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La massa ha sempre torto?

Massa


Dal ghigno beffardo al paradosso

Mi assale un ghigno beffardo nell’udir l’americana felicità forzata del maestro di vita di turno. Felicità sempre, felicità obbligata e costretta, perché vietato è il pensare negativo e triste.
Falsi come è falso il loro ridere sguaiato, costruito all’occorrenza per convincerci che tutto va bene, anche quando molto va male.
Una farsa della felicità a buon mercato, che più non mi fa sogghignare quando vedo gli ingenui cadere nella loro gabbia, falsamente rivestita di positività.

Il tuo sforzo di ascoltarli, e di farti andar bene tutto, è la loro lotteria vincente.
Loro scommettono sulla tua credulità.
Avviene come nelle corse equine, si sfamano vincendo alle tue spalle.

Perché purtroppo, come disse il poeta romano, leggasi G. Belli:

Ma saria poco male lo sfamalli
Er pegg’è che de tanti che ce trotteno
Li somari so ppiù che li cavalli!

Come al solito ci si imbatte nei paradossi.

Non è affatto raro, altresì, che si ascoltino sentenze di questo genere:

La gente è tutta pecorona! La massa non capisce nulla!

e che molti si affidino a queste lapidarie affermazioni per credere di essere dalla parte della ragione.

In filosofia vengono studiati i paradossi, e cioè il pensare al di fuori dei concetti comuni.

Le affermazioni sopra riportate, sono concetti di massa, poiché la maggioranza ne fa uso. Come possiamo, allora, stabilire dove stia veramente la ragione?

Poiché gli individui possono anche essere intelligenti e colti, ma le masse sono certamente beote e ignoranti, l’opinione comune è quasi sempre sbagliata!

Problema: Le masse sono composte da individui.
Da ciò si deduce che le opinioni degli individui dovrebbero essere altrettanto quasi sempre sbagliate, poiché sono i singoli individui a formare le masse.

Come risolviamo il problema?
Semplicissimo! In quale massa ti trovi quando ti reputi fuori dalla massa?
Se io entrassi in un gruppo Facebook che asserisce che la Terra è piatta mi sentirei dire che ragiono come la massa e sarei messo alla gogna.

Sta di fatto che, in quel momento, per me, la massa, sono quelli della Terra Piatta perché mi trovo, nell’occasione, in minoranza.
Da ciò si deduce che, per dimostrare di aver ragione, non è affatto sufficiente sentirsi fuori dalla massa.

Qualcuno si aggrappa a dimostrazioni del tipo:

Avete visto cosa ha fatto la massa con Hitler? La massa perciò sbaglia!

E come mai, allora, quando la massa ha deciso che Hitler non fosse proprio un bel personaggio, aveva ragione?

Giochino!
Io sono da solo contro dieci che pensano diversamente da me.
Sono da solo contro la massa.
Mi do da fare e convinco nove persone che ho ragione io.

Non sono riuscito a convincere solo Carlo, il quale, ora, dirà:

La massa ha sempre torto! Io ho ragione!

Anche se prima la massa era lui.

Morale della favola? Dal momento che la ragione non si pone il problema della massa o degli individui isolati, altrimenti qualunque pazzo dovrebbe avere ragione solo perché fuori dall’opinione pubblica, sarà utile cercare dimostrazioni di torti e ragioni con valutazioni che si basino su fattori che si avvicinino alla realtà dei fatti, anziché fare arzigogoli paradossali.

Tratto dal Corso PNF – Diventa Consulente Filosofico

Autore natyan

natyan, presidente dell’Università Popolare Olistica di Monza denominata Studio Gayatri, un’associazione culturale no-profit operativa dal 1995. Appassionato di Filosofie Orientali, fin dal 1984, ha acquisito alla fonte, in India, in Thailandia e in Myanmar, con più di trenta viaggi, le sue conoscenze relative ai percorsi interiori teorici e pratici. Consulente Filosofico e Insegnante delle più svariate discipline meditative d’oriente, con adattamento alla cultura comunicativa occidentale.

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