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Il Teatro TRAM di Napoli riparte… un passo alla volta

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Teatro TRAM - Stagione 2021 - 2022


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Stagione al via il 14 ottobre: 5 pièce in 40 giorni

Riceviamo e pubblichiamo.

Un passo alla volta: abbiamo imparato che per andare avanti bisogna avere pazienza. E così, la Stagione 2021 – 2022 del Teatro TRAM di via Port’Alba a Napoli verrà presentata per ‘step’, un passo alla volta, in attesa che si chiarisca la confusa situazione in cui stiamo vivendo.

Ma questo non vuol dire che non avremo novità: i primi due mesi della nuova stagione del TRAM saranno ricchi di proposte originali.

Leggermente anticipati gli orari degli spettacoli – giovedì ore 18:00 e ore 21:00; venerdì ore 20; sabato ore 19:00; domenica ore 18:00 – per andare incontro ai nuovi ritmi conosciuti negli ultimi 18 mesi.

Si parte il 14 ottobre 2021 con la nuova produzione del Teatro dell’Osso: ‘Operette morali’ di Giacomo Leopardi con la regia di Mirko Di Martino. Gli attori Antonio D’Avino e Nello Provenzano interpreteranno i numerosi personaggi del capolavoro leopardiano, tra satira e filosofia, tra ironia e amarezza. Lo spettacolo, prodotto in collaborazione con Il Demiurgo, è una riflessione lucida e impietosa sul mondo, sulla storia, sul genere umano, resa ancora più attuale dalla pandemia che stiamo affrontando. ‘Operette morali’ resterà in scena fino al 31 ottobre.

In seguito, dal 4 al 7 novembre, sul palco del TRAM salirà la drammaturgia contemporanea di Roberto del Gaudio che presenterà ‘Le signore’: la comicità surreale di Del Gaudio sarà l’occasione per offrire uno sguardo su quel mondo femminile che ancora dipende dalla controparte maschile, nonostante uno sfacciato sfoggio di emancipazione. La regia è di Ludovica Rambelli e Victoria De Campora, in scena ci saranno Margherita Romeo e Sarah Paone.

Dall’11 al 14 novembre debutterà al TRAM ‘L’arte della famiglia’, ovvero la figura di Luisa De Filippo raccontata attraverso i personaggi femminili di Eduardo. Testo e regia di Silvio Fornacetti, con Angela Bertamino e Daniela Quaranta, in sala gli spettatori attraverseranno le due anime della donna e madre celata dietro le quinte d’una grande famiglia d’arte. Da ‘De Pretore Vincenzo’ passando per ‘Filumena Marturano’ e ‘La paura numero uno’ finendo a ‘L’Arte della Commedia’, le immagini sono tratte dalle parole di Peppino nel suo libro ‘Una famiglia difficile’.

Dal 18 al 21 novembre sarà la volta di uno spettacolo molto atteso: ‘Figlie di Cagna’ con la regia di Enrico Basile. Lo spettacolo ha vinto ‘L’Italia dei Visionari’, il progetto nazionale che unisce venti teatri e festival della penisola promosso da Kilowatt Festival. Il gruppo di spettatori visionari del TRAM, da gennaio a maggio 2020, ha visionato e valutato online oltre 200 spettacoli tra i quali, al termine delle selezioni, è risultato vincitore ‘Figlie di Cagna’.

Il testo è tratto da Ágota Kristóf, in scena ci sono le due giovanissime, e già affermatissime al cinema e in TV, Mariasole Di Maio e Greta Domenica Esposito. È la storia di due ragazzine che, abbandonate dalla famiglia alla custodia della nonna, affrontano il dolore, l’abbandono, la fame e l’angoscia.

Il primo step del TRAM si chiuderà il 25 novembre con ‘A lo stesso punto’ presentato dal Teatro 99 posti di Avellino: Paolo Capozzo e Maurizio Picariello, con Vito Scalia, interpreteranno due ‘zuorri’, due personaggi del teatro popolare, che si risvegliano all’interno di un teatro chiuso per la pandemia. L’unico modo che resta loro per sopravvivere è recitare, a modo loro, i personaggi del teatro contemporaneo. Il testo è di Paolo Capozzo, la regia è di Gianni Di Nardo.

Dichiara il Direttore artistico Mirko Di Martino:

Questi ultimi due anni hanno cambiato molte cose. Le difficoltà sono state tantissime, ma ci hanno spinti a ripensare il nostro modo di fare teatro, di essere lavoratori dello spettacolo, di accogliere gli spettatori e fare comunità.

La pandemia ci ha colpiti duramente, ma il TRAM è sempre stato un luogo di sperimentazione e innovazione: è stato naturale, quindi, andare alla ricerca di soluzioni alternative.

Nonostante la riduzione del numero dei posti e il perdurante stato di incertezza, siamo stati spinti a riaprire dall’affetto delle tante persone che frequentano la nostra sala e grazie all’impegno dei tanti lavoratori che abitano il nostro teatro. E adesso eccoci qui, pronti a ripartire, un passo alla volta.

Il Teatro TRAM riaprirà rispettando le norme anti-Covid, quindi limitando il numero dei posti e consentendo l’accesso ai soli spettatori muniti di Green Pass. Dal 4 ottobre ripartiranno anche i laboratori di teatro per giovani, adulti e bambini.

