Uomo, composito di materia e anima, al compimento del primo passo verso il cambiamento.

La totale accettazione della sua imperfezione e il naturale anelito verso l’Infinito da cui trae origine e proviene danno all’Uomo la certezza che la “prova” è superata, al solo fine di andare incontro a nuovi ed ulteriori passaggi da effettuare, fin quando sarà legato alla terra e alla sua stessa e fisica materia.

La prova induce al cambiamento; l’Uomo allo specchio ne percorre il sentiero, attraverso il proprio sguardo, riflesso nei suoi stessi occhi.

Nuovi segreti, nuovi misteri, eppure…

Se vuoi rendere il mondo un posto migliore, dai uno sguardo a te stesso e fa quel cambiamento.

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Autore Antonio Masullo

Antonio Masullo, giornalista pubblicista, avvocato penalista ed esperto in telecomunicazioni, vive e lavora a Napoli. Autore di quattro romanzi, "Solo di passaggio", "Namastè", "Il diario di Alma" e "Shoah - La cintura del Male".