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Il Nolano e l’altra metà del cielo

1529
Giordano Bruno


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Tutti sappiamo che Giordano Bruno è nato a Nola (NA) nel 1548.
Di temperamento audace ed inquieto, precursore del libero pensiero, rifiutò ogni dogma non scendendo mai a compromessi nemmeno per trarne vantaggio.
Nel 1563 entrò nel convento di San Domenico Maggiore di Napoli dove di nascosto, al lume di candela nella sua cella, si diede alla lettura di autori che erano stati proibiti dall’Inquisizione come Marsilio Ficino, Nicolò Cusano, Nicolò Copernico.

Ma non siamo qui per ripercorrere la sua vita, il 17 febbraio ricorre l’anniversario della sua esecuzione, fu condotto nudo, con la lingua in giova affinché non potesse parlare in Campo dei fiori a Roma e bruciato vivo.

Emblematiche furono le parole che proferì ascoltando pochi giorni prima la sentenza:

Tremate più voi nel pronunciare questa sentenza che io nell’ascoltarla.

Ma a morire fu solo il suo corpo; il suo pensiero, il suo spirito libero, la sua opera continuano ancora a vivere e a parlare a tutti coloro che sono capaci di ascoltarlo.

Il ricercatore delle leggi della natura, il fondatore della filosofia moderna, il martire del libero pensiero visse proprio nei secoli in cui molte donne furono arse vive con l’accusa di stregoneria, la cosiddetta caccia alle streghe, oggi la chiameremo femminicidio, che ha in effetti coinvolto individui di entrambi i sessi, anche se prevalentemente donne e generalmente del tutto innocenti.

Le cause sociologiche di tali eventi, a ben vedere, sono da ricercare in un forte beneficio economico generato dalla completa “spoliatio” degli accusati/condannati ed un’altrettanto forte azione di dominio sociale messa in atto sotto le insegne della Fede religiosa, e non solo cattolica, nonché nella classica individuazione del nemico comune così frequente in tutti i regimi prevaricatori della libertà individuale, in momenti di difficoltà del Potere e di disgregazione o ribellione delle stratificazioni sociali esistenti.

Il Nolano non è rimasto insensibile a tutto ciò e tra i suoi scritti ci ha lasciato un brano che, di seguito, riporta il suo pensiero sulle donne:

Torno a scongiurarvi tutti in generale… che dismettiate quella rabbia contumace e quell’odio tanto criminale contra il nobilissimo sesso femenile; e non ne turbate quanto ha di bello il mondo, e il cielo con suoi tanti occhi scorge. Ritornate, ritornate a voi, e richiamate l’ingegno, per cui veggiate che questo vostro livore non è altro che mania espressa e frenetico furore.
Chi è più insensato e stupido, che quello che non vede la luce? Qual pazzia può esser più abietta, che per raggion di sesso, esser nemico all’istessa natura…

[…]

Mirate chi sono i maschi, chi sono le femine. Qua scorgete per suggetto il corpo, ch’è vostro amico, maschio, là l’anima che è vostra nemica, femina. Qua il maschio caos, là la femina disposizione; qua il sonno, là la vigilia; qua il letargo, là la memoria; qua l’odio, là l’amicizia; qua il timore, là la sicurtà; qua il rigore, là la gentilezza; qua il scandalo, là la pace; qua il furore, là la quiete; qua l’errore, là la verità; qua il difetto, là la perfezione; qua l’inferno, là la felicità;

[…]

E finalmente tutti vizii, mancamenti e delitti son maschi; e tutte le virtudi, eccellenze e bontadi son femine. Quindi la prudenza, la giustizia, la fortezza, la temperanza, la bellezza, la maestà, la dignità, la divinità, cossì si nominano, cossì s’imaginano, cossì si descriveno, cossì si pingono, cossì sono.

E per uscir da queste raggioni teoriche, nozionali e grammaticali, convenienti al vostro argumento, e venire alle naturali, reali e prattiche…
Giordano Bruno – De la causa principio et uno, 1584

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Autore Rosy Guastafierro

Rosy Guastafierro, giornalista pubblicista, esperta di economia e comunicazione, imprenditrice nel campo discografico e immobiliare, entra giovanissima nell'Ordine della Stella d'Oriente, nel Capitolo Mediterranean One di Napoli. Ha ricoperto le massime cariche a livello nazionale, compreso quello di Worthy Grand Matron del Gran Capitolo Italiano.