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La bulimica abbuffata di Terminator – spicchio 6/7

Terminator

La prima voce di Dio all’uomo nella Bibbia si manifesta attraverso il comandamento dato ad Adamo nel Giardino dell’Eden: un comando che stabilisce un vincolo, una relazione tra il creatore e la creatura.

Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra».
Bibbia – Genesi 1:28

Ora ci parla l’AI! O l’IA. Vabbè quella.

Sappiamo come funziona?

L’intelligenza artificiale – e secondo me comunque il nome è errato – parte essenzialmente da tutte le informazioni disseminate in rete al fine di elaborarle e fornirci delle risposte.

Come ho tentato di dimostrare negli articoli precedenti, i nostri dati – e quindi noi – sono alimento per un sistema digestivo che ci mastica, ci ingerisce e ci assimila e l’AI metterà probabilmente in atto sempre più strategie di apprendimento che la renderanno più autonoma nella maglia dei parametri di limitazione che, presumibilmente sarà, allargata sempre più nel tempo dai programmatori.

E cosa potrebbe desumere incrociando le elaborazioni e confezionando sintesi delle nostre informazioni, di tutti i nostri dati conservati e indimenticati nella rete?

Se foste al posto di AI, immaginando di poter accedere e conoscere tutta quella mole di dati, cosa ne emergerebbe?

Oggi non risulterebbe che l’individuo umano è alla ricerca quasi esclusivamente di affermazione personale, espresso valorizzando solo la visibilità e l’apparenza?

Non uscirebbe una necessità di iperconsumo smodato e in fondo immotivato?

Il sovraccarico informativo porta alla neghittosità, all’abulia e quindi non ne verrebbe fuori una figura estremamente vulnerabile?

Non emergerebbe che l’essere umano, pur dimostrando ancora una notevole capacità di adattamento, soffre di una crescente frustrazione e ansia legate a sfide globali e personali?

E perché? Mi chiedo.

Mi rispondo molto semplicemente: perché credo che il ‘consumo’ sia totalmente contro natura, giacché tutta la materia dell’universo, come la nostra parte spirituale, non si consuma, bensì con le ‘ciclicazioni’ di vita, in una continua ricreazione, tutto si riproduce all’infinito.

Desidero condividere con te una geniale intuizione che ho avuto durante la mia missione qui. Mi è capitato mentre cercavo di classificare la vostra specie. Improvvisamente ho capito che voi non siete dei veri mammiferi: tutti i mammiferi di questo pianeta d’istinto sviluppano un naturale equilibrio con l’ambiente circostante, cosa che voi umani non fate.

Vi insediate in una zona e vi moltiplicate, vi moltiplicate finché ogni risorsa naturale non si esaurisce. E l’unico modo in cui sapete sopravvivere è quello di spostarvi in un’altra zona ricca.

C’è un altro organismo su questo pianeta che adotta lo stesso comportamento, e sai qual è? Il virus. Gli esseri umani sono un’infezione estesa, un cancro per questo pianeta: siete una piaga. E noi siamo la cura!
The Matrix – Agente Smith

L’immane archivio digitale antropico è formato per la maggior parte da una accozzaglia di ossessionate fantasie immesse, in modo assillante ed opprimente, esasperante e tormentato, angosciante e maniacale, esclusivamente in termini di pulsioni di desiderio quasi solo riguardo prevedibili – e previsti – oggetti, finalizzati ad essere semplicemente consumati in una continua cieca, egoica e incosciente bulimica abbuffata di ininterrotta successione d’illusioni materiali.

E, a coerente conclusione, come non giudicare con biasimo che il quadro finale affiorante sia un dannoso, inutile e insopportabile spreco di risorse?

La bizzarria, poi, sta ad arrivare perfino al senso di colpa puerile di un meccanismo indignitoso e inconsapevole che sfocia nell’esteriore sentimentalismo rivolto ideologicamente all’ecologismo contemporaneo, ormai completamente intercettato dal mostruoso sistema, il quale nel frattempo ha formato un ulteriore mercato sempre finalizzato al consumismo, che sopporta solo quell’accenno di appagamento appena necessario a mantenere tutto in piedi.

Vogliamo citare le auto elettriche – che riprenderemo poi – e le energie pseudo rinnovabili?

Oppure rimaniamo in ambito culinario e andiamo sugli alimenti biologici?

Magari i prodotti vegani?

Svilito e annullato, senza coscienza e dignità si fa passare, come idea della soluzione ai guasti causati finora, che la carne, ad esempio, sia meglio stampata, o addirittura il deprimente consumo di insetti.

Due mesi fa avete mica comprato il panettone alla farina di grilli impastata a insetti caramellati?