Programma

Dal 14 al 31 ottobre 2021
‘Operette morali’
di Giacomo Leopardi
testo e regia di Mirko Di Martino
con Antonio D’Avino e Nello Provenzano
scene di Giorgia Lauro
aiuto regia Angela Rosa D’Auria
produzione Teatro dell’Osso e Il Demiurgo
in collaborazione con Teatro TRAM

Lo spettacolo porta in scena le ‘Operette morali’ di Giacomo Leopardi, una delle vette più alte della letteratura universale. Il testo originale si compone di 24 prose, soprattutto dialoghi, in scena ce ne saranno dieci. Il desiderio di felicità, il dolore, la morte, il rapporto dell’uomo con gli altri uomini e con l’universo: due soli attori interpretano tutti i personaggi, due figure di uomini arrivati alla fine del tempo, quando tutto è consumato, quando le illusioni sono sparite e non resta più spazio per l’azione. A guardarle una dietro l’altra, queste operette, sembra di assistere a una serie antologica distopica, un Black Mirror dell’Ottocento.

Dal 4 al 7 novembre 2021
‘Le signore’
drammaturgia di Roberto Del Gaudio
regia di Ludovica Rambelli e Victoria De Campora
con Margherita Romeo e Sarah Paone

Un bar, numerosi clienti, nessun barista. Due donne si riconoscono, fingono di non vedersi, si scrutano poi si salutano. Sono Ester Mattone, giornalista e critica di cinema e TV, e Dorella De Sebo, assistente universitaria di filosofia morale. Iniziano la loro conversazione impegnata, dai toni assurdi ed esilaranti. Aspettano entrambe Giovanni, barista giovane e prestante che non si presenterà mai. Lo attendono come le amanti abbandonate aspettano il ritorno di Don Giovanni ma anche forse come Vladimiro ed Estragone attendono Godot. E in questa attesa si apre uno squarcio agghiacciante su un mondo femminile dipendente dalla controparte maschile, in perenne attesa, nonostante uno sfacciato sfoggio d’indipendenza ed emancipazione.

Dall’11 al 14 novembre 2021
‘L’arte della famiglia – Luisa de Filippo, l’amore dietro le quinte’
drammaturgia e regia di Silvio Fornacetti
con Angela Bertamino e Daniela Quaranta
ass.te alla regia Diego Sommaripa
oggetti di scena Gennaro Olivieri
produzione Post Teatro e Resistenza Teatro

Luisa De Filippo una donna d’amore. Una donna che vivrà tutta la sua vita combattendo con il teatro. Un teatro che possiede dapprima il suo grande amore Eduardo e che poi si impossesserà anche dei suoi figli. In scena le due anime di Luisa: la donna sensibile e passionale, la madre coraggiosa per l’epoca in cui viveva. Un racconto di una parte della vita di Luisa De Filippo dove i confini fra finzione e realtà sfumano nella biografia. I riferimenti drammaturgici che parlano delle donne, delle madri nelle opere di Eduardo e Peppino De Filippo ci hanno ispirato ad immaginare come potesse essere la madre.

Dal 18 al 21 novembre 2021
‘Figlie di cagna’
spettacolo vincitore del concorso ‘L’Italia dei Visionari’ 2021
da Agota Kristof
regia di Enrico Basile
con Mariasole Di Maio e Greta Domenica Esposito

‘Figlie di cagna’, adattamento dal ‘Grande Quaderno’ de la ‘Trilogia della città di K’ di Ágota Kristóf, è la storia di due ragazzine abbandonate dalla famiglia alla custodia della nonna, donna egoista e crudele. Affrontano il dolore, l’abbandono, la fame e l’angoscia imparando ad anestetizzarsi ai drammi. Dotate di grande intelligenza e spirito di sopravvivenza, le due passano gran parte della loro giovinezza disumanizzandosi e imparando a convivere con una realtà mostruosa. Tutto quello che accade loro finisce nel Grande Quaderno, luogo della memoria e del ricordo, mondo con regole a parte ma, allo stesso tempo, unico spazio in cui continuano a rimanere umane.

Dal 25 al 28 novembre 2021

‘A lo stesso punto (però a n’ata parte)’
di Paolo Capozzo
regia di Gianni Di Nardo
con Paolo Capozzo, Maurizio Picariello, Vito Scalia
produzione Co.C.I.S. – TEATRO 99 Posti

Prisco e Mostino sono due zuorri di qualche vecchio copione teatrale di cui abbiamo perso le tracce. I due si svegliano in un teatro vuoto, abbandonato, e scoprono di essere stati dimenticati. Il teatro è stato chiuso, per la pandemia, e loro sono rimasti lì, come fantasmi in un cimitero. Tutte le battute che conoscono suonano vuote, sono vecchie, non li divertono più. Ma, proprio quando sembra che stiano per arrendersi al loro destino, rinvengono un vecchio faldone polveroso che custodisce alcuni testi teatrali a loro sconosciuti. Finalmente Prisco e Mostino hanno nuove battute da dire: prende inizio il viaggio dentro le loro nuove esistenze che si muovono tra ‘Sogno di una notte di mezza estate’ di Shakespeare ad ‘Aspettando Godot’ di Beckett fino a Natale in casa Cupiello di De Filippo.

Biglietti:
intero €13,00
ridotto €10,00 under 26 e over 65
Card 3 spettacoli a scelta: €27,00

Orari spettacoli:
giovedì ore 21:00 e ore 18:00
venerdì ore 20:00
sabato ore 19:00
domenica ore 18:00

Info e prenotazioni
342-1785 930
081-1875 2126
tram.biglietteria@gmail.com

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