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Il campano Giacomo Miola nel Consiglio direttivo di Slow Food Italia

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Consiglio direttivo di Slow Food Italia


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Barbara Nappini nuova Presidente

Riceviamo e pubblichiamo.

Il X Congresso di Slow Food Italia si conclude a Genova con l’elezione del nuovo Consiglio direttivo, l’organo di governo che traccerà il cammino della Chiocciola nei prossimi cinque anni. A farne parte anche Giacomo Miola, nato e cresciuto in un piccolo borgo nella parte alta della Costa d’Amalfi.

Appassionato di arte e artigianato, intraprende un percorso che lo conduce alla maturità d’arte applicata e successivamente a conseguire la laurea in Design. La passione per la gastronomia unita alla ricerca e all’innovazione, lo portano ad affrontare ed ottenere un dottorato di ricerca al Politecnico di Milano sul tema della progettazione per una produzione agro-alimentare sostenibile nelle grandi aree metropolitane.

Negli anni successivi ritorna nella sua terra d’origine dove fonda e tuttora è presidente di Metafarm Social Food Lab, un’organizzazione culturale che si occupa della valorizzazione del patrimonio gastronomico e la relativa comunità locale. Nello specifico è responsabile del progetto Gastronomic Trekking, che nasce per coinvolgere i viaggiatori in esperienze autentiche di conoscenza del territorio e della sua produzione agro-alimentare a contatto con i contadini e gli abitanti del luogo.

Socio appassionato di Slow Food, dapprima membro del comitato di condotta della Costa d’Amalfi, fa oggi parte del comitato esecutivo di Slow Food Campania ed è tra i leader del progetto Slow Food in Azione.

Con lui la siciliana Roberta Billitteri, produttrice e Presidente dell’Associazione dei Produttori del Presidio del Fagiolo Badda di Polizzi Generosa; la toscana Barbara Nappini, fondatrice dell’associazione Il Grano e le Rose, che organizza attività sempre con lo sguardo rivolto a uno stile di vita sostenibile e responsabile; il lombardo Raoul Tiraboschi, avvocato civilista che si occupa dell’inserimento di persone in svantaggio sociale nella produzione e commercializzazione di verdura biologica; e l’umbro Federico Varazi, coordinatore di un gruppo di ricerca della Sezione di storia delle Geoscienze della Società Geologica Italiana e altri progetti di divulgazione scientifica. Barbara Nappini presiederà il Consiglio direttivo, prima donna alla presidenza di Slow Food Italia, gli altri componenti ricopriranno il ruolo di Vicepresidenti.

Dichiara il nuovo Comitato esecutivo:

Il nostro è prima di tutto un gruppo di lavoro che farà dell’unione, del senso di appartenenza, dell’essere comunità la propria forza. Un gruppo di donne e uomini ognuno con il proprio percorso di vita che ha fatto tesoro delle riflessioni fatte in un momento di grave difficoltà e incertezza: per noi, le nostre famiglie, per l’Associazione e per l’umanità intera.

Non abbiamo uno slogan e abbiamo scelto di mettere i nostri valori a garanzia del nostro impegno. Valori come l’equità, la giustizia sociale e i diritti degli ultimi, la difesa dei beni comuni. Valori primari che nascono dai temi condivisi e costruiti in anni di attivismo.

Sappiamo che non possiamo rimanere soli, al contrario dovremo stabilire relazioni, costruire ponti, creare partecipazione e dare valore all’interdipendenza, per moltiplicare la forza delle nostre azioni ed essere pronti ad affrontare le sfide attuali. Non facciamo politica: siamo politica, perché siamo convinti che le azioni ispirate dal sentimento siano l’unica speranza per il nostro futuro.

Molti i temi sollevati dai delegati durante la discussione e adottati dal Congresso. Tra questi, l’impegno a rivalutare e migliorare la qualità del cibo nelle mense scolastiche sostenendo le produzioni locali e tutelando così la biodiversità, proposto da Slow Food Scandicci e Slow Food Toscana, e la proposta di continuare a sostenere con impegno  la Campagna nazionale per l’approvazione della Legge sull’agricoltura contadina, proposta da Slow Food Campania.

Tra le mozioni poste in votazione, l’impegno a lavorare per costruire la ‘Slow Food degli ecosistemi‘, a combattere il consumo di suolo rafforzando il ruolo dell’agroecologia  e l’invito a lavorare per garantire la vaccinazione alle categorie meno abbienti e alle fasce di popolazione più deboli, sia sul territorio nazionale, che in altri paesi.

Facendo seguito alla proposta di Slow Food Emilia Romagna e Slow Food Toscana, che propone di piantare un albero per ogni socio Slow Food nei prossimi quattro anni – in collaborazione con la Fondazione AlberItalia – Enegan, azienda che produce energia verde al 100%, si impegna a sostenere l’iniziativa e a piantare da subito – all’interno del Consorzio Forestale del Ticino – 250 alberi nominativi, uno per ogni delegato presente a Genova, che contribuiranno all’assorbimento di 17,5 tonnellate di CO2.

Clicca qui per leggere il programma di mandato e conoscere meglio il Consiglio direttivo.

Slow Food sul territorio

296 Condotte (i gruppi locali di Slow Food)
250 Comunità Slow Food
16 Associazioni regionali
344 Presìdi Slow Food
1077 prodotti censiti sull’Arca del Gusto
39 Mercati della Terra
451 Orti in Condotta
20 mila soci attivi che, insieme a 100 mila volontari e attivisti, con impegno, passione e continuità portano avanti i valori dell’associazione.

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