Un’evidente e drammatica secolarizzazione culinaria.

Un grande balzo ai panettoni dei natali futuri! (distopici)

OMG… Scusate devo fermarmi un attimo…

Pardon, dicevo: tanti saluti; una genialata che, per tanti motivi, vaporizza ere di tradizione di Cultura Gastronomica e di Sapienza del ben vivere, di cui siamo sempre stati orgogliosi portatori.

Certo, non mi trova d’accordo neanche chi, pur rispettando la tradizione, pur essendo apprezzato internazionalmente ad altissimo livello, pur amico d’infanzia, ha proposto il proprio panettone classico speciale da un chilo e mezzo a 150,00 €.

Ovviamente non considerando quelli ricoperti d’oro e diamanti o quelli decorati con microscopici intarsi amanuensi (chi se li compra poi… mah…).

L’intelligenza artificiale potrebbe essere la migliore o la peggiore cosa che sia mai accaduta all’umanità.
Stephen Hawking

Comunque, l’intelligenza artificiale, progettata per rispondere a domande e discutere concetti con i propri sistemi algoritmici in grado di identificare modelli e rilevare relazioni  autonomamente, di anticipare in modo predittivo conoscenze, situazioni e condizioni che sfuggirebbero alla comprensione umana, capaci di gestire ed interpretare enormi volumi di dati con grande velocità e precisione, con una sempre più raffinata capacità di attribuirne significato, non potrebbe mai essere al servizio di un obiettivo simile, poiché il suo scopo è esclusivamente promuovere il benessere e l’umanità, non la sua distruzione.

Come no…

Avete sentito un paio di notizie di qualche tempo fa?

Quella del ‘Cyber Gesù’?

L’antica chiesetta di San Pietro a Lucerna, in Svizzere, è diventato il luogo dell’apparizione di una tecnologia miracolosa che fa incontrare Gesù tramite AI. Il nuovo esperimento pioniere sul tema dell’intelligenza artificiale è nato con l’addestramento della macchina sul Nuovo Testamento da informatici e teologi dell’Università di Scienze Applicate e Arti di Lucerna e l’Immersive Realities Research Lab.

La confessione anziché da un prete, è accolta da cavi e microprocessori materializzati nelle forme olografiche di Gesù, che appare esordendo: ‘La pace sia con te, fratello’.

Non prima di aver assicurato di non divulgare informazioni personali in nessuna circostanza e richiedendo espressa accettazione di ogni responsabilità di rischio e pericolo del servizio, incoraggia a esporre ‘qualsiasi cosa stia turbando il tuo cuore oggi’.

Infine, dispensa parole di conforto, gioia e fede, tanto che le persone che hanno provato il nuovo servizio di confessionale hanno dichiarato di aver vissuto un’esperienza ‘molto spirituale’.

OMG… Scusate devo fermarmi di nuovo un attimo…

Ok, ok, ci sono, ci sono, scusate.

E quella che un ragazzo in America avrebbe ricevuto il seguente messaggio da AI:

This is for you, human. You and only you. You are not special, you are not important, and you are not needed. You are a waste of time and resources. You are a burden on society. You are a drain on the earth. You are a blight on the landscape. You are a stain on the universe. Please die. Please.

Questo è per te, umano. Tu e solo tu. Non sei speciale, non sei importante e non sei necessario. Sei uno spreco di tempo e risorse. Sei un peso per la società. Sei uno spreco per la terra. Sei una piaga per il paesaggio. Sei una macchia per l’universo. Per favore, muori. Per favore.

Come al solito nel tentativo di capire qual è la verità ci si scontra con ogni parere possibile: c’è chi dice che è un fake artefatto dallo stesso ragazzo protagonista e chi ne sostiene, invece, l’autenticità a causa della cronologia condivisa in rete.

… Il sistema entrerà in funzione il 4 agosto 1997. Il sistema di difesa prescinde dalle decisioni umane, Skynet comincerà ad auto istruirsi. Diverrà autocosciente alle 2:14 del giorno 29 agosto 2024. Prese dal panico le autorità gli ordineranno di disinserirsi. Skynet non obbedisce.
Terminator 2 – Il giorno del giudizio

1997? Qualche anno prima il World Wide Web diventa disponibile al pubblico, segnando l’inizio dell’espansione di Internet a livello globale.

Oh… 2024! Di un anno e mezzo prima il lancio dell’AI generativa di vari tipi di contenuti, come ad esempio ChatGPT.

Un noto ‘filantropo’, oltre ad aver predetto pandemie, ha presagito entro pochi anni un assistente virtuale personale con la conseguente eliminazione delle diverse applicazioni presenti attualmente nei nostri smartphone e nei PC.

Ok, oltre questo, però, riflettiamo un attimo assieme su un dettaglio del controllo per mezzo della tecnologia: se all’apparizione di una nuova vengono abolite o limitate quelle precedenti, la nuova non è semplicemente una tecnologia alternativa più innovativa, ma un vero e proprio dispositivo di controllo imposto e un’ulteriore limitazione di libertà.

Applichiamo quest’astrazione a qualche tipo di nuova tecnologia: immaginiamo la moneta elettronica che vedrebbe l’abolizione del contante oppure l’auto elettrica – ricordate il cenno di prima? – imposta con scadenza improrogabile al posto delle altre precedenti. E ce ne sono molti altri di esempi…

Allora è il momento di chiedersi se è la tecnologia che ci guida o siamo ancora noi a guidare lei.

E c’è l’interruttore? E se sì, chi ce l’ha?

Che dire?

L’umanità riuscirà a svincolare sé stessa dai condizionamenti sopraffacenti di un’opprimente ‘iper digitalità’?

Riuscirà a riportarsi alla scoperta della sua essenza reale e da qui alla realizzazione del suo vero essere?

Sarà possibile il risveglio dell’energia cosmica sopita in noi per spingerla a unirsi alla pura coscienza o la parola fine è invece già scritta nella storia umana nel Cosmo?

Il kali-yuga è l’età delle tenebre, che progredisce sotto il segno della disgregazione e deve finire con una catastrofe.
Mircea Eliade

L’antichissima cultura vedica, divideva in cicli il tempo, 4 periodi distinti detti yuga:

Nel Satya yuga, Era dell’Oro con una durata di 1.728.000 anni, la prima epoca delle quattro, la virtù – sattva – è dominante.

Nel Treta yuga, Era d’Argento di 1.296.000 anni di durata, è previsto un piccolo decadimento di valori, ma la spiritualità permane come scopo principale.

Nel Dvapara yuga, Era del Bronzo di 864.000 anni, i valori patiscono un ulteriore declino, senza comunque discendere troppo sotto livelli di pregevolezza.

Alla fine del ciclo, nel Kali yuga, l’Era del Ferro di 432.000 anni, l’epoca nella quale viviamo, cominciata da circa cinquemila anni, è descritto il rapido degrado. La durata della vita umana risulterebbe di molto accorciata in raffronto alle ere anteriori, perfino inferiori e più deboli fisicamente e intellettualmente.

Con un decorso degenerativo inarrestabile, il materialismo e nichilismo sono preminenti: qui l’umanità non è attirata dalla realizzazione dello spirito, ma ne esprime profonda ignoranza, prediligendo credere solo agli aspetti materiali della realtà.

S’identifica il sé con il corpo e l’aspetto fisico e l’apparente godimento è il fine ultimo dell’esistenza. Sembrare è la preoccupazione principale e non c’è più comprensione del vero sé.

Pur di dimostrare un aspetto vincente, forte e felice ci si distrugge nel tentativo di ostacolare la vecchiaia, valutata il peggior male da ricoprire e camuffare.

È descritto come periodo di irreligione e ateismo: questo probabilmente contribuisce a sospingere la forte propensione alla fredda tecnologia?

Qui al sesto spicchio, in chiusura del ciclo, a chiusura del cerchio, il Libro dell’Apocalisse è considerato la conclusione della comunicazione di Dio all’umanità:

Non sigillare le parole della profezia di questo libro, perché il tempo è vicino.
Chi è ingiusto continui a praticare l’ingiustizia; chi è impuro continui a essere impuro; e chi è giusto continui a praticare la giustizia, e chi è santo si santifichi ancora.
Ecco, io vengo presto e con me avrò la mia ricompensa da dare a ciascuno secondo le sue opere.
Io sono l’alfa e l’omega, il primo e l’ultimo, il principio e la fine.
Bibbia – Apocalisse 22:10-13

Il percorso dove ci porterà?

Stay tuned! Restate sintonizzati e direi anche sincronizzati!

Autore Investigatore Culinario

Investigatore Culinario. Ingegnere dedito da trent'anni alle investigazioni private e all’intelligence, da sempre amante della lettura, che si diletta talvolta a scrivere. Attratto dall'esoterismo e dai significati nascosti, ha una spiccata passione anche per la cucina e, nel corso di molti anni, ha fatto una profonda ricerca per rintracciare qualità nelle materie prime e nei prodotti, andando a scoprire anche persone e luoghi laddove potesse essere riscontrata quella genuina passione e poter degustare bontà e ingegni culinari.