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‘Il Talento della Fantasia’ alla Casa del Cinema

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'Il Talento della Fantasia'


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Proiezione il 25 febbraio a Roma del docufilm su Elvio Porta

Riceviamo e pubblichiamo.

Lunedì 25 febbraio, ore 21:00, presso la Casa del Cinema di Roma, il largo Marcello Mastroianni, 1, si terrà la proiezione del docufilm su Elvio Porta ‘Il Talento della Fantasia’.

Un docufilm per ricordare uno dei massimi commediografi e sceneggiatori della nostra epoca. Scritto prodotto e diretto da Gianni Ciuffini in omaggio alla memoria di un grande amico con le testimonianze di chi ha avuto con lui un percorso di lavoro e di amicizia: Giuliana De Sio, Lina Sastri, Mariano Rigillo, Leo Gullotta, Enzo Decaro, Danila Bonito, Armando Pugliese, Carlo Molfese, Lucio Aiello, Marzio C.Honorato, Massimo Cristaldi, Carmen Femiano, Anna Teresa Rossini.

Il docufilm è stato realizzato con il contributo della Fondazione Film Commission della Regione Campania e prodotto dalla società Dreamway.

Con la tecnica non si fa il teatro. Si fa il teatro se si ha fantasia

pensava Eduardo De Filippo. E la fantasia è stata la dote principale di Elvio Porta, sceneggiatore e commediografo fra i più brillanti della nostra epoca.

Un ricordo sincero, appassionato e intelligente di un grande uomo di cultura e di cinema. Già presentato in anteprima nazionale il 2 gennaio scorso al Festival Capri Hollywood dell’isola di Capri (NA), ‘Il Talento della Fantasia’ è una raccolta di testimonianze e immagini della lunga carriera di Elvio Porta.

Una serata tributo, quella del 25 febbraio, che, oltre alla proiezione del film, ricorderà l’uomo, l’artista e la persona nelle testimonianze di chi ha lavorato e vissuto con lui.

Elvio Porta, scomparso nel 2016, è stato senza alcun dubbio uno dei massimi commediografi e sceneggiatori della nostra epoca. Autore, insieme ad Armando Pugliese, del ‘Masaniello’, il testo teatrale che più ha cambiato la percezione del “come fare teatro in lingua napoletana” dopo Eduardo. Pluripremiato autore di film campioni d’incasso, dalla fine degli anni ’70, come ‘Mi manda Picone’, ‘Cafè Express’, ‘Scugnizzi’, Elvio Porta è stato lo sceneggiatore preferito da grandi registi come Nanni Loy e Lina Wertmüller.

I suoi lavori teatrali hanno ottenuto successi in tutta Europa e il cinema italiano ha beneficiato del suo apporto originale alla “commedia all’italiana” che, nella sua forma più alta, resta uno dei generi più apprezzato dal pubblico.

Il docufilm è un percorso nel ricordo della vita di un artista che emoziona, commuove e diverte. Un omaggio meritato a cui hanno partecipato attori e amici di una vita, tra cui: Giuliana De Sio, Lina Sastri, Mariano Rigillo, Leo Gullotta, Carlo Molfese, Enzo Decaro, Danila Bonito, Lucio Aiello, Marzio C. Honorato, Massimo Cristaldi, Carmen Femiano, Anna Teresa Rossini e Carlo Molfese, insieme a tanti altri amici che ricordano i momenti belli vissuti con Elvio Porta, in modo particolare Lucio Aiello, collaboratore di Elvio per anni, ricostruisce i momenti della scomparsa di Porta, che sembrano tratti dalla sceneggiatura di un suo film.

Come spiega il regista e produttore Gianni Ciuffini:

Il lungometraggio è nato con la precisa volontà di ricordare un grande amico che, negli anni, ha lasciato un segno indelebile nel teatro e nel cinema italiano.

Il nostro approccio al racconto della splendida carriera di Elvio Porta, è quello affettuoso di chi lo ha conosciuto bene. E mette in risalto i suoi successi con chiari riferimenti al momento storico in cui sono stati concepiti, grazie al ricordo e alle testimonianze di chi ha condiviso con Elvio un percorso di vita, lavoro e amicizia.

Nel docufilm c’è uno spaccato sincero, appassionato e poetico della città di Napoli che ha dato i natali a Elvio Porta e a grandi Maestri del cinema e del teatro come Eduardo, Troisi, Totò e Sofia Loren. Il ritratto di una metropoli affascinante e ricca di poesia che, nonostante abbia dato vita a grandi figure in tutti i campi dell’arte, viene spesso dimenticata.

In quest’ottica della memoria e del ricordo nasce l’omaggio alla grande figura di intellettuale camaleontico di Elvio Porta, che con Napoli e la sua poetica, scrive le note di una canzone che riecheggia in tutti gli script dei suoi film.

Elvio Porta

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