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Iran: continuano le manifestazioni serali

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Studenti arrestati e un’università di Teheran assediata

Per la terza settimana consecutiva, le proteste proseguono in Iran contro il regime di Teheran, nonostante il numero crescente di morti e la feroce repressione da parte delle forze di sicurezza che utilizzano gas lacrimogeni, manganelli e, in alcuni casi, proiettili veri, secondo i video apparsi sui social media.

Gli studenti universitari in Iran hanno continuato le loro rimostranze contro la repressione e l’uso della violenza dopo la morte di Mahsa Amini.

Le lezioni alla Sharif University di Teheran sono state sospese dopo le cariche della polizia contro i manifestanti. Il canale televisivo “Iran International” ha riferito che la Sharif University è passata all’apprendimento a distanza da lunedì fino a nuovo avviso, dopo aver assistito ad incidenti in cui le forze di sicurezza hanno circondato gli studenti. Le proteste studentesche sono iniziate anche a Kermanshah, nell’Iran occidentale.

Iran International ha citato su Telegram la Federation of Country University Councils che ha affermato che, domenica sera 2 ottobre, le forze di sicurezza iraniane hanno arrestato, tra i 30 ei 40 studenti della Sharif University of Technology. Poliziotti e uomini armati in abiti civili hanno attaccato il parcheggio dell’ateneo, picchiato gli studenti ed attaccato un certo numero di professori.

Domenica, la Sharif University of Technology è stata teatro di raduni e proteste studentesche, tra le continue proteste diffuse in Iran e all’estero per l’uccisione di Mahsa Amini sotto la custodia di una pattuglia di estensione.

Secondo le immagini pubblicate sui social media e quanto affermato dai cittadini poche ore fa, gli studenti in protesta all’interno della Sharif University sono stati aggrediti da uomini armati in abiti civili e gli studenti sono stati picchiati. Anche i media hanno confermato che le forze di sicurezza hanno sparato proiettili veri davanti alla Sharif University di Teheran.

Le autorità iraniane non hanno annunciato il bilancio delle vittime, pur affermando che molti membri delle forze di sicurezza sono stati uccisi da “rivoltosi e teppisti sostenuti da nemici stranieri”. La televisione di Stato ha riferito la scorsa settimana che 41 persone sono state uccise, compresi membri delle forze di sicurezza.

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